conferenza stampa di Bersani...
si presenta con una faccia da funerale che neanche io dopo una vittoria della juve
ammette la sconfitta..
"non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi...siamo molto delusi....certamente in altri paesi questa cosa non avverrebbe, perchè un voto del genere avrebbe garantito comunque un meccanismo di governabilità, da noi non è così...e quindi occorrerebbe chiedere conto di questa cosa a chi non ha voluto cambiare legge elettorale, e non siamo di certo stati noi a non volerlo fare. In queste elezioni c'è un enorme novità che ha investito il sistema politico, noi compresi, e con più calma e riflessione dovremo analizzare i motivi di questo successo: la crisi e la recessione hanno sicuramente favorito l'ascesa di Grillo...ma ovviamente c'è stata anche una non accettazione motivata di una ricetta basata su austerità e rigore per uscire da questa crisi. L'altro elemento che ha giocato è stato il rifiuto della politica così come si è presentata: politica non credibile, moralmente parlando. Noi PD abbiamo visto tutto questo da tempo...sapevamo che il distacco, la disaffezione e il rifiuto avrebbero giocato un ruolo importante: abbiamo tentato attraverso alcuni cambiamenti di reagire a questa situazione ma il problema ha nettamente sopravanzato le nostre ricette.
per noi si tratta di prendere atto con umiltà della situazione attuale, ribadendo la volontà di essere utili al paese...noi abbiamo la maggiore responsabilità, siamo maggioritari a camera e senato, e per questo ci teniamo a ribadire che noi non siamo il problema: noi siamo stati un punto di tenuta in questo momento. Partendo da questa responsabilità sappiamo che la prima parola necessariamente tocca a noi che non abbiamo vinto ma siamo arrivati primi: tocca a noi in un parlamento largamente cambiato anche nei protagonisti...ci siamo rinnovati noi per primi profondamente. Siamo davanti ad una situazione nuova e ci prenderemo le nostre responsabilità: vogliamo portare una proposta di cambiamento come abbiamo promesso in campagna elettorale...non proporremo alcuni punti fondamentali di cambiamento, un programma essenziale su: riforma delle istituzioni, riforma della politica e dei suoi costi, moralità pubblica e privata, difesa dei ceti esposti alla crisi, impegno per una nuova politica europea del lavoro. Noi proporremo questo tipo di iniziativa, ribaltando uno schema: no ad alleanze a tavolino, vediamo quel che c'è da fare per cambiare e ciascuno si prenda le sue responsabilità davanti al paese ed al parlamento. Siamo per una responsabilità comune per le istituzioni, siamo in un momento drammatico e non ci sfuggono i rischi per il nostro paese, ma questa responsabilità la consideriamo un sinonimo di cambiamento e quindi non ci si potrà chiedere di gestire tanto per gestire...per gestire bisogna cambiare."