SINIBALDO
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1°Puntata: http://www.investireoggi.it/forum/viewtopic.php?t=17978&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
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"I SOLITI IGNOTI"____________________________________________________________
GIORNALISTA:
La gara è stata annullata perché l’offerta di Pirelli è arrivata con un minuto di ritardo e quella della Morley Found per nove minuti.
Qualcuno voleva favorire il ritorno di Ricucci che all’ultimo momento si era dovuto ritirare?
Comunque la gara si rifarà e un fatto è certo: la Confcommercio di Billè che guida Enasarco, nel 2004 ha fondato un’associazione di immobiliaristi: la Confimmobiliare.
Presidente onorario Francesco Gaetano Caltagirone, presidente Stefano Ricucci.
Chi può, seriamente pensare di scalare banche, comprare giornali, chi ha tanto liquido da poterlo fare?
BANCHIERE ANONIMO:
Beh, le persone che hanno più liquidi in Italia sono in gran parte conosciute, non sono molte.
Il grosso della liquidità ce l’ha Berlusconi con Fininvest, c’è De Benedetti che in questo ha grande liquidità e c’è Caltagirone.
Calcolando però sempre che siamo in un paese come l’Italia, per cui c’è sempre un quarto commensale a tavola che sono le organizzazioni criminali, quelle c’hanno probabilmente più liquidità di tutti e tre questi personaggi messi insieme.
GIORNALISTA:
Siamo nella casa di un banchiere che vuole rimanere anonimo. Gli chiediamo se dietro Ricucci c’è qualcun altro nel tentativo di scalata del Corriere della Sera.
BANCHIERE ANONIMO:
Secondo me la mente della varie operazioni è Caltagirone.
Non a caso Ricucci in qualche maniera è stato l’uomo da mandare allo sbaraglio su cui sono cadute le polemiche mentre lui sta in seconda battuta e nessuno lo attacca tra l’altro.
Certamente Caltagirone ha una grande capacità: è riuscito ad evitare di essere un personaggio pubblico, ha mantenuto un grande riserbo sulle sue attività ed è arrivato però a costruire una rete di interesse di cui lui sta sempre al centro ma senza quasi mai apparire troppo.
GIORNALISTA:
Ma Caltagirone sente subito puzza di bruciato e lascia solo Ricucci che si mette nelle mani di Ubaldo Livolsi.
Luigi Crespi, già sondaggista di Silvio Berlusconi, è agli arresti domiciliari per la bancarotta della sua società, l’Hdc Datamedia. Ubaldo Livolsi è stato suo collaboratore perché uomo di fiducia della Fininvest.
Gli chiedo: Ricucci e Livolsi avrebbero mai potuto tentare la scalata Rcs senza aver avuto l’assenso di Berlusconi?
LUIGI CRESPI – Ex presidente HDC Datamedia
Improbabile. Soprattutto se l’operazione la fa Livolsi.
Quando Livolsi si muove sul mercato, nell’immaginario di chi viene mosso, mobilita l’idea di Berlusconi.
Io lo chiamai anche per questo.
FERRUCCIO DE BORTOLI – Direttore Sole 24 ore
Ritengo difficile che una scalata di questa portata possa avere a totale insaputa del mondo politico.
GIORNALISTA:
Chi è Ubaldo Livolsi?
È un imprenditore che si occupa attraverso la sua Merchant Bank, di intermediazioni fra un cliente che deve fare una grande operazione finanziaria e una banca estera.
Si è occupato del rientro di capitali dai paradisi fiscali.
Sappiamo che è uomo di fiducia di Berlusconi, che opera con la Deutch Bank di Londra, sappiamo anche che a Ricucci la Deutsche Bank di Londra ha aperto una linea di credito per un miliardo di euro.
Livolsi ha detto di essere in affari con Ricucci. Ha detto anche però che con noi non parla. Per mesi stampa e analisti finanziari sono tutti concentrati sulla questione che riguarda la scalata al Corriere, che ad un certo punto però prende un’altra piega.
A maggio Ricucci compra il 2 per cento delle azioni RCS, a fine agosto è al 20,9.
I soldi glieli presta la Deutsche Bank di Londra: 1 miliardo di euro, e a garanzia Ricucci mette le stesse azioni RCS che ad agosto volano raggiungendo i 6,77 euro l’una, ma a settembre scendono paurosamente.
Ricucci prova a chiedere aiuto al banchiere d’affari Agag il genero di Aznar, all’editore francese Lagardére e a Rupert Murdoch. Ma rimane isolato: questa scalata non sembra una vera scalata e allora cos’è?
GIULIO SAPELLI - Economista
Generalmente chi tenta una scalata in borsa cosa fa?
Rastrella azioni e non dice niente a nessuno, qui invece siamo davanti ad una scalata annunciata, cioè qualcosa di assolutamente originale nel capitalismo mondiale, che dimostra che l’Italia non è un paese normale.
È incredibile che lo scalatore si annunci come tale, e allora lì cominciamo a venire dei dubbi: chissà se questo scalatore vuole condizionare l’attuale proprietà, vuol far passare dei messaggi,
vuol dire “guardate che se non vi comportate tra virgolette bene vi possiamo scalare”, ecco, è questa la cosa paradossale, veramente inquietante di questa vicenda.
È che qui si scala a suon di trombe, mentre in tutto il mondo si scala nei salotti, adesso non so se sono buoni o non buoni, ma nei salotti dove si sta zitti.
DARIO DI VICO – Vice direttore Corriere della Sera
Non è l’assalto di un editore italiano o straniero al principale giornale italiano, ma è l’assalto di una galassia, di una rete di personaggi che sicuramente con l’editoria non hanno niente a che fare e che tentano di assaltare il Corriere della Sera come episodio complementare del loro attacco al sistema bancario e ad alcune raccaforti del capitalismo italiano.
GIORNALISTA:
Nel granducato del Lussemburgo Banche e società italiane hanno sede, per motivi fiscali si dice, e perché è più facile emettere bond, tanto siamo tutti europei.
E per motivi fiscali hanno qui le loro società gli immobiliaristi Ricucci e Coppola e Statuto.
Alla camera di commercio ottengo le carte dei loro bilanci.
La Stefano Ricucci Trust, ha sede nell’isola di Guersney, ma i conti sono tutti qui e fanno capo alla Magiste International. Domiciliata presso la fiduciaria Finsev controllata a sua volta dalla fiduciaria Mazars.
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Penso che la Finsev sia in procinto di cancellare la sede sociale di Magiste. Perché io credo che la Finsev e lo studio Severgnini sono persone molto serie che non amano che si parli di loro e questo è un dossier che puzza.
Quando ti capitano clienti come questo.. nel nostro mestiere non siamo al riparo dall’incappare in persone che sono al limite…
GIORNALISTA:
Se la Mazars dovesse prendere oggi la Magiste lei lo farebbe?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
No, no, no… per la stessa ragione. io vi ricevo perché penso che bisogna almeno spiegare le cose ma meno si parla di me, nel mio mestiere e meglio è
GIORNALISTA:
Ha qualche sospetto sulla Magiste?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Si, penso, si.
GIORNALISTA:
Si o no?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Non lo so, non vi dirò né sì né no ma si dice sempre che non c’è fumo senza arrosto.
GIORNALISTA:
Queste sono le tre paginette dei conti che la magiste rende pubbliche in italia.
Possiamo solo dire che ha un giro di affari di 2,5 miliardi di euro.
Se guardiamo invece il bilancio lussemburghese del 2004 scopriamo che tutte le azioni di Ricucci nella Hopa di Gnutti, in Bnl e Bipielle investimenti sono depositate a garanzia dei prestiti bancari.
Ma andiamo alle origini. La magiste international nasce il 10 agosto del 2001 dalla società lussemburghese Red Investment nella quale confluiscono azioni della Compagnia Italiana Investimenti srl.
La Red Investment nasce dalla Realest finance sa e dalla alpine strategic marketing. La Realest ha sede in rue Prince Henry 9b.
AMMINISTRATORE SOCIETÀ REALEST
Sono un esperto contabile, sono tenuto al segreto professionale se ho dei clienti, no, questo nome non mi dice niente.
Stefano Ricucci? A me personalmente non dice niente, non dice niente. Quello che vi posso dire è che noi lavoriamo per la Realest. E io sono stato personalmente firmatario della Alpine.
GIORNALISTA:
Scopriamo che la Realest Finance nasce dalla Allwood Investment e dalla Vallon Associates, entrambe con sede a Panama e lì ne perdiamo le tracce.
Mentre la Alpine Strategic ha sede a Washington. Alla suite 920 del 1030 sulla quindicesima strada, presso la società fiduciaria Federal Research.
Gente svelta, 3 anni fa fu trovata in questo stesso ufficio la società Rodeos che portava illecitamente armi dalla Bulgaria all’Iraq.
Infine, Un nuovo documento ci spiega che dietro la alpine ci sono due società delle Bahamas. Le origini della Magiste sono lontane, ma Ricucci ha un professionista molto vicino, il signor Fransoni.
Fransoni Guglielmo è il rappresentante legale in Italia di una società liberiana, la Snowgouse Investment che su questi passaggi vorticosi di immobili ha indagato nel 1997 la procura di Messina.
Guglielmo Fransoni e altri furono accusati di reati quali le false fatturazioni, la frode fiscale, il falso in bilancio, l’intestazione fittizia di beni, tutti finalizzati all’indebita creazione, appropriazione e occultamento di disponibilità finanziarie.
L’indagine è poi finita a Roma e oggi Gugliemo Fransoni, il braccio destro di Ricucci, è sotto processo per associazione a delinquere.
Il 6 agosto Ricucci in una intervista dichiara: "in america qualcuno si è mai chiesto chi c’è dietro a Bill Gates? Perché in Italia tutti si chiedono chi c’è dietro a Ricucci?"
Il paragone è ambizioso, ma la risposta potrebbe essere che dietro a Bill Gates ci sono 60 mila posti di lavoro, dietro a Ricucci c’è un giro di soldi da mal di testa, poi c’è lui, il suo braccio destro, e qualche portavoce.
E sappiamo che conosce bene l’altro immobiliarista, Danilo Coppola.
(CONTINUA)
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SINIBALDO
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"I SOLITI IGNOTI"____________________________________________________________
GIORNALISTA:
La gara è stata annullata perché l’offerta di Pirelli è arrivata con un minuto di ritardo e quella della Morley Found per nove minuti.
Qualcuno voleva favorire il ritorno di Ricucci che all’ultimo momento si era dovuto ritirare?
Comunque la gara si rifarà e un fatto è certo: la Confcommercio di Billè che guida Enasarco, nel 2004 ha fondato un’associazione di immobiliaristi: la Confimmobiliare.
Presidente onorario Francesco Gaetano Caltagirone, presidente Stefano Ricucci.
Chi può, seriamente pensare di scalare banche, comprare giornali, chi ha tanto liquido da poterlo fare?
BANCHIERE ANONIMO:
Beh, le persone che hanno più liquidi in Italia sono in gran parte conosciute, non sono molte.
Il grosso della liquidità ce l’ha Berlusconi con Fininvest, c’è De Benedetti che in questo ha grande liquidità e c’è Caltagirone.
Calcolando però sempre che siamo in un paese come l’Italia, per cui c’è sempre un quarto commensale a tavola che sono le organizzazioni criminali, quelle c’hanno probabilmente più liquidità di tutti e tre questi personaggi messi insieme.
GIORNALISTA:
Siamo nella casa di un banchiere che vuole rimanere anonimo. Gli chiediamo se dietro Ricucci c’è qualcun altro nel tentativo di scalata del Corriere della Sera.
BANCHIERE ANONIMO:
Secondo me la mente della varie operazioni è Caltagirone.
Non a caso Ricucci in qualche maniera è stato l’uomo da mandare allo sbaraglio su cui sono cadute le polemiche mentre lui sta in seconda battuta e nessuno lo attacca tra l’altro.
Certamente Caltagirone ha una grande capacità: è riuscito ad evitare di essere un personaggio pubblico, ha mantenuto un grande riserbo sulle sue attività ed è arrivato però a costruire una rete di interesse di cui lui sta sempre al centro ma senza quasi mai apparire troppo.
GIORNALISTA:
Ma Caltagirone sente subito puzza di bruciato e lascia solo Ricucci che si mette nelle mani di Ubaldo Livolsi.
Luigi Crespi, già sondaggista di Silvio Berlusconi, è agli arresti domiciliari per la bancarotta della sua società, l’Hdc Datamedia. Ubaldo Livolsi è stato suo collaboratore perché uomo di fiducia della Fininvest.
Gli chiedo: Ricucci e Livolsi avrebbero mai potuto tentare la scalata Rcs senza aver avuto l’assenso di Berlusconi?
LUIGI CRESPI – Ex presidente HDC Datamedia
Improbabile. Soprattutto se l’operazione la fa Livolsi.
Quando Livolsi si muove sul mercato, nell’immaginario di chi viene mosso, mobilita l’idea di Berlusconi.
Io lo chiamai anche per questo.
FERRUCCIO DE BORTOLI – Direttore Sole 24 ore
Ritengo difficile che una scalata di questa portata possa avere a totale insaputa del mondo politico.
GIORNALISTA:
Chi è Ubaldo Livolsi?
È un imprenditore che si occupa attraverso la sua Merchant Bank, di intermediazioni fra un cliente che deve fare una grande operazione finanziaria e una banca estera.
Si è occupato del rientro di capitali dai paradisi fiscali.
Sappiamo che è uomo di fiducia di Berlusconi, che opera con la Deutch Bank di Londra, sappiamo anche che a Ricucci la Deutsche Bank di Londra ha aperto una linea di credito per un miliardo di euro.
Livolsi ha detto di essere in affari con Ricucci. Ha detto anche però che con noi non parla. Per mesi stampa e analisti finanziari sono tutti concentrati sulla questione che riguarda la scalata al Corriere, che ad un certo punto però prende un’altra piega.
A maggio Ricucci compra il 2 per cento delle azioni RCS, a fine agosto è al 20,9.
I soldi glieli presta la Deutsche Bank di Londra: 1 miliardo di euro, e a garanzia Ricucci mette le stesse azioni RCS che ad agosto volano raggiungendo i 6,77 euro l’una, ma a settembre scendono paurosamente.
Ricucci prova a chiedere aiuto al banchiere d’affari Agag il genero di Aznar, all’editore francese Lagardére e a Rupert Murdoch. Ma rimane isolato: questa scalata non sembra una vera scalata e allora cos’è?
GIULIO SAPELLI - Economista
Generalmente chi tenta una scalata in borsa cosa fa?
Rastrella azioni e non dice niente a nessuno, qui invece siamo davanti ad una scalata annunciata, cioè qualcosa di assolutamente originale nel capitalismo mondiale, che dimostra che l’Italia non è un paese normale.
È incredibile che lo scalatore si annunci come tale, e allora lì cominciamo a venire dei dubbi: chissà se questo scalatore vuole condizionare l’attuale proprietà, vuol far passare dei messaggi,
vuol dire “guardate che se non vi comportate tra virgolette bene vi possiamo scalare”, ecco, è questa la cosa paradossale, veramente inquietante di questa vicenda.
È che qui si scala a suon di trombe, mentre in tutto il mondo si scala nei salotti, adesso non so se sono buoni o non buoni, ma nei salotti dove si sta zitti.
DARIO DI VICO – Vice direttore Corriere della Sera
Non è l’assalto di un editore italiano o straniero al principale giornale italiano, ma è l’assalto di una galassia, di una rete di personaggi che sicuramente con l’editoria non hanno niente a che fare e che tentano di assaltare il Corriere della Sera come episodio complementare del loro attacco al sistema bancario e ad alcune raccaforti del capitalismo italiano.
GIORNALISTA:
Nel granducato del Lussemburgo Banche e società italiane hanno sede, per motivi fiscali si dice, e perché è più facile emettere bond, tanto siamo tutti europei.
E per motivi fiscali hanno qui le loro società gli immobiliaristi Ricucci e Coppola e Statuto.
Alla camera di commercio ottengo le carte dei loro bilanci.
La Stefano Ricucci Trust, ha sede nell’isola di Guersney, ma i conti sono tutti qui e fanno capo alla Magiste International. Domiciliata presso la fiduciaria Finsev controllata a sua volta dalla fiduciaria Mazars.
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Penso che la Finsev sia in procinto di cancellare la sede sociale di Magiste. Perché io credo che la Finsev e lo studio Severgnini sono persone molto serie che non amano che si parli di loro e questo è un dossier che puzza.
Quando ti capitano clienti come questo.. nel nostro mestiere non siamo al riparo dall’incappare in persone che sono al limite…
GIORNALISTA:
Se la Mazars dovesse prendere oggi la Magiste lei lo farebbe?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
No, no, no… per la stessa ragione. io vi ricevo perché penso che bisogna almeno spiegare le cose ma meno si parla di me, nel mio mestiere e meglio è
GIORNALISTA:
Ha qualche sospetto sulla Magiste?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Si, penso, si.
GIORNALISTA:
Si o no?
PHILIPPE SLENDZAK – Esperto contabile Mazars
Non lo so, non vi dirò né sì né no ma si dice sempre che non c’è fumo senza arrosto.
GIORNALISTA:
Queste sono le tre paginette dei conti che la magiste rende pubbliche in italia.
Possiamo solo dire che ha un giro di affari di 2,5 miliardi di euro.
Se guardiamo invece il bilancio lussemburghese del 2004 scopriamo che tutte le azioni di Ricucci nella Hopa di Gnutti, in Bnl e Bipielle investimenti sono depositate a garanzia dei prestiti bancari.
Ma andiamo alle origini. La magiste international nasce il 10 agosto del 2001 dalla società lussemburghese Red Investment nella quale confluiscono azioni della Compagnia Italiana Investimenti srl.
La Red Investment nasce dalla Realest finance sa e dalla alpine strategic marketing. La Realest ha sede in rue Prince Henry 9b.
AMMINISTRATORE SOCIETÀ REALEST
Sono un esperto contabile, sono tenuto al segreto professionale se ho dei clienti, no, questo nome non mi dice niente.
Stefano Ricucci? A me personalmente non dice niente, non dice niente. Quello che vi posso dire è che noi lavoriamo per la Realest. E io sono stato personalmente firmatario della Alpine.
GIORNALISTA:
Scopriamo che la Realest Finance nasce dalla Allwood Investment e dalla Vallon Associates, entrambe con sede a Panama e lì ne perdiamo le tracce.
Mentre la Alpine Strategic ha sede a Washington. Alla suite 920 del 1030 sulla quindicesima strada, presso la società fiduciaria Federal Research.
Gente svelta, 3 anni fa fu trovata in questo stesso ufficio la società Rodeos che portava illecitamente armi dalla Bulgaria all’Iraq.
Infine, Un nuovo documento ci spiega che dietro la alpine ci sono due società delle Bahamas. Le origini della Magiste sono lontane, ma Ricucci ha un professionista molto vicino, il signor Fransoni.
Fransoni Guglielmo è il rappresentante legale in Italia di una società liberiana, la Snowgouse Investment che su questi passaggi vorticosi di immobili ha indagato nel 1997 la procura di Messina.
Guglielmo Fransoni e altri furono accusati di reati quali le false fatturazioni, la frode fiscale, il falso in bilancio, l’intestazione fittizia di beni, tutti finalizzati all’indebita creazione, appropriazione e occultamento di disponibilità finanziarie.
L’indagine è poi finita a Roma e oggi Gugliemo Fransoni, il braccio destro di Ricucci, è sotto processo per associazione a delinquere.
Il 6 agosto Ricucci in una intervista dichiara: "in america qualcuno si è mai chiesto chi c’è dietro a Bill Gates? Perché in Italia tutti si chiedono chi c’è dietro a Ricucci?"
Il paragone è ambizioso, ma la risposta potrebbe essere che dietro a Bill Gates ci sono 60 mila posti di lavoro, dietro a Ricucci c’è un giro di soldi da mal di testa, poi c’è lui, il suo braccio destro, e qualche portavoce.
E sappiamo che conosce bene l’altro immobiliarista, Danilo Coppola.
(CONTINUA)
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