2019 verso 2020 (1 Viewer)

[Ziig]

Un thread per ripercorrere quello il meglio che ci ha portato il 2019 collezionisticamente ed esprimere i desideri per il 2020.

Inizio io:
2019: anno di magra risollevato sul finale dal già citato Paolini, prima di ciò una grande grafica di Adami provenienza Marconi che farà bello sfoggio di sè in un grande soggiorno.
Non il mio però, non saprei dove metterla e la venderò ad un amico a cui piaceva molto
Soddisfatto per lui, il prezzo è veramente irrisorio.
Oltre a questo direi quasi nulla, son diventato di gusti difficili e per motivi sconosciuti non ho mai una lira

2020: vendere un sacco di cose, comprare finalmente un Kounellis di livello, trovare un Pasmore gigantesco che non potrò esporre, occhi aperti su tutto il resto.
Se mi prende la follia di vendere anche gli artisti che mi piacciono, farlo per migliorare le opere che già ho (es. trovare un opera di Kosuth storica o un Afro come si deve).

 

[vecchio frank]

Quest'anno, tanto per cambiare ho preso solo grafica. Due stampe e un ehon (libro rilegato) giapponesi e per il resto qualche stampa acquistata in quest'ultimo periodo da incisori italiani conosciuti tramite le pubblicazioni dell'ALI. Oltre a qualcosina trovata in un paio di compravendo che ho iniziato a frequentare.
Per l'anno prossimo non ho in mente nulla di particolare tranne l'approfondire il filone "incisori italiani viventi".

 

[ruidavid]

Ovviamente anche per me nel 2019 solo grafica.
Nulla di trascendentale a dire il vero, a parte un volto femminile di Fairey, un Guerrilla Spam che è in bella mostra in camera di mio figlio, e un'acquaforte di Luca Alinari, grazie Gino!, presa al prezzo di una pizza e una birra piccola.
La cosa più bella è stata il poter partecipare alla stampa di un incisione di Giustino. Mi sono veramente emozionato.

Per il 2020 nessun progetto: diciamo che con quello che abbiamo preventivato di spendere di dentista per i figli, potrei comprare un piccolo multiplo di Fontana o Burri.

 

[baleng]

Nonostante continui a comprare, i miei propositi per il 2020 sono di sfoltire l'enorme "magazzino": ho iniziato portando roba al compravendo, e spero proprio di continuare con successo.
Naturalmente se c'è qualcosa di molto buono, butterò il cuore oltre l'ostacolo, cercando comunque di sganciarlo dal portafogli

Tra le cose prese, sono particolarmente affezionato ad alcune che in realtà non sempre si rivelarono "affari": a parte l'olio della mia antica fiamma, il libro di Wildt, pur di modesto valore economico, la litografia di Toledo (recuperarla mi ha fatto estremo piacere) , l'olietto di Paul Mak, soprattutto per la sorpresa venuta dal riconoscimento, il bel presunto-Simonidy, cioè la donna detectata da Lory , poi anche il Bellmer e Singier presi in asta e il grazioso olietto del non insignificante Gaston Knecht

Se pagare un decimo del teorico è la regola aurea, credo che colpaccio possa dirsi quando si paga max un cinquantesimo.
Da incallito drogato ormai cerco soprattutto dosi forti: pertanto per il prossimo anno vorrei solo colpacci

 

[RexRacer]

2019 decisamente in sordina per me, qualcosa di Dasha Shishkin, con la quale adesso sono a posto a meno di trovare pezzi molto specifici; inoltre aggiunta una grafica di Shepard Fairey e Guerrilla Girls.

2020 vorrei principalmente vendere e incorniciare alcuni lavori che inizio ad averne parecchi in cartella.
Se poi mi capitassero buone occasioni, tengo d'occhio principalmente astrattisti italiani ed europei (però solo se trovo bei lavori, non tanto per aggiungere qualcosa).

 

[Cris70]

2019 con un buon mix tra pezzi unici e basse tirature. Ho virato abbastanza verso le giovani promesse italiane (Irene Fenara, Diego Mirabella, Diego Gualandris), qualche master andando a rimpolpare altre loro opere (Paolini, Zaza, Veronesi, Cresci), internazionali (Driant Zeneli, Petra Feriancova, Martin Creed) e nuovi ingressi di alta qualità (Gianni Colosimo e soprattutto Jacopo Benassi).

Per 2020 quattro acquisizioni, con lo stesso principio e già pianificate, che hanno praticamente esautorato il budget. Iniziare a sfoltire con calma è oramai necessario; sarà un processo lungo ma oramai improrogabile.

 

[RedArrow]

Ragazzi siete forti, sopratutto chi ha le idee così chiare come Cris. Io non so nemmeno chi sono gli artisti emergenti italiani...
Non ricordo bene che cosa ho preso nel 2019, dovrei rileggere il 3D dei mercatini a partire dall'1/1 ... vabbè si scherza.
Inoltre un olio dell'Ottocento preso (pare) bene perchè non riconosciuto dal venditore, ma forse me lo avrebbe fatto allo stesso prezzo anche se lo avesse riconosciuto.
Per il 2020? Percorso a zig-zag come sempre.
Intanto ho preso a vendere (bene) le piccole cose, ovviamente con guadagni piccoli, poche vendite che però servono a ripagare altri piccoli acquisti.

 

[ruidavid]

Si si. Tutti dobbiamo sfoltire, alleggerire, vendere.
In realtà ci limiteremo a comprare.

 

[cassettone]

Questo anno per le scoperte nei mercatini e compravendo ricordo solo un miniritratto pagato 10 euro, rivelatosi vero ritratto di persona, non come i soliti ritratti seriali di principesse, con cornice tartaruga ed avorio e lo daterei prima metà 800.

Invece il mercato della pesata mi ha dato diverse cosette, la più significativa una lampada Laveno in ceramica che va sul mercato da 700 euro in su, ma per il 2020 la pacchia delle scoperte di questo filone sarà molto limitato, per le nuove regole imposte dal gestore

 

[oroscopo11]

Considerando che ho approcciato l'acquisto di arte solo nel 2019, non credo di aver granché di significativo da condividere, ma ci provo.

Anno in cui ho fatto un sacco di sciocchezze
Ma diciamo che sarà di insegnamento.
Alcune delle cose che ho comprato mi soddisfano, altre no ma proverò a disfarmene subito.
Premettendo che sono tutti multipli, tra le cose di cui sono più contento inserisco le due serigrafie di Shepard Fairey, quella di Seth e quella di Okuda San Miguel.
Nel 2020 proverò a prendere qualche opera unica. Sicuramente ho già bloccato un piccolo BR1, e poi spero un piccolo Okuda, qualcosa di C215 se riesco.
Forse compro qualcosa di Golsa Golchini che non c'entra niente con l'arte street/Urban ma mi piace e costa ancora poco.
Esaurirò il budget annuale con alcune serigrafie. Punto Blek Le Rat e un paio di Fairey aggiuntivi, più cose marginali per cui però non devo spendere troppo.
Sto già cambiando idee, il che da una parte è positivo ma dall'altra mi fa pensare che tra qualche anno disconoscerò gran parte degli acquisti