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Segreto bancario addio: dal 2017 si cambia

Scritto da: Renato Marino - martedì 11 novembre 2014







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Il segreto bancario sarà solo un ricordo a partire dal 2017, scomparirà quasi completamente dopo l'accordo firmato in sede Ocse. Ecco cosa riguarderà lo scambio di informazioni.


Segreto bancario? C'era una volta...
Dal 2017 ben 51 Paesi si sono detti pronti a farne a meno dopo che a fine ottobre a Berlino hanno siglato un accordo di scambio automatico di informazioni finanziarie. L'intesa è avvenuta in occasione del Global Forum per la trasparenza e lo scambio di informazioni dell'Ocse, l'Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi, che così intende intervenire più efficacemente nel contrastare l’evasione fiscale su scala globale.
Altri 7 Paesi si sono impegnati allo scambio di informazioni finanziarie sempre a partire dal 2017 ma non hanno messo la loro firma in calce all'accordo, un modo per prendere tempo, mentre dal 2018 altri 34 Paesi, tra cui la Svizzera, saranno della partita per un totale di 92 Stati senza più segreto bancario.
Cosa riguarderà lo scambio di informazioni? I conti e i depositi bancari, gli interessi, i dividendi dei titoli finanziari e i codici di identificazione fiscale.
L'accordo sottoscritto in sede Ocse prevede che le attività di verifica sui conti correnti e il resto saranno avviate dagli intermediari finanziari già a partire dall'uno gennaio del 2016. Lo Stato più importante a non aver aderito è Panama, noto paradiso fiscale, tra i firmatari invece anche le Isole Cayman, le Bermuda e il Liechtenstein.
Il Global Forum, composto da 123 giurisdizioni e da altri organismi internazionali, ha stabilito l'implementazione del Common Reporting Standard Ocse, il nuovo standard unico mondiale per lo scambio automatico di informazioni finanziarie.
Il nostro Ministero dell'economia e delle finanze a margine dell'accordo sulla morte del segreto bancario spiegava che si tratta del:
“punto di arrivo di un intenso e prolungato sforzo internazionale orientato a conseguire un accordo politico e tecnico tale da cancellare il segreto bancario”
Adottare uno standard internazionale contro l’evasione fiscale è sempre stato un impegno perseguito dall’Italia, che con Francia, Germania, Spagna e Regno Unito ha partecipato attivamente ad elaborare l’accordo con gli Stati Uniti per l'applicazione del Fatca, la nuova normativa americana anti-evasione fiscale off-shore.
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dondiego49

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Le Caratteristiche dei Covered Warrant

Attività sottostante (o underlying)
E' l'attivita' finanziaria cui fa riferimento il CW, ossia l'attività cui si riferisce il diritto di acquistare o vendere.
I Covered Warrant possono avere come sottostante le seguenti attività finanziarie:
Azioni italiane o estere ad elevata liquidità quotate in Borsa in Italia o in un altro stato
Titoli di stato ad elevata liquidità negoziati sui mercati regolamentati
Tassi di interesse ufficiali o generalmente utilizzati sul mercato dei capitali
Valute, la cui parità di cambio sia rilevata con continuità dalle autorità
Indici o panieri di indici, notori e caratterizzati da trasparenza nei metodi di calcolo e diffusione
Oltre a quelle appena citate possono essere ammesse altre attività sottostanti purchè soddisfino i requisiti presenti nel regolamento di Borsa Italiana, in modo particolare con elevata liquidità dello strumento e disponibilità di informazioni continue e aggiornate sui prezzi.
Emittente
E' la banca o l'ente che emette i CW e che a tutti gli effetti rappresenta l'obbligato principale nei confronti dell'investitore. L'emittente presenta un profilo di rischio speculare a quello del portatore del Covered Warrant. Quest'ultimo, acquistando il CW, si riserva un diritto mentre l'emittente assume contestualmente un obbligo. L'emittente ha inoltre l'obbligo di garantire sempre prezzi in acquisto e vendita per i propri CW sulla Borsa Italiana in modo tale da rendere lo strumento facilmente negoziabile in qualsiasi momento della seduta di Borsa. In altre parole assume l'obbligo di agire da market maker dello strumento. Sulla base dei regolamenti vigenti l'emittente deve soddisfare dei requisiti minimi con riferimento a patrimonio di vigilanza, sistemi di gestione e controllo rischi e di pubblicità e certificazione del bilancio. Deve presentare poi dei requisiti che ne assicurino la solvibilità e deve far fronte a una serie di formalità per poter ottenere le autorizzazioni da parte delle autorità competenti. In Italia possono emettere Warrant società o enti nazionali o esteri che sono sottoposti a vigilanza da parte di Banca d'Italia e Consob.
Il multiplo o moltiplicatore
Indica la quantità di sottostante controllata dal CW. Consideriamo ad esempio un CW call, emesso sull'azione Fiat e avente un moltiplicatore pari a uno. Ciò significa che, per ogni Warrant, il numero di azioni Fiat sulle quali l'investitore avrà il diritto di esercitare la propria facoltà sarà una. Se invece il multiplo fosse ad esempio di 1/100 sarebbe necessario l'acquisto di 100 CW per controllare un'azione Fiat. Intuitivamente, partendo da quest'ultimo caso e a parità di condizioni, il prezzo del Warrant sarà inferiore di 100 volte rispetto a un Warrant analogo ma con moltiplicatore unitario.
Il prezzo di esercizio (strike price)
Il prezzo di esercizio o strike price viene definito dall'emittente e rappresenta il prezzo al quale il risparmiatore può esercitare il suo diritto,ovvero comprare oppure vendere l'attività sottostante, secondo le modalità stabilite nel relativo prospetto informativo. Il livello al quale viene posizionato lo strike rispetto al valore di mercato del sottostante definisce se il CW e' at the money (ATM), in the money (ITM) o out of the money (OTM).
Si parla di:
CW at the money se il prezzo di esercizio o strike coincide con il valore di mercato dell'attivita' sottostante.
CW call out of the money se il prezzo di esercizio o strike e' superiore al valore di mercato del sottostante.
CW put out of the money se il prezzo di esercizio o strike e' inferiore al valore di mercato del sottostante.
CW call in the money se il prezzo di esercizio o strike e' inferiore al valore di mercato del sottostante.
CW put in the money se il prezzo di esercizio o strike e' superiore al valore di mercato dell'attivita' sottostante
In generale un CW e' ITM quando il possessore esercitandolo ottiene un flusso di cassa positivo. Il CW risulterà invece OTM quando l'esercizio comporterebbe un flusso di cassa negativo. Considerando per esempio dei Covered Warrant sul titolo Generali aventi uno strike price pari a 15 euro avremo:
Prezzo dell'Azione
10
15
20​
CALL WARRANT
Out of the money
(OTM)
At the money
(ATM)
In the money
(ITM)​
PUT WARRANT
In the money
(ITM)
At the money
(ATM)
Out of the money
(OTM)​

CW di tipo americano ed europeo
Un CW e' detto di tipo europeo quando il diritto ad acquistare o vendere e' esercitabile solo a scadenza.
Un CW e' di tipo americano quando il diritto ad acquistare o vendere e' esercitabile in qualsiasi momento compreso tra la data di emissione e quella di scadenza.
Scadenza
La data di scadenza è il termine ultimo entro il quale l'investitore può eventualmente esercitare il proprio diritto oppure rivendere sul mercato il Warrant precedentemente acquistato. Tale parametro viene definito all'emissione e non viene modificato nel corso della vita del CW stesso. Alla data di scadenza un CW che risulti In the money verrà esercitato automaticamente per cui il possessore si vedrà direttamente liquidato un ammontare pari alla differenza tra prezzo di esercizio e valore di mercato del sottostante. Viceversa un CW che sia Out of the money a scadenza verrà automaticamente abbandonato, senza che venga generato alcun flusso di cassa.

Effetto Leva
Acquistando un CW l'investitore paga solo il premio e non l'intero ammontare che corrisponderebbe al nozionale controllato beneficiando pertanto di quello che viene definito un Effetto Leva.
In altre parole attraverso i Covered Warrant l'investitore può controllare un determinato quantitativo di azioni e può usufruire degli stessi guadagni e perdite che avrebbe se possedesse tale quantitativo di azioni, investendo una porzione di capitale ridotto rispetto a quello necessario per garantirsene il possesso.
Supponiamo che un investitore acquisti 1.000 CW sull'azione Finmeccanica con multiplo 0,1. Consideriamo per ipotesi che il premio da versare sia di 0,2 mentre il prezzo dell'azione Finmeccanica sia pari a 9,8 euro. Se l'investitore volesse comprare 1.000 azioni Finmeccanica dovrebbe spendere 9.800 euro, mentre comprando 10.000 Warrants spenderebbe solo 2000 euro per controllare comunque 1.000 azioni. A parità di nozionale, quindi, l'investitore in Warrant spende meno dell'investitore che compera direttamente le azioni. L'effetto leva misura quante volte il rendimento potenziale di un CW supera il rendimento ottenibile comperando un'azione, ovvero la reattività. La reattività viene anche definita gearing e viene misurata dal seguente rapporto: Gearing = (prezzo del sottostante/prezzo del CW) x multiplo.
L'effetto leva esprime il rialzo del prezzo del CW che corrisponde a un dato rialzo percentuale del prezzo del sottostante. Viceversa nel caso di una Put esprime il rialzo del CW che corrisponde a un ribasso percentuale del sottostante. Consideriamo per esempio l'acquisto di un Warrant ATM con scadenza a un anno avente come underlying l'azione Generali il cui prezzo di mercato sia pari a 15 euro, un premio di 0,5 euro e un moltiplicatore pari a 0,1. Il gearing sarà pari a 3 volte. Se il titolo Generali dovesse salire del 10%, a 16,5 euro, il CW si apprezzerà del 30% a 0,650 euro. Ovviamente l'effetto leva agisce anche in senso negativo, amplificando in termini percentuali le perdite rispetto a quelle subite dal sottostante, nel caso il movimento dell'underlying avvenga in una direzione contraria a quella desiderata.
L'effetto leva apparirà tanto più elevato quanto più il Warrant è OTM. E' necessario però tenere presente, in questo caso, che il ritorno potenziale sull'investimento effettuato sarà molto elevato nel caso si verifichi un forte movimento nei prezzi ma corrispondentemente basse saranno le probabilità che si verifichi l'evento favorevole.
 

dondiego49

Forumer storico
scusa DOn io ci capisco poco ma se al 21/11/2014 siamo a 17450 e lo strike delle mie è 17500 le PUTnon valgono niente lo stesso?
quelle che conosco io si non valgono più niente ,

non so bene quale tu possiedi ,ma di norma non sonno esercitabbili i CW :rolleyes:

Quando un CW put o Col scade vale ZERO non a mercato ,vedi di informarti bene su la tua Banca su quello che tu posiedi :rolleyes:
 

farfalla

Forumer attivo
scusa DOn io ci capisco poco ma se al 21/11/2014 siamo a 17450 e lo strike delle mie è 17500 le PUTnon valgono niente lo stesso?

Ciao Emanuele e ciao al grande Don:)
Se a scadenza indice quota 17450 ogni put 17500 vale 50 (50x2,5=125 euro)ma se a scadenza indice è a 17500 valgono zero.
Tu credi che indice a scadenza sarà inferiore a 17500? io no:rolleyes:

P.s. Io parlo di opzioni e non di cw perché mi sembra di aver capito che Emanuele abbia comperato opzioni put sull'indice.
 
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dondiego49

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«Me ne vado dall’ Italia». E diventa il più giovane cardiochirurgo pediatrico della Gran Bretagna

di Eleonora Chioda11 novembre 2014Commenti (44)
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Argomenti: Ospedali | Simone Speggiorin | Giovanni Stellin | Martin Elliott | Healing Little Hearts | Venezia | Paolo De Coppi | Ministero della Sanità | Bbc





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Simone Speggiorin


È italiano il più giovane cardiochirurgo pediatrico in Uk. Si chiama Simone Speggiorin, ha 37 anni e un curriculum straordinario. Ma in Italia per lui non c'era posto. Così, nel 2010, ha preso baracca e burattini ed è andato a cercar fortuna all'estero. Oggi lavora al Glenfield Hospital di Leicester, a 140 chilometri da Londra, è un chirurgo “strutturato” (ossia ha una sua sala operatoria, i suoi pazienti, un'equipe che lo supporta) ed è stimato a livello internazionale. Opera bambini a cuore aperto o con malformazioni alla trachea.
C'è di più. Fa parte di “Healing Little Hearts”, un'organizzazione di beneficenza con la quale opera in diversi ospedali in India. Quattro volte l'anno, prende qualche giorno di ferie e va a curare i bambini più bisognosi. La sua storia ha affascinato la BBC, il British Medical Journal e molte testate internazionali. «E' quasi un anno che non rilascio interviste. Non sono un eroe. Sono uno dei tanti che se n'è andato dall'Italia perché in Italia non c'era spazio» racconta al Sole24Ore.



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Medici e lavoro in Italia




Sono le 3 del pomeriggio, Simone è appena uscito dalla sala operatoria. Inizia ogni mattina alle 7. In 4 anni di carriera ha già operato circa 500 bambini, un traguardo impossibile per un giovane chirurgo in Italia. Figlio di un ex calciatore, di Olmo di Martellago (VE), Speggiorin si laurea in Medicina a Padova. Fa tutto in sei anni. Discute la tesi in cardiochirurgia pediatrica e subito dopo entra all'ospedale di Padova per la specializzazione. «Dentro di me, però, c'è sempre stata una voce che mi ripeteva: cosa faccio dopo? Cosa faccio dopo? Il mio primo mentore, il professor Giovanni Stellin, sapeva che finita la specialità non avrebbe potuto offrirmi un lavoro in Italia e mi invitava a partire per completare il training. I cardiochirurghi pediatrici sono passati tutti da un'esperienza all'estero. Uscire ti apre la mente, capisci come si fa e poi ti metti alla prova». Così Speggiorin inizia a studiare medicina sui testi inglesi e perfeziona la lingua. A 28 anni ha un dottorato di ricerca in anatomia cardiaca. E' già stato a Londra e a Boston. Poi, torna a Padova dove finisce la specialità. E si mette a cercare lavoro in Italia. Nulla.
La sua prima occasione arriva con il professor Martin Elliott, direttore del Great Ormond Street Hospital di Londra (uno dei 5 migliori ospedali pediatrici al mondo) che, a Padova per un lavoro, conosce Speggiorin e lo invita a seguirlo. «Sono partito lasciando a casa tutto. Gli affetti e le sicurezze del “sistema Italia”. Arrivato a Londra già specialista in cardiochirurgia mi hanno detto: ok, ora ricominci da zero. Si dice junior, in pratica ti rimbocchi le maniche e ritorni a fare lo specializzando. Devi imparare come stare in una sala operatoria, che è un posto dove vige una disciplina quasi militare. Devi capire tutto quello che gira intorno a quel tavolo e non è detto che tu sia bravo. E poi pensavo di saper l'inglese, mi sbagliavo. Ho passato le sere dei primi tre mesi in terra straniera con il mal di testa». Intanto partecipa a un concorso per un posto all'ospedale di Ancona. Gli rispondono 3 anni dopo. «Avrei dovuto mettere la mia vita in modalità pausa per tre anni e aspettare la loro risposta? Non era nei miei piani».
In un anno a Londra il medico brucia le tappe, diventa senior. «Se vuoi fare il chirurgo, devi fare chirurgia». Il professor Elliott gli parla di un ospedale a Bangalore in India, il Narayana Hrudayalaya Hospital, dove cercano chirurghi perché sono tantissimi i bambini che nascono con le malformazioni al cuore. In quell'ospedale si fanno 2.500 interventi l'anno. Speggiorin cerca un posto e lo trova. Ha 33 anni e in tasca un biglietto di sola andata. Arrivato in India vive un'esperienza durissima. «Non ho trovato l'America, ma un Paese povero. Lavoravo 18 ore al giorno, 6 operazioni ogni giorno per 6 giorni la settimana. Guadagnavo 300 euro al mese. In 10 mesi, ho operato 350 bambini». Poi quella voce comincia a rifarsi sentire: “cosa faccio dopo?” Decide di programmare di nuovo il suo futuro. Manda 30 curricula a tutte le unità di cardiochirurgia pediatrica del mondo. Scrive in Europa, a Singapore, a Santiago, a Cape Town, in Australia. Lo chiamano Sidney e Leicester, in Uk. Sceglie di avvicinarsi a casa, ma l'India gli resta nel cuore ed entra a far parte di una charity.
«In Italia? Non torno, non ora. Me ne sono andato perché il nostro non è un Paese per giovani. I miei compagni di università sono quasi tutti all'estero. Eravamo un gruppo di persone consapevoli che, se volevamo qualcosa, dovevamo andare a prendercelo. Del gruppo, io non sono il più bravo. Tra i miei amici c'è Paolo De Coppi, lo scienziato di 41 anni che ha scoperto le cellule staminali nel liquido amniotico. Lavora a Londra. Ho un amico in Silicon Valley che crea una startup dopo l'altra. Un altro mio coetaneo di Padova è professore di economia in Australia».

«Io rappresento soltanto il campanello d'allarme di un malessere che c'è in Italia. Qui ho raggiunto un livello che sarebbe impossibile nel nostro Paese. Il sistema sanitario italiano è gerarchico. Il sistema inglese mette tutti allo stesso livello. Certo ti pagano bene, ma devi essere pronto. Entri in ospedale con molte più responsabilità, nessuno ti protegge, inizi a non dormire la notte, ci metti la faccia, c'è un alto livello di stress. A 60 anni ti considerano “temporaneo”, a 65 ti mandano in pensione. C'è un'attenzione maniacale ai protocolli, ai dettagli, alla soluzione dei problemi. Tutti possono esprimersi. Anche chi pulisce i pavimenti può segnalare un medico che non si lava le mani, prima di toccare un paziente, come impone il protocollo».
Speggiorin rispetta le linee guida e riesce a essere innovatore, anche in un settore conservativo com'è quello della chirurgia. Prima di un intervento difficile, procede con una ricostruzione in 3D del cuore e studia come fare. Intanto lavora al suo piano B. Sta frequentando un master in epidemiologia per collaborare con il Ministero della salute inglese. Sogna di farsi una famiglia. E ai più giovani consiglia: «Andate a cercarvi il lavoro dove c'è. Prendete e partite. Il mondo non è più un Paese. Se vuoi arrivare da A a B, devi muoverti verso il punto B. E magari il viaggio non è lineare. Ma devi dare una mano al tuo destino. Io sapevo di voler arrivare. Mio padre è un ex calciatore, non ha studiato, ma mi ha insegnato due cose: nella vita, devi dimostrare di essere affidabile e di sapere i tuoi limiti. Non è detto che tutti arrivino, l'importante è andare a letto ogni sera sapendo di avere fatto il 100% di quello che è nelle tue possibilità. E a Londra - vi assicuro – dimostrare di essere un professionista affidabile, per di più italiano, non è cosa da poco». Ma Speggiorin deve esserci riuscito…
 

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