Wall Street Italia
Non volendo in questa sede addentrarci in questa problematica, che rischia di diventare cruciale nei prossimi anni, per accorciare i tempi di questa crisi, che si prefigurano molto lunghi, occorrerebbe predisporre pacchetti di sostegno dell’economia, che continueranno ad essere indispensabili per evitare una depressione, che riorientino la domanda dai consumi privati verso quei beni pubblici o collettivi (dagli investimenti nelle infrastrutture al miglioramento della qualità di scuole e università, alla ricerca ecc.) che sono stati ampiamente negletti negli ultimi decenni.
A questo scopo occorrerebbe una vera riforma del sistema finanziario per renderlo nuovamente uno strumento di raccolta del risparmio destinato a finanziare gli investimenti nell’economia reale, vietando o tarpando le ali ai responsabili della crisi, ossia banche di investimento, Hedge Fund, fondi Private Equity. Ed infine va studiata una ristrutturazione del debito detenuto da famiglie ed enti pubblici.
Niente di tutto ciò appare all’orizzonte. Anzi, le misure intraprese si fondano sulla speranza che tutto riprenda a girare come prima, ossia con famiglie che consumano sempre più, borse che salgono ridando l’illusione di poter ancora contare su pensioni decenti e imprese che investono ed assumono. Tutto ciò è una grande mistificazione voluta da una élite politica ed economica che non vuole rendersi conto che per uscire veramente dalla crisi bisogna voltare pagina.
bei articoli oggi sul tema deflazione ... anche qs da leggere