3d calcistico: Un pallone bucato dal conflitto d'interessi

osinod

Banned
Una sentenza di fatto e non di diritto. Una tivù nazionale che si intrufola nella Giustizia Sportiva, svelando, in un solo colpo di zoom, il proprio Dna che la rende mezzo a tutela degli interessi della sua proprietà. L’intrusione del filmato proposto dalla trasmissione “Controcampo” nel corso della discussione del ricorso presentato dal Napoli presso la Corte di Giustizia Federale, rappresenta forse il punto più basso toccato dalla Giustizia Sportiva del nostro movimento calcistico. Sulla bilancia delle ingiustizie però, più che l’istituzione poco garantista della Corte Federale, a pendere giù verso i piani bassissimi dell’etica è il conflitto d’interessi dilagante del nostro paese, oggi esploso in tutta la sua indecenza anche nella sfera calcistica. Il potere mediatico, chiaramente di parte, che irrompe all’interno di un dibattimento giuridico. Una televisione nazionale, di proprietà dello stesso patron della squadra in lotta con la società di cui fa parte il calciatore oggetto della sentenza, che fornisce un elemento nuovo e determinante. Il calcio è il riflesso della società e a volte lo specchio del pallone riflette in modo netto le storture imposte dai poteri forti. Il caso Lavezzi è un clamoroso esempio di conflitto d’interessi che irrompe nella Giustizia Sportiva. Il gesto di Lavezzi non si discute ma le procedure di questo processo più che sommario lasciano un profondissimo senso d’ impotenza. Oggi, 18 febbraio 2011, anche il pallone è stato bucato dalla dose strabordante del conflitto d’interessi che muove i fili del nostro paese. Un pallone bucato rotola malconcio su un tavolo verde dominato da un croupier che anche nella giustizia sportiva, così come in quella civile e penale, non sa perdere.



be' chi è il rais in italia ha fatto sempre cosi' :


ieri erano gli agnelli e vedi quante ne' hanno combinato gli arbitri per fargli vincere gli scudetti

oggi è il berlusconi

in fondo siamo stati sempre un piccolo paese da repubblica delle banane

per questo il mondo tranne che per il mitico periodo di mussolini ci ha sempre riso sulle spalle
 

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Sport Mediaset, nessun video aggiuntivo

Nella serata di ieri la Redazione di Sport Mediaset ha rilasciato un comunicato per chiarire che NON E' VERO che sia stato presentato un video inedito riguardo l'episodio tra Rosi e Lavezzi. Ecco il testo completo presente sulle pagine del sito internet di Sport Mediaset :
In relazione a notizie pubblicate su svariati siti, che si sono diffuse in serata, Sport Mediaset precisa che: "La trasmissione Controcampo non ha prodotto alcun filmato originale e in esclusiva relativo all'episodio Rosi-Lavezzi. Le immagini di Controcampo sono le stesse precedentemente trasmesse da Sky. La registrazione della trasmsione è a disposizione per ogni eventuale tipo di verifica".
Quindi possiamo dedurre, leggendo anche le parole dell'avvocato del Napoli Grassani – "Questo tipo di procedimento con immagini ingrandite ha avuto un peso enorme sulla pronuncia dei giudici", che Sport Mediaset non abbia presentato nuove immagini, ma ha solo "prestato" un tipo di "tecnologia" tale da poter ingrandire e rendere migliore la visione del filmato originale prodotto da Sky. Se fosse cosi, sembra strano che Mediaset Sport proprio in questa occasione decide di venire incontro alla Giustizia Sportiva. vedremo se saranno cosi benevoli e tempestivi anche in altre occasioni, in modo particolare quando si dovrà punire una delle due squadre Milanesi.
 
Le italiche ipocrisie: Lavezzi condannato dai media, Gattuso giustificato!




Ormai non ci sorprende più nulla, il mondo del pallone nel Belpaese è qualcosa di assolutamente incredibile ed ancora più incredibili sono le persone che ci girano intorno. Persone che riescono a cambiare opinione in un batter di ciglia. Persone che riescono a distorcere le evidenze in maniera opinabile. Persone che, purtroppo, riescono a condizionare l'opinione pubblica con le loro argomentazioni artefatte.
Ebbene, sabato sera un giocatore del Napoli, uno dei più rappresentativi, è stato messo all'indice poiché reo di aver "sputato" ad un avversario. Il gesto, sconsiderato e sicuramente inqualificabile, è stato da tutti giudicato grave e da punire senza appello. Dai media nazionali (tv e carta stampata) nessuna attenuante per Lavezzi, neanche quando si è scoperto che la sua sarebbbe (perchè lo sputo non si vede!) una reazione, perchè il primo a "sputare" è tal Rosi Alejandro, giocatore giallorosso. Per la cronaca, Rosi (colui che provoca) e Lavezzi (colui che reagisce) vengono sanzionati con 3 giornate di squalifica dal giudice sportivo. Non ci sono né aggravanti né attenuanti ed a nulla vale l'inesistenza di immagini tv che ne comprovino la certezza (nel caso di Lavezzi). Nessuno si indigna, tranne la stampa partenopea, per l'applicazione alla carlona delle regole e della prova tv. Nessuno!
Ma il destino è sempre pronto allo scherzo… e qua casca l'asino (di certo non quello partenopeo). Martedì si è giocato Milan-Tottenham di Champion's League, il MIlan perde in casa ed alcuni giocatori perdono la testa. Già durante la partita alcuni interventi da brivido dei milanisti meriterebbero la prova tv ma nessuno ne parla, si sorvola a piè pari: siamo italiani. Ma è al termine della gara che viene trasmessa in Eurovisione una delle scene più deprecabili che il calcio possa offrire. Il protagonista assoluto è Gattuso, pluridecorato "campione" rossonero. Il "Ringhio" nazionale, portando a termine quello che aveva già iniziato nel corso della partita (spinta e manata verso il tecnico in seconda del Tottenham), cerca ed assale – nel vero senso della parola – sempre Joe Jordan, ex idolo milanista (erano i tempi neri della serie B) ed attuale vice allenatore degli Spurs. Immagini deprecabili, certe, violente, continuate ed incredibili quelle a cui si è dovuto assistere grazie alo show di "Ringhio" Gattuso. La UEFA apre un procedimento a carico del milanista e la stampa inglese accusa e condanna il gesto. Ma in Italia il Milan è il Milan, ed ecco che parte la contro-infromazione, le opinioni diventano fatti e tra un giro e l'altro, nell'arco di 24 ore il gesto di Gattuso inizia ad essere meno grave, comincia ad essere giustificato dalle presunte (nessuno le sente) provocazioni offensive ricevute dal milanista. Parte il tam tam mediatico, "ha reagito ad una grave offesa", "è stato offeso nel suo essere italiano lui che è un italiano vero", e così le immagini incivili viste da tutti cominciano ad assumere una diversa sfumatura. Il Milan ringrazia ma servirà a ben poco, l'Uefa non farà sconti… mica siamo in Italia!
Non mi permetto di elencare la mia opinione al riguardo, né voglio sembrare malato di vittimismo. Io ho raccontato i fatti, voi traete le vostre considerazioni tenendo ben in mente le italiche ipocrisie e le immagini impresse nella vostra memoria. Tutto il resto è inutile!



p.s. be' che volete le immaggini sulla testata di gattuso mica sono chiare come quelle di lavezzi è poi lui è un vero italiano :D:D:D
 

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Napoli: giustizia sport non trasparente

19 Febbraio 2011 13:43 SPORT
(ANSA) - NAPOLI - Sulla squalifica di Lavezzi la giustizia sportiva non e' stata ''credibile'' non avendo seguito ''procedure quanto piu' uniformi, certe, cristalline e trasparenti, che permettano a tutti gli attori, accusa e difesa, di esercitare appieno i propri diritti. Comportamenti e garanzie che in questa circostanza non sono stati posti in essere''. Lo afferma una nota della societa' Calcio Napoli in merito alla conferma delle tre giornate di squalifica ad Ezequiel Lavezzi.
 
Figlio mio, guarda Lavezzi e impara come non si fa

di Cristiano Gatti

Risultato

http://www.ilgiornale.it/la_finestr...-02-2011/articolo-id=507103-page=0-comments=1

Lo sport insegna la lealtà, il rispetto delle regole, degli avversari, insegna a vincere e soprattutto a perdere. Lo sputo del campione napoletano al giallorosso Rosi è un'altra grandiosa lezione. Da non apprendere




stancarci di ripeterlo, ai nostri ragazzini: lo sport è un grande insegnamento di vita. Lo diciamo loro quando li accompagnamo al campo, in palestra, in piscina. Quando li iscriviamo alla scuola calcio o al corso di tennis. Fai sport, piccolo mio: lo sport insegna la lealtà, il rispetto delle regole, il rispetto degli avversari, insegna a vincere e soprattutto insegna a perdere… Continuiamo indefessi a proporli, questi discorsi. Dobbiamo insistere. Dal bel mondo del grande calcio, per fortuna, continuano ad arrivarci sublimi esempi e grandiose lezioni, che in qualche modo confermano e rafforzano i nostri discorsi. Settimana indimenticabile, questa. Si comincia con Roma- Lazio, superclassica di passioni e di colori. Ad un certo punto, il giallorosso Rosi e l’azzurro Lavezzi – nuova icona degli entusiasmi partenopei – arrivano al punto fatale: si sputano. Il mondo li guarda, i ragazzini li guardano, ma loro sputano comunque. Anche se l’arbitro non vede, arriva la prova televisiva a imporre la legge: tre giornate di squalifica ciascuno ai due lama della classicissima. Sembrerebbe un equo epilogo per un episodio disgustoso e inqualificabile, ma la storia non finisce qui. Tutta Napoli, ma soprattutto il Napoli club, insorge: è una solenne ingiustizia, dal filmato - che a tutti sembra eloquente - non esce la prova “oltre ogni ragionevole dubbio” che anche Lavezzi abbia sputato. E’ ricorso. Anziché prendere Lavezzi e dire signore mio, sei abbastanza adulto per capire che certe vergogne vanno evitate, perché i ragazzini ti guardano e ti venerano, dunque accetta almeno una colossale multa eventualmente da devolvere tra i bambini affamati, ecco, invece di adottare un provvedimento simile, il Napoli si agita e si affanna per cancellare la squalifica. Povera gioia, Lavezzi. Che questa squalifica alla fine venga confermata, non importa proprio nulla. Non sposta di una virgola. Resta in tutta la sua amara e avvilente povertà la grande storia simbolica. Sputare sul rispetto e sugli avversari, mai chiedere scusa, soprattutto partire subito al contrattacco per trovare il modo di schivare la punizione. E i nostri ragazzini? Tutto regolare. Ancora una volta, più di prima, potremo ripetere i discorsi di sempre: figlio mio, fai sport, perché lo sport è un grande insegnamento di vita. Guarda Lavezzi, guarda bene i campioni modello. Guarda, e impara come non si fa.
 
figlio mio da non apprendere lavezzi

, devi apprendere questo vedi gattuso,

questa brava persona senza essere stato prima sputato addosso dall' avversario

senza alcun motivo da' una bella testata all' avversario

vedi questi sono valori dello sport
:lol::lol::lol::lol::lol:


e poi lui puo' lavora per berlusconi alla fine puo' tutto


certo che il giornale li difende bene gli interessi di famiglia :clap::clap::clap:
 

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Mazzarri:questa sentenza crea precedente

19 Febbraio 2011 14:16 SPORT
(ANSA) - NAPOLI - ''Sono indignato, deluso e vorrei sottolineare che sono d'accordissimo con il comunicato ufficiale della societa'''. Cosi' il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, commenta la conferma della squalifica di tre giornate a Ezequiel Lavezzi. ''Pensare che il giocatore offeso abbia avuto la stessa penalizzazione di quello che offende... non mi sembra vero. Non si sa come sia stata presa questa decisione - aggiunge Mazzarri -. Dopo questa sentenza si aprira' un precedente''.
 
Dotto (Mediaset): “Non siamo la tv del Milan. Lo sputo non si vede e Lavezzi non doveva essere condannato”


"La prova tv deve essere utilizzata solo se inequivocabile"
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Matteo Dotto, giornalista di Mediaset che ha dichiarato: “Sono indignato per la storia di Lavezzi. È allucinante che sia stata chiamata in questione Mediaset, quando è evidente che lo sputo di Lavezzi non si vede chiaramente in nessuna immagine. La prova tv deve essere utilizzata solo se inequivocabile, e nel caso del Pocho, non c’è nulla di inconfutabile. Tutto questo è inaccettabile perché noi non siamo la tv del Milan. Con la società Milan non siamo in buoni rapporti e gli ascoltatori non devono essere manipolati. Credo che anche l’avvocato Grassani dovrebbe chiedere scusa, perché ha detto che le immagini sono state procurate da controcampo. Penso che ci sia bisogno di un po’ di amore per la verità. La verità è che lo sputo di Lavezzi non si vede e l’attaccante azzurro non doveva essere condannato.
Detesto la dietrologia e il complottiamo, spero che l’episodio del Pocho sia stato un clamoroso autogol dell’avvocato del Napoli che non è riuscito a vincere il ricorso. Mi auguro che il Napoli vinca sia l’Europa League che la Champions”.
 
Piccinini (Mediaset): “Sky e Mediaset hanno le stesse riprese, evidentemente c’era una grande voglia di squalificare Lavezzi”


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"Contro Mediaset macchinazione mediatica"
"Non abbiamo mai portato immagini nuove alla Corte Federale. A Controcampo Paparesta ha ribadito che non si vedeva nulla. Prova televisiva manipolata"

Sandro Piccinini, giornalista di Mediaset, intervenendo sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Non si devono prendere in giro i tifosi del Napoli, a cui tengo moltissimo. Sulla vicenda Lavezzi c’è stato un grossolano equivoco ai danni di Mediaset, come se ci fosse anche una macchinazione mediatica ai nostri danni da parte di qualcuno che non ci ama. Diciamo che alla base della sentenza c’era una gran voglia di squalificare Lavezzi anche perché le dichiarazioni del dopo partita di Rosi e di Mazzarri avevano confermato l’accaduto preso in esame dalla giustizia sportiva con la prova tv.
Nel secondo grado di giudizio la Corte di Giustizia Federale ha preso in esame il filmato di Sky commentato a Controcampo da Gianluca Paparesta, quindi non c’è stato nessun altro filmato introdotto a posteriori. Inoltre voglio ricordare che tutte le televisioni hanno le stesse immagini che derivano dalla stessa produzione. Sky e Mediaset hanno immagini identiche, poi su quelle immagini di Controcampo il nostro Paparesta ha detto che non si vede nulla. Anche Graziano Cesari nei programmi di Premium ha detto le stesse cose, ovvero che non si vede nulla. Quindi alcuni colleghi hanno riportato sui propri organi di stampa un’informazione errata, ovvero che Mediaset avesse dato alla Corte Federale un’immagine sottobanco in maniera maliziosa per far squalificare Lavezzi.
Che poi ci sia stata una volontà a tutti i costi condannare Lavezzi per la voglia di punirlo, questo è un altro discorso. Però a mio giudizio la prova televisiva è stata manipolata. Voglio inoltre ribadire che l’immagine è la stessa per tutti, e quindi non può esserci una nuova ripresa con un angolo di inquadratura diversa portata in un secondo momento in sede di giudizio. Probabilmente la corte di giustizia, che registra autonomamente le trasmissioni che vanno in onda, ha preso in esame le immagini di Controcampo solo perché erano le più nitide, ma solo per un problema di ricezione e di registrazione interno. Il fatto che ci sia il marchio di Controcampo prova che non si tratta di nessuna nuova immagine. Mediaset non è assolutamente anti-Napoli. È dietrologia dire che Mediaset è la televisione del Milan e quindi si fa qualcosa per favorire la squadra rossonera. Anzi, noi abbiamo un occhio di riguardo per il Napoli, siamo sempre attenti alla piazza di Napoli come dimostrano gli spazi che dedichiamo alla squadra di Mazzarri, siamo molto sensibili a tutto quello che avviene a Napoli. Inoltre i nostri opinionisti, anche se siamo nella televisione di Berlusconi, Paparesta e Cesari con i loro giudizi hanno dichiarato che non si vedeva nulla e quindi hanno dimostrato di essere liberi e grandi professionisti”
 
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Allegri: "Inter? Mi preoccupa il Napoli"

di Roberto Russo, pubblicato il 19/02/2011 alle ore 15:08

L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha parlato della lotta scudetto: "Tutti parlano dell'Inter, dei punti rimontati e dei conti da fare. Io in realtà vedo che c'è il Napoli a tre punti e quindi mi preoccupo di loro, non dei neroazzurri".


commenti
di:fulvietto

19/02/2011


si lo sappiamo...infatti il tuo caro presidente berluscaz ha fatto la "solita" telefonatina...solo che stavolta, anzichè chiamare in questura ha chiamato merdaset!!!

paura eh???
 

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