1° PARADISI FINANZIARI.......!!!!!!!!!!

SINIBALDO

Forumer attivo
Ecco un ulteriore esempio per capire...... come sviluppa e prospera nel
"marciume" questo nostro universo finanziario !!!!!!!!!!
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"I PARADISI FISCALI DELLA SPECULAZIONE FINANZIARIA"

Mettiamo che si potessero tassare i Paperoni del mondo, quelli che per intendersi si arricchiscono speculando sui cambi, senza produrre niente, quelli che muovono il loro denaro passando per societa' offshore, senza pagare tasse... ...

Basterebbe che sulle loro transazioni speculative si potesse prelevare anche soltanto lo 0,5% e tanti i problemi ormai cronici potrebbero essere finalmente affrontati con i mezzi necessari. O almeno, cosi' credono le 26 mila persone che si battono per l'introduzione di una tassa di questo genere.

Dopo Seattle infatti e' apparso chiaramente che ormai alla gente la risposta "è il mercato" non basta piu', che la "globalizzazione" non e' amata, anzi spesso rifiutata.

Il senso di impotenza dei cittadini viene dal fatto che la politica sembra avere perso il proprio primato a favore dell'economia, vera forza trainante dello sviluppo della nostra societa'.

Aprire una societa' offshore? e' facilissimo Ecco, Road Town, la capitale di Tortola, alle Isole Vergini Britanniche.

Ci sono 15 mila abitanti e ben 350 mila societa' offshore, che significa letteralmente "societa' fuori giurisdizione".

Le societa' offshore non hanno uffici, non hanno dipendenti, non hanno altro che delle targhette fuori dalla porta, e spesso neanche quelle.

Ma perche' 350 mila societa', tutte a Tortola?

Perche' aprire una societa' offshore a cui intestare i propri beni e' facilissimo: bastano 48 ore, la riservatezza e' totale e garantita e nel paradiso fiscale la societa' non paga tasse.......!!!!!!!!!!

Inoltre, dai tribunali dei paradisi fiscali non filtrano informazioni sull'identita' dei veri beneficiari dei conti correnti intestati alle societa' offshore, come ben sanno i magistrati della procura di Milano,

che durante le indagini di Mani Pulite si sono trovati davanti centinaia e centinaia di societa' offshore.

La difficolta' per gli inquirenti e' che molti paradisi fiscali non rispondono alle richieste di assistenza.

Ad esempio le Bahamas non danno nessuna risposta, e su 600 rogatorie, dopo 8 anni ne sono state soddisfatte soltanto la meta'. Ci sono paesi che garantiscono l'anonimato assoluto, come le Seychelles.

Ma quanti sono i paradisi fiscali nel mondo? tutti pensano al vip che va a prendere la residenza a Montecarlo, ma quello e' un falso problema: il denaro senza nome segue altre rotte, tutte quelle segnate sulla black list, ovvero la lista nera stilata dal nostro ministero delle finanze.

I paradisi fiscali infatti sono piu' di 100 e sono in continua crescita.

Secondo la Guardia di Finanza, ai paradisi fiscali si ricorre per evasione fiscale e per tutto cio' che richiede l'anonimato: dal riciclaggio di denaro, all'esigenza di sfuggire ai creditori o alle pretese del coniuge da cui ci si e' separati.

Con delle motivazioni cosi' , uno penserebbe che siano solo pochi ricchi a ricorrere ai paradisi fiscali, invece, secondo i professionisti del settore, la richiesta di societa' estere e' molto in aumento soprattutto tra le persone a medio reddito.

Chiedo a chi "tratta" l'articolo come si presentano i clienti e mi dicono che la frase tipica : "Mi trovo nella necessita' di far si' che io non venga piu' considerato proprietario di questo..."

Vediamo quanto costa aprire una societa' offshore.

Dipende dove la voglio fare. Per esempio, a Jersey costa 4 milioni. Alle Isole Vergini costa 3 milioni e mezzo. Insomma, il mercato tira... e i prezzi sono ottimi, anche perche' i paradisi fiscali si fanno concorrenza tra loro.

Ognuno e' piu' paradiso per qualcosa e cosi' i clienti si spostano da un paese all'altro, trasformandosi in "viaggiatori fiscali".

Proviamo a seguirli. Dove? ...Tanto per cominciare, andiamo in Liechtenstein.

Il Liechtenstein, interessante paese (per i riciclatori di denaro sporco)

A parte il castello del principe, non c'e' niente: sembra un paese abitato esclusivamente da avvocati, business men e intermediari finanziari.

Al ministro dell'economia chiedo se e' vero che in Liechtenstein ci sono due societa' e mezzo per ogni abitante, e lui mi risponde che non lo sa, non le ha contate, pero' ce ne sono tante perche' in Liechtenstein trovano un ambiente fiscale favorevole, e poi c'e' un forte segreto bancario.

Il ministro pero' ci tiene a rimarcare che loro lottano contro il riciclaggio di denaro sporco.

Soltanto nel novembre scorso i servizi segreti tedeschi hanno scoperchiato in Liechtenstein un sistema di riciclaggio di denaro sporco frutto del traffico d'argento, e in maggio e' stato arrestato per una questione di riciclaggio addirittura il fratello dello stesso ministro.

Anche nella risposta alle rogatorie il Liechtenstein non e' certo veloce, guarda caso.

Con le sue tattiche dilatorie, il Liechtenstein ha provocato una vera e propria crisi diplomatica, rifiutandosi di dare informazioni relative all'inchiesta Imi Sir che coinvolge l'ex ministro della giustizia Cesare Previti.

Ma comunque i nomi dei "viaggiatori fiscali" non saltano mai fuori, tranne quando le cose vanno male e ci si mette di mezzo la giustizia.

Altrimenti, nessuno vuole parlare.

Soltanto per essere ricevuta dagli avvocati e dagli intermediari che forniscono consulenza fiscale, e' stata necessaria tutta una trafila di presentazioni incrociate.

Dopodiche' mi e' stato consigliato di presentarmi agli appuntamenti con un abbigliamento rassicurante, il che non mi ha risparmiato di dover tornare da tutti almeno due volte prima di ottenere uno straccio di intervista, e comunque i nomi dei "viaggiatori fiscali" rimanevano tabu'.

Alla fine sono riuscita a trovare delle persone che ammettono di aver intestato dei beni ad una societa' estera, ma solo perche' la storia e' finita male.

Per pagare meno tasse, si sono rovinati.

Ecco come una famiglia che aveva delle case che valevano un miliardo, e' stata spogliata di tutto perche' le ha intestate a una societa' offshore a Vaduz nel Liechtenstein, con il meccanismo delle azioni al portatore, che sono come denaro contante, chi si presenta incassa.........!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il padre mi racconta, beninteso a condizione di restare anonimo, che una persona aveva carpito la fiducia di sua moglie, si era fatta rilasciare una procura generale, era andata in Liechtenstein, si era fatta consegnare le azioni e le aveva poi vendute ad una societa' di Panama, che era sempre sua.

Scoperta la truffa, la famiglia ha iniziato una causa per recuperare il patrimonio immobiliare, ma il tribunale non sapeva a chi notificare il sequestro dato che le case, sotto forma di azioni al portatore, venivano

cedute man mano ad altre societa' offshore, di cui non era possibile conoscere il proprietario... e per questa gente il patrimonio di famiglia e' scomparso nel buio del Liechtenstein.

L'isola di Jersey, paradiso fiscale dal volto pulito Insomma, il paradiso fiscale, piu' e' segreto, piu' e' rischioso.

Percio' il "viaggiatore fiscale" prudentemente trasloca verso altri lidi piu' tranquilli, sempre nel cuore dell'Europa: per esempio l'isola di Jersey nel canale della Manica.

L'isola di Jersey e' un regno indipendente legato alla corona britannica, qui ci sono circa 30 mila societa' offshore.

Secondo il direttore della Commissione per i servizi finanziari, Jersey non deve essere considerata un paradiso fiscale, poiche' scambia informazioni con le autorita' degli altri paesi, e ha una legislazione contro i riciclatori di denaro sporco e le frodi finanziarie.

Fatto sta che a Jersey ci sono oltre 200 filiali degli intermediari finanziari piu' importanti del mondo.

Ne sento uno tra i piu' importanti e l'impressione e' che l'evasione fiscale non riguarda gli intermediari, che se ne lavano le mani.

Sostengono infatti che non c'e' nessuno che ti impedisca di aprire una societa' a Jersey, sta a te dopo dichiararla o meno al fisco del tuo paese.

Ma la gente le dichiara o no le societa' che ha all'estero ?????????

Torniamo in Italia e giriamo la domanda a chi sa bene come vanno queste cose: la risposta e' che non lo fa quasi nessuno.

Se ho un miliardo e voglio farlo sparire.

Ecco come si fa............ (Tratto da una puntata di Report - Rai 3 )
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(CONTINUA)

SINIBALDO
 
SINIBALDO ha scritto:
Ecco un ulteriore esempio per capire...... come sviluppa e prospera nel
"marciume" questo nostro universo finanziario !!!!!!!!!!
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"I PARADISI FISCALI DELLA SPECULAZIONE FINANZIARIA"

Mettiamo che si potessero tassare i Paperoni del mondo, quelli che per intendersi si arricchiscono speculando sui cambi, senza produrre niente, quelli che muovono il loro denaro passando per societa' offshore, senza pagare tasse... ...

Basterebbe che sulle loro transazioni speculative si potesse prelevare anche soltanto lo 0,5% e tanti i problemi ormai cronici potrebbero essere finalmente affrontati con i mezzi necessari. O almeno, cosi' credono le 26 mila persone che si battono per l'introduzione di una tassa di questo genere.

Dopo Seattle infatti e' apparso chiaramente che ormai alla gente la risposta "è il mercato" non basta piu', che la "globalizzazione" non e' amata, anzi spesso rifiutata.

Il senso di impotenza dei cittadini viene dal fatto che la politica sembra avere perso il proprio primato a favore dell'economia, vera forza trainante dello sviluppo della nostra societa'.

Aprire una societa' offshore? e' facilissimo Ecco, Road Town, la capitale di Tortola, alle Isole Vergini Britanniche.

Ci sono 15 mila abitanti e ben 350 mila societa' offshore, che significa letteralmente "societa' fuori giurisdizione".

Le societa' offshore non hanno uffici, non hanno dipendenti, non hanno altro che delle targhette fuori dalla porta, e spesso neanche quelle.

Ma perche' 350 mila societa', tutte a Tortola?

Perche' aprire una societa' offshore a cui intestare i propri beni e' facilissimo: bastano 48 ore, la riservatezza e' totale e garantita e nel paradiso fiscale la societa' non paga tasse.......!!!!!!!!!!

Inoltre, dai tribunali dei paradisi fiscali non filtrano informazioni sull'identita' dei veri beneficiari dei conti correnti intestati alle societa' offshore, come ben sanno i magistrati della procura di Milano,

che durante le indagini di Mani Pulite si sono trovati davanti centinaia e centinaia di societa' offshore.

La difficolta' per gli inquirenti e' che molti paradisi fiscali non rispondono alle richieste di assistenza.

Ad esempio le Bahamas non danno nessuna risposta, e su 600 rogatorie, dopo 8 anni ne sono state soddisfatte soltanto la meta'. Ci sono paesi che garantiscono l'anonimato assoluto, come le Seychelles.

Ma quanti sono i paradisi fiscali nel mondo? tutti pensano al vip che va a prendere la residenza a Montecarlo, ma quello e' un falso problema: il denaro senza nome segue altre rotte, tutte quelle segnate sulla black list, ovvero la lista nera stilata dal nostro ministero delle finanze.

I paradisi fiscali infatti sono piu' di 100 e sono in continua crescita.

Secondo la Guardia di Finanza, ai paradisi fiscali si ricorre per evasione fiscale e per tutto cio' che richiede l'anonimato: dal riciclaggio di denaro, all'esigenza di sfuggire ai creditori o alle pretese del coniuge da cui ci si e' separati.

Con delle motivazioni cosi' , uno penserebbe che siano solo pochi ricchi a ricorrere ai paradisi fiscali, invece, secondo i professionisti del settore, la richiesta di societa' estere e' molto in aumento soprattutto tra le persone a medio reddito.

Chiedo a chi "tratta" l'articolo come si presentano i clienti e mi dicono che la frase tipica : "Mi trovo nella necessita' di far si' che io non venga piu' considerato proprietario di questo..."

Vediamo quanto costa aprire una societa' offshore.

Dipende dove la voglio fare. Per esempio, a Jersey costa 4 milioni. Alle Isole Vergini costa 3 milioni e mezzo. Insomma, il mercato tira... e i prezzi sono ottimi, anche perche' i paradisi fiscali si fanno concorrenza tra loro.

Ognuno e' piu' paradiso per qualcosa e cosi' i clienti si spostano da un paese all'altro, trasformandosi in "viaggiatori fiscali".

Proviamo a seguirli. Dove? ...Tanto per cominciare, andiamo in Liechtenstein.

Il Liechtenstein, interessante paese (per i riciclatori di denaro sporco)

A parte il castello del principe, non c'e' niente: sembra un paese abitato esclusivamente da avvocati, business men e intermediari finanziari.

Al ministro dell'economia chiedo se e' vero che in Liechtenstein ci sono due societa' e mezzo per ogni abitante, e lui mi risponde che non lo sa, non le ha contate, pero' ce ne sono tante perche' in Liechtenstein trovano un ambiente fiscale favorevole, e poi c'e' un forte segreto bancario.

Il ministro pero' ci tiene a rimarcare che loro lottano contro il riciclaggio di denaro sporco.

Soltanto nel novembre scorso i servizi segreti tedeschi hanno scoperchiato in Liechtenstein un sistema di riciclaggio di denaro sporco frutto del traffico d'argento, e in maggio e' stato arrestato per una questione di riciclaggio addirittura il fratello dello stesso ministro.

Anche nella risposta alle rogatorie il Liechtenstein non e' certo veloce, guarda caso.

Con le sue tattiche dilatorie, il Liechtenstein ha provocato una vera e propria crisi diplomatica, rifiutandosi di dare informazioni relative all'inchiesta Imi Sir che coinvolge l'ex ministro della giustizia Cesare Previti.

Ma comunque i nomi dei "viaggiatori fiscali" non saltano mai fuori, tranne quando le cose vanno male e ci si mette di mezzo la giustizia.

Altrimenti, nessuno vuole parlare.

Soltanto per essere ricevuta dagli avvocati e dagli intermediari che forniscono consulenza fiscale, e' stata necessaria tutta una trafila di presentazioni incrociate.

Dopodiche' mi e' stato consigliato di presentarmi agli appuntamenti con un abbigliamento rassicurante, il che non mi ha risparmiato di dover tornare da tutti almeno due volte prima di ottenere uno straccio di intervista, e comunque i nomi dei "viaggiatori fiscali" rimanevano tabu'.

Alla fine sono riuscita a trovare delle persone che ammettono di aver intestato dei beni ad una societa' estera, ma solo perche' la storia e' finita male.

Per pagare meno tasse, si sono rovinati.

Ecco come una famiglia che aveva delle case che valevano un miliardo, e' stata spogliata di tutto perche' le ha intestate a una societa' offshore a Vaduz nel Liechtenstein, con il meccanismo delle azioni al portatore, che sono come denaro contante, chi si presenta incassa.........!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il padre mi racconta, beninteso a condizione di restare anonimo, che una persona aveva carpito la fiducia di sua moglie, si era fatta rilasciare una procura generale, era andata in Liechtenstein, si era fatta consegnare le azioni e le aveva poi vendute ad una societa' di Panama, che era sempre sua.

Scoperta la truffa, la famiglia ha iniziato una causa per recuperare il patrimonio immobiliare, ma il tribunale non sapeva a chi notificare il sequestro dato che le case, sotto forma di azioni al portatore, venivano

cedute man mano ad altre societa' offshore, di cui non era possibile conoscere il proprietario... e per questa gente il patrimonio di famiglia e' scomparso nel buio del Liechtenstein.

L'isola di Jersey, paradiso fiscale dal volto pulito Insomma, il paradiso fiscale, piu' e' segreto, piu' e' rischioso.

Percio' il "viaggiatore fiscale" prudentemente trasloca verso altri lidi piu' tranquilli, sempre nel cuore dell'Europa: per esempio l'isola di Jersey nel canale della Manica.

L'isola di Jersey e' un regno indipendente legato alla corona britannica, qui ci sono circa 30 mila societa' offshore.

Secondo il direttore della Commissione per i servizi finanziari, Jersey non deve essere considerata un paradiso fiscale, poiche' scambia informazioni con le autorita' degli altri paesi, e ha una legislazione contro i riciclatori di denaro sporco e le frodi finanziarie.

Fatto sta che a Jersey ci sono oltre 200 filiali degli intermediari finanziari piu' importanti del mondo.

Ne sento uno tra i piu' importanti e l'impressione e' che l'evasione fiscale non riguarda gli intermediari, che se ne lavano le mani.

Sostengono infatti che non c'e' nessuno che ti impedisca di aprire una societa' a Jersey, sta a te dopo dichiararla o meno al fisco del tuo paese.

Ma la gente le dichiara o no le societa' che ha all'estero ?????????

Torniamo in Italia e giriamo la domanda a chi sa bene come vanno queste cose: la risposta e' che non lo fa quasi nessuno.

Se ho un miliardo e voglio farlo sparire.

Ecco come si fa............ (Tratto da una puntata di Report - Rai 3 )
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(CONTINUA)

SINIBALDO


Veramente ottimo articolo, attendo la prossima puntata :eek: :eek: :eek:
 
I paradisi fiscali esistono come conseguenza delle inefficienze
trasversali del sistema ; inefficienze comuni a quasi tutti i paesi
del Mondo , compresa la Svizzera , che però le trova costituzionalmente
accettabili , cosa apparentemente buffa .

Le provenienze da atti criminosi sono chiaramente escluse dalla
considerazione generale , ma includibili nella voce "inefficienze" .
 

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