ConteRosso
mod sanguinario
Chi se lo ricorda? Se ve lo ricordate siete vecchi come me
se non ve lo ricordate avete l'artero galoppante
anno 1970 il Masaniello napoletano...
Agostino O'Pazzo compare regolarmente nel centro di Napoli diventando l'incubo dei turisti, dei napoletani per bene e della polizia, con le sue acrobazie da stunt che contravvengono a tutti i regolamenti di circolazione, dai semafori rossi imboccati a 120 all'ora al vezzo di procedere contromano. Le sue azioni sono terribilmente esibizionistiche: dallo strappo della paletta dell'alt agli agenti di polizia stradale alle pernacchie nel cortile della caserma dei carabinieri in piena notte sfidandoli ad inseguirlo. A Napoli non si parla che di lui e Agostino non si fa attendere: una notte circa cinquecento persone si erano assiepate intorno a Piazza Trieste e Trento: tra gli spettatori, la crème della malavita locale. E quando gli automobilisti arrabbiati dal forzato stop a vantaggio dello show del ragazzo si sono fatti sentire, è scoppiato il finimondo: botte e danneggiamenti di tutte le auto in fila. A quel punto la polizia interviene e i ragazzi armati di mazze ferrate e di sassi scendono di corsa per i vicoli pronti alla battaglia contro le forze dell'ordine. Intanto Antonio Melillo era riuscito a prendere il largo senza farsi rivedere più. Ma intanto il caos di quella notte si ripeterà per altre tre di fila. A far finire tutto sarà la stessa malavita napoletana preoccupata dalla tensione creata intorno alla questione, una tensione che rallentava le attività dei borsaioli, dei contrabbandieri, delle prostitute e via discorrendo.
se non ve lo ricordate avete l'artero galoppante
anno 1970 il Masaniello napoletano...
Agostino O'Pazzo compare regolarmente nel centro di Napoli diventando l'incubo dei turisti, dei napoletani per bene e della polizia, con le sue acrobazie da stunt che contravvengono a tutti i regolamenti di circolazione, dai semafori rossi imboccati a 120 all'ora al vezzo di procedere contromano. Le sue azioni sono terribilmente esibizionistiche: dallo strappo della paletta dell'alt agli agenti di polizia stradale alle pernacchie nel cortile della caserma dei carabinieri in piena notte sfidandoli ad inseguirlo. A Napoli non si parla che di lui e Agostino non si fa attendere: una notte circa cinquecento persone si erano assiepate intorno a Piazza Trieste e Trento: tra gli spettatori, la crème della malavita locale. E quando gli automobilisti arrabbiati dal forzato stop a vantaggio dello show del ragazzo si sono fatti sentire, è scoppiato il finimondo: botte e danneggiamenti di tutte le auto in fila. A quel punto la polizia interviene e i ragazzi armati di mazze ferrate e di sassi scendono di corsa per i vicoli pronti alla battaglia contro le forze dell'ordine. Intanto Antonio Melillo era riuscito a prendere il largo senza farsi rivedere più. Ma intanto il caos di quella notte si ripeterà per altre tre di fila. A far finire tutto sarà la stessa malavita napoletana preoccupata dalla tensione creata intorno alla questione, una tensione che rallentava le attività dei borsaioli, dei contrabbandieri, delle prostitute e via discorrendo.
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