A proposito del PTT del governo americano

tontolina

Forumer storico
guardate cosa è successo all'operatività sul DOW

http://www.softwarenorth.net/cot/current/charts/DJ.png

ora lo sanno tutti che il Dow è tarokkato e la riduzione delle posizioni nette ne è la prova

DJ.png
 
hanno iniziato "timidamente" a vendere anche il rame
e questo non è un bel segnale

mi dicevano che il CU è il segnale dello stato di salute dell'industria

HG.png
 
tontolina ha scritto:
guardate cosa è successo all'operatività sul DOW

http://www.softwarenorth.net/cot/current/charts/DJ.png

ora lo sanno tutti che il Dow è tarokkato e la riduzione delle posizioni nette ne è la prova

Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.softwarenorth.net/cot/current/charts/DJ.png
insomma il governo di bush sostiene i mercati
però ha ucciso le trattative
non ha senso infatti mettersi short su un indice quando sai che il governo ne acquisterà senza limete solo per mostrare agli americani che l'economia è forte!
bello questo articolo

Market Profile. Analisi 13 Ottobre 2007
http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=al&id=162453&nopag=1

Iniziamo con quello che è, a mio avviso, l'insegnamento più importante che ci proviene dagli ultimi giorni sui mercati finanziari e ambienti circostanti.

A tal fine, vi propongo e traduco un'interessante email circolata nei giorni scorsi nelle trading room usa:

Lista di Reazioni a Dati Macroeconomici e Annunci sui Mercati:

dati deboli = la fed abbasserà i tassi, i mercati azionari saliranno;
dati in linea con le attese = minore volatilità, i mercati azionari saliranno;
dati al di sopra delle attese = l'economia si rafforza, i mercati azionari saliranno;
una banca ha perso 4 miliardi di dollari = le cattive notizie sono finite, i mercati azionari saliranno;
il petrollio sale = buone notizie per le aziende energetiche, i mercati azionari saliranno;
il petrolio scende = buone notizie per i consumatori, i mercati azionari saliranno;
il dollaro crolla = buone notizie per le multinazionali, i mercati azionari saliranno;
il dollaro recupera = l'inflazione scenderà, i mercati azionari saliranno;
l'inflazione aumenta = i prezzi di tutti i cespiti saliranno, i mercati azionari saliranno;
l'inflazione scende = migliora la qualità dei profitti,i mercati azionari saliranno.


A questa divertente e anche molto vera email, si aggiunge la totale inesattezza delle ipotesi riguardanti la discesa di giovedì presentate nell'analisi di ieri mattina. Come ricorderete, avevamo elencato i rincari del petrolio e le dichiarazioni in probabile rialzo dei tassi della BCE, come le più probabili tra le varie possibili cause del pesante ritracciamento.
La seduta seduta di venerdì ha completamente smentito queste ipotizzate ragioni: il petrolio è andato a $ 84, i mercati europei tra giovedì e venerdì hanno mostrato una pressoché totale indifferenza alle dichiarazioni della BCE e insieme tutti i mercati azionari hanno messo a segno un recupero nell'ultimo giorno della settimana, che smentisce le due ragioni.

Dato che non c'è due senza tre, ieri sera io stesso ho pubblicato una risposta ad un commento che conteneva un'informazione inesatta, sulla ragione dei recuperi, ascoltata poco prima alla radio e, per mia colpa, non verificata come si deve sempre fare.

La notte porta consiglio e stamane mi sono alzato, dopo aver probabilmente riflettuto inconsciamente su questa sequenza di eventi, con una piena comprensione di quanto accaduto.

In sintesi, siamo nuovamente in un periodo di sostanziale normalità, lo dimostra il fatto che le fonti di informazione sono completamente in balia di interpretazioni sempre più spesso improvvisate, cosa che durante la crisi estiva risultava meno probabile poiché le cause della discesa erano chiare e sotto gli occhi di tutti. Certo, rimaneva la solita superficialità nell'analisi della crisi, ma almeno a livello di motivazioni delle continue discese dei mercati si notava un'uniformità che oggi manca.

Insomma, il ritorno alla normalità è caratterizzato dal fatto che nessuno ci capisce più niente, o meglio pochi sanno quello che sta realmente accadendo e quegli stessi occhi gestiscono anche le informazioni da presentare al grande pubblico tramite i mezzi di comunicazione, i quali spesso popolati da giornalisti che non sono degli esperti e non si preoccupano di avere una preparazione approfondita sui temi di cui parlano.

..... eccc.......ecc.....ecc.....

Terminata la lunga premessa, partiamo con l'analisi di quanto accaduto nelle ultime giornate. Cominciando con la seduta di venerdì, vi propongo subito un grafico riferito al future S&P 500 (ES), che mi aiuterà nella spiegazione di quella che è la mia personale idea su quanto accaduto nelle ultime due giornate borsistiche.
profste1310a.png


Come risulta in modo inequivocabile del grafico, c'è la volontà di mantenere il mercato su livelli elevati per presentare rendimenti decenti nell'ultimo quadrimestre, dove si decidono il bonus di fine anno dei gestori, parallelamente i prezzi elevati sono un'occasione per scaricare sul mercato gran parte degli inventari a condizioni vantaggiose, inventari che avevano subito notevoli deterioramenti nel valore durante la crisi estiva.

È ovvio che tutto ciò risulta possibile proprio grazie ai continui e ripetuti interventi che le banche centrali hanno messo in campo ogni qualvolta i mercati azionari fossero in crisi, evitando così agli investitori istituzionali e ai gestori dei fondi hedge di pagare per l'eccessiva assunzione del rischio cui si erano esposti.

La falsa rottura dei massimi storici avvenuta giovedì da parte dell'S&P 500 future, che aveva mancato di confermare la stessa rottura avvenuta il venerdì precedente per quanto riguarda il sottostante (quindi l'indice S&P 500 cash) è emblematica, poiché mostra come si sia creata l'euforia sufficiente e quindi il volume di acquisti che permettesse di scaricare con violenza, e questo si nota dai volumi della seduta di giovedì nettamente sopra la media di questi giorni, in gran parte degli inventari sugli acquirenti meno informati (anche grazie alla continua complicità delle fonti di informazioni che per ignoranza, non direi neanche connivenza, contribuiscono a tenere alto l'interesse dei compratori).

La seduta di venerdì ha poi proposto il recupero, avvenuto su volumi notevolmente più bassi, che mostrano come la sola analisi dei prezzi non sia sufficiente per ottenere il giusto grado di informazione. Recupero facilmente attuabile dalle cosiddette mani forti, poiché possono riacquistare parte degli inventari appena liquidati a prezzi più favorevoli, in modo da riportare gli stessi prezzi verso l'alto ed eventualmente ripetere il gioco. Secondo me, altamente probabile che tutto questo ci accompagni almeno fino a Natale, in modo da permettere ai gestori di incassare i loro bonus. E' quindi probabile pensare, che solo a partire dal nuovo anno avremo modo di vedere ciò che realmente accadrà ai mercati.

Tutto questo, che lo ripeto è solo il mio pensiero di questo momento, non significa che nuove discese sono imminenti, poiché le stesse sarebbero comunque evitate da nuovi interventi delle banche centrali, almeno fin quando la crisi creditizia non sarà realmente risolta e non presenterà rischi di recessione per l'intera economia. Lo ricordo ancora, è altamente probabile che nessuno abbia intenzione di assumere considerevoli posizione al ribasso in questo scenario. Don't fight the fed.

I ribassi che vediamo sono quindi probabilmente una mera liquidazione degli inventari (long liqiudation), piuttosto che l'apertura di nuove posizioni short. Aiutiamoci con l'analisi dei Market Profile, che ci mostrano chiaramente questo assunto.
profste%2Bmarket%2Bprofile%2BDJ%2BESTOXX%2B50%2B13.10.07.png


continua.... http://profste.blogspot.com/
 
Ciao Tontolina, ti volevo chiedere alcune cose, non sono critiche ma cerco di capire meglio il significato dell'informazione:

1.Profste sei te?
2.Qual'è la definizione di large speculators e commercial? (chi fanno rientrare nell'una e nell'altra categoria? ad esempio una banca d'affari dove si colloca nella loro riclassificazione?)
3.Ammettendo che il punto 2 è chiarito come faccio a riconoscere un ordine in overnight da chi è partito (se cosi fosse occorrerebbe avere un database ma dopo non sarebbe violazione della privacy?); l'unica soluzione per dividerlo in categoria è esclusivamente la dimensione dell'ordine (un piccolo speculatore, un home trader immette un contratto mentre un grande speculatore mette un ordine di 100 contratti, ma incasiniamo il discorso ammettiamo che una banca d'affari utilizza un broker per l'emissione di un ordine di 100 contratti alla fine l'ordine sotto chi figura, sotto il broker o sotto la banca d'affari?).
3.A mio avvso gli open interests sono troppo bassi per una borsa come il dow jones (per intenderci anche quando nel grafico raggiungono il massimo sono troppo bassi).
 
robom1 ha scritto:
Ciao Tontolina, ti volevo chiedere alcune cose, non sono critiche ma cerco di capire meglio il significato dell'informazione:

1.Profste sei te?
2.Qual'è la definizione di large speculators e commercial? (chi fanno rientrare nell'una e nell'altra categoria? ad esempio una banca d'affari dove si colloca nella loro riclassificazione?)
3.Ammettendo che il punto 2 è chiarito come faccio a riconoscere un ordine in overnight da chi è partito (se cosi fosse occorrerebbe avere un database ma dopo non sarebbe violazione della privacy?); l'unica soluzione per dividerlo in categoria è esclusivamente la dimensione dell'ordine (un piccolo speculatore, un home trader immette un contratto mentre un grande speculatore mette un ordine di 100 contratti, ma incasiniamo il discorso ammettiamo che una banca d'affari utilizza un broker per l'emissione di un ordine di 100 contratti alla fine l'ordine sotto chi figura, sotto il broker o sotto la banca d'affari?).
3.A mio avvso gli open interests sono troppo bassi per una borsa come il dow jones (per intenderci anche quando nel grafico raggiungono il massimo sono troppo bassi).
1: NON sono io
2:
la definizione è: i commercial sull'oro per esempio sono gli orefici ... coloro che utilizzano materialmente
il large speculator: sono i fondi,gli hedge, le banche
3: BOH che domande difficili
domandalo a loro che hanno i mezzi per controllarlo
4: infatti; ho postato i COT proprio per quello; sembra strano anche a me che i volumi siano così microscopici tanto più che continua a far segnare nuovi massimi
 
se sulle materie prime non è difficile capire la differenza tra commercial e large speculators

quando si tratta di indici beh

sorgono mille dubbi e non si capisce più una mazza

che i soappia i commercial sono coloro che fanno operazioni di copertura del portafoglio per cui acquistano put se hanno il titolo in portafoglio
oppure vendono il titolo e comperano cal

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e

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ciao tontolina,
tanto per far capire anche a chi è un po' digiuno della lettura dei COT vi allego una guida per leggerli:

Uno strumento molto utilizzato dagli investitori ed esperti di mercati finanziari per analizzare il comportamento della borsa americana e, per diretta conseguenza, anche di quelle mondiali è il COT - Commitment of Traders report.
Il COT é un report pubblicato settimanalmente dal governo americano, che fotografa le posizioni ancora aperte sui principali mercati future (azionari, obbligazionari, valutari e sulle materie prime) delle tre principali categorie di operatori finanziari:

I Non Commercial Traders (detti anche Large Speculator) che sono veri e propri speculatori come gli hedge funds ed i funds manager in genere. Questa categoria di solito usa, da un lato, il concetto di leva finanziaria per amplificare le variazioni del sottostante avendo quindi un atteggiamento più aggressivo sui mercati, dall'altro, stop loss rigidi, per cui quando il mercato scende ad esempio sotto certi livelli, tornano al rialzo o comunque si ricoprono subito.
I Commercial, invece, che hanno una gestione attiva del proprio portafoglio, prendono posizione su opzioni e futures per amplificare, ridurre o isolare il rischio del proprio portafoglio, a seconda se prevedono, una salita o una discesa del mercato. E' questa categoria, di cui fanno parte fondi di investimento e banche d'affari quali Merryll Lynch, Goldman Sachs, Salomon Brothers, ecc., che normalmente risulta vincente. Spesso vanno contro il trend vendendo quando il mercato sale e comprando quando il mercato scende. Le loro posizioni sui derivati di solito anticipano le inversioni di trend e pertanto vanno monitorate attentamente.
Le Non Reportable Positions che sono, infine, le posizioni detenute dai piccoli investitori (small traders) i quali di solito si trovano nella parte sbagliata del mercato. Questa categoria di investitori risulta essere spesso la più confusa e meno disciplinata, non segue regole precise. E' trascinata quasi sempre nel trend, ma é lenta a cambiare posizione quando quest'ultimo inverte la propria direzione.

Per ogni singolo mercato future vengono diffusi i dati relativi alle posizioni, sia in acquisto (long) che in vendita0 (short), ancora aperte dagli investitori.
Pertanto, se si analizzano i dati contenuti nel COT si può determinare quali siano le aspettative di ciascuna tipologia di investitori per il futuro dei mercati e di verificare come i fondi d'investimento e le banche d'affari modificano le loro posizioni in base all'andamento dei listini.
Conoscere la posizione dei Commercial (Investitori Istituzionali) è fondamentale per determinare il Sentiment (percezione) della borsa americana. Il loro peso, infatti, in termini percentuali varia dal 50% al 75% sul future dello S&P500 e si aggira tra il 40% e il 60% per il derivato Nasdaq 100.

È utile notare che i Commercial, al pari dei Non Commercial (Investitori Speculativi), possono intraprendere operazioni di arbitraggio o di hedging (operazioni di copertura), oppure avere una gestione attiva dei propri portafogli (comprando e vendendo futures su mercati diversi da quelli americani), o avere delle posizioni aperte sull'underlying (sottostante del future) e coprirsi dal rischio di variazione di prezzo del bene assumendo delle posizioni di segno opposto sul mercato future.

Quindi, il COT, è sicuramente un importante "termometro" per misurare il Sentiment della borsa americana, ma non è, ovviamente, lo strumento che da solo può farci prevedere come si muoveranno i mercati finanziari in futuro.
 
Ritengo che non sia possibile materialmente classificare gli ordini tra non commercial e commercial, quindi in sostanza posso manipolare come voglio il mercato (se faccio gli ordini con una mia società classificata tra gli hedge ma sono una banca d'affari dove vengono classificati?).
La definizione delle categorie, per quanto filosoficamente corretta potrebbe e non puo' esserlo dal punto di vista pratico perche occorrerebbe che, al momento dell'ordine verificare se la società che sta emettendo ordine ha un qualche rapporto (controllato / controllante) con società dell'altra categoria.

Vorrei capire le modalità attraverso il quale viene formato questo report perche solo cosi riesco a capire se i dati rappresentano un'informazione vera o un infioccamento.
Ad esempio il numero vicino al numero delle posizioni aperte long o short rappresenta il numero delle posizioni o il numero delle societa che hanno una posizione?

Perche i piccoli speculatori non hanno un numero? (se avessi un numero potrei sapere se effettivamente sono piccoli investitori, teoricamente per quello che ne so tutti gli open interests degli small speculators potrebbero essere riconducibili ad un'unica società/persona).

Riassumendo, questa è la mia view su questo report anche se non condivisibile:
1.Sommare insieme commercial + non commercial
2.Non esiste evidenza che i piccoli speculatori siano tali.
 
robom1 ha scritto:
Ritengo che non sia possibile materialmente classificare gli ordini tra non commercial e commercial, quindi in sostanza posso manipolare come voglio il mercato (se faccio gli ordini con una mia società classificata tra gli hedge ma sono una banca d'affari dove vengono classificati?).
La definizione delle categorie, per quanto filosoficamente corretta potrebbe e non puo' esserlo dal punto di vista pratico perche occorrerebbe che, al momento dell'ordine verificare se la società che sta emettendo ordine ha un qualche rapporto (controllato / controllante) con società dell'altra categoria.

Vorrei capire le modalità attraverso il quale viene formato questo report perche solo cosi riesco a capire se i dati rappresentano un'informazione vera o un infioccamento.
Ad esempio il numero vicino al numero delle posizioni aperte long o short rappresenta il numero delle posizioni o il numero delle societa che hanno una posizione?

Perche i piccoli speculatori non hanno un numero? (se avessi un numero potrei sapere se effettivamente sono piccoli investitori, teoricamente per quello che ne so tutti gli open interests degli small speculators potrebbero essere riconducibili ad un'unica società/persona).

Riassumendo, questa è la mia view su questo report anche se non condivisibile:
1.Sommare insieme commercial + non commercial
2.Non esiste evidenza che i piccoli speculatori siano tali.
osservazione molto pertinente :rolleyes:
me la sono spesso posta anch'io
e non siamo i soli

http://video.google.com/videoplay?docid=-4551990949597401573&hl=it
 

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