ACQUA MARCIA: Esposto alla Consob per le stranezze dell'opa (1 Viewer)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Francesco Bellavista Caltagirone è una persona che tiene davvero tanto a difendere il principio di trasparenza che deve essere tra le fondamenta del mercato. Lo prova il suo ricorso al TAR, primo nella storia, avverso la delibera con la quale la Consob fissava il prezzo di opa residuale su Acqua Marcia. Il TAR ha accolto il suo ricorso, e la Consob parrebbe orientata a non presentare ricorso al Consiglio di Stato, probabilmente per evitare di fissare un precedente "definitivo" a proprio sfavore.

Non avrà nulla da eccepire, quindi, se chiediamo alla Consob di indagare su alcune stranezze riscontrate ai tempi della prima opa, quella volontaria con cui Acqua Marcia Holding Sa riuscì a superare il 90% del capitale di Acqua Marcia, ottenendo il diritto ad effettuare un'offerta residuale.

Alcune cose accadute a quei tempi, oramai oltre un anno fa, quadrano molto poco, infatti.

- Forte umento dei volumi sul titolo prima dell'opa: un classico, c'è sempre chi sa prima degli altri.

- Alla data del 26 novembre 2004 risultavano già apportate all'offerta 7 milioni 900mila azioni circa, quantitativo che consentiva all'offerente di superare il 90% del capitale e di conseguenza avere diritto all'opa residuale, offrendo agli azionisti il quadro di un titolo che sarebbe di sicuro stato revocato dalle quotazioni.

- Le azioni venivano apportate all'opa a 0.33 quando il titolo sul mercato quotava ben oltre, tra 0.34 e 0.36, ed i volumi per assorbire i titoli c'erano.

- La quasi totalità dei titoli apportati all'offerta "sarebbero stati portati all’opa da una stessa mano", come riportato da "Finanza & Mercati".

- Il soggetto, o i soggetti, che hanno apportato all'offerta quelle azioni hanno, quindi, inspiegabilmente rinunciato ad un consistente maggior guadagno stimabile, per difetto, in un milione di euro.

Per questo motivo abbiamo inviato alla Consob un esposto con cui chiediamo di far luce su queste stranezze.

Quanto al mercato: il titolo è sospeso in attesa di novità, decisione spropositata da parte di Borsa Italia, e non è detto che un'eventuale ribasso del prezzo di opa residuale da 0.549 vada a vantaggio di Caltagirone, viste le grandi spazzolate durante e dopo l'opa ed anche fino all'ultima seduta prima della sospensione.

Se non il Consiglio di Stato, quindi, potrebbe essere il mercato a "respingere il ricorso", e per Caltagirone sarebbe molto peggio.



1136809894acquamarcia.gif
 

tontolina

Forumer storico
ottimo
questo esposto darà la possibilità alla Consob di controllare gli "amici" e magari soprire qualche movimento di insider.....



ORMAI LO SPORT ITALIANO NON è PIù IL CALCIO MA IL FURTO... arraffno dove si può.

Ma Caltagirone è imparentato con l'on.Casini?
 

NNGNews

Forumer attivo
Sono infinocchiato dentro al titolo con un buon capitale ahimè.

E' uno scandalo, al di là di tutto, che il titolo venga sospeso per così tanto tempo e di conseguenza gli azionisti non possano scegliere sul dafarsi.

Bloccare il titolo per un giorno (come quando accade per notizie importanti da dare al mercato) e riaprire le trattazioni il giorno successivo era la cosa migliore ... così il titolo poteva anche crollare ma intanto ognuno era libero di scegliere cosa fare e, ad ogni modo, tante volte è il mercato che decide il destino di un titolo ... (magari saliva e tanti saluti al ricorso .....)
Firmato AZIONISTA Acqua-MARCITO
 

maccherone

Nuovo forumer
Grazie per il lavoro Giuseppe, speriamo che la Consob gli faccia il mazzo grazie al tuo argomentato esposto, perchè anche il prezzo di 0,549 dell'opa residuale era praticamente una rapina, e questo ha avuto il coraggio di fare ricorso al TAR....e di vincerlo pure...vabbè, lo sappiamo che a Roma girano certi magistrati, tra qualche anno magari si scoprirà che erano prezzolati...

Comunque io le mie 10.000 APM non le mollo davvero, è il mio fondo pensione, rimango azionista e voglio che mi dia il vero valore se le vuole, altrimenti le tengo volentieri, e se nel frattempo posso creargli rogne non mi par vero... :D
 
Ciao a tutti.
Anch'io sono incastrato in questa posizione e vorrei liberare
la liquidità. Pazienza se ad un prezzo inferiore a 0,549.
Mi chiedo quanto sia praticabile e proficuo un eventuale ricorso contro Borsa Italiana per l'assolutamente ingiustificata sospensione del titolo.
Un'altra riflessione: se Consob procederà ad una rideterminazione
del prezzo di residuale non è detto che debba per forza essere
al ribasso. Magari motivano più dettagliatamente e fanno una perizia più accurata, ma il prezzo potrebbe anche risultare uguale o superiore. O no?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Benvenuto.

Pare (notizie precise non ci sono) che la Consob sia orientata a non presentare ricorso e pare abbia chiesto ad Acqua Marcia nuovi documenti per rifare il prezzo, ovviamente al ribasso.

Ripeto che Caltagirone potrebbe ugualmente trovarsi molto male: i soci grossi comprarono, se ricordate, fino a 0.500 e forti quantità. Ed anche l'ultimo giorno di quotazione arrivarono forti acquisti dopo la notizia del TAR.

Non credo che, a quel punto, consegnino le azioni e quindi Caltagirone si ritroverebbe con soci scomodissimi anche se col titolo non più quotato.

La cosa più assurda di tutta la storia è la sospensione prolungata del titolo, certo. Le notizie a disposizione del mercato ci sono.
 

matabo

Nuovo forumer
In pratica, cosa succederebbe a chi non volesse aderire alla futura residuale, una volta che il titolo venisse delistato?

Le "sue azioni" che valore (non parlo di soldi ovviamente...) avrebbero?

E come si configurerebbero nel rapporto titoli intrattenuto con la banca? Se uno volesse togliersele di torno in futuro cosa dovrebbe o potrebbe fare? (si fanno materializzare? o cosa?)

Mi sembra una questione di interesse generale... cosa succede quando un titolo sparisce dal listino (non per fallimento o crack! il sito investire.aduc.it e' fin troppo chiaro in proposito!) e qualcuno ha ancora azioni in mano.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
In quel caso si è azionisti di una società non quotata: si hanno tutti i diritti (partecipazione alle assemblee, dividendo) ma per vendere bisogna provvedere da soli a trovarsi un compratore.
 

ettore70

Nuovo forumer
giuseppe.d'orta ha scritto:
In quel caso si è azionisti di una società non quotata: si hanno tutti i diritti (partecipazione alle assemblee, dividendo) ma per vendere bisogna provvedere da soli a trovarsi un compratore.

Ci viene in mente un nome, da acclamare quale nostro rappresentante alle assemblee Acqua Marcia ..... tu cosa ne dici ?

Ettore70
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto