Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG

MERKEL AGENTE SEGRETO RUSSO INSOSPETTABILE? la storia mondiale è piena di agenti segreti. le tesi della merkel, NATA NELLA GERMANIA DELL'EST,vicine alla politica economica degli anni 20 quelle della casa in rodine, sono sinetsi di un disegno egoista e pericoloso e forse non è da escludere nemmeno che sia un agente segreto del KGB,ovvero Putin,per indebolire USA, la questione dello scudo nato in Europa,e per dare una sponda russa in europa piu forte.Infatti viene dalla germania dell'est.La storia forse dirà che era un agente segreto russo.
 
Alerion da ex fincasa 44 ne ha fatta di strada, ha un ebitda previsto al 2010 di 40.000.000 di euro ed al 2013 di 176.000.000 di euro.

Inizia oggi 19/6/2012 una martellante opera di informazione attraverso twitter,face book,emails,telefonate sulla STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
Altre mosse sono Phantom Stock options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il 3.347% delle azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

Anomalia è il sito della società dove epr esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti marzo 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.
 
il valore nascosto di Alerion: 300 mw operativi
falck renew 684 mw operativi
Eolico, a VEI Green Acquista 24 MW gia' Attivi in Molise 19/6/2012

DLA Piper: con riduzione incentivi crescono acquisizioni di impianti esistenti

VEI Green, controllata da Venice European Investment Capital, ha acquisito un parco eolico già in funzione da 24 MW in provincia di Isernia da due imprenditori locali per circa 50 milioni di euro. Lo rende noto lo studio legale DLA Piper che insieme allo studio Grimaldi ma assistito i venditori.

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Questo conferma ancora di piu' che 1 MW Eolico Attivo in Italia, vale oltre 2.000.000 di Euro, in UK ne vale almeno 2,5/3.000.000 €.

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caso Alerion 300 x 2.000.000 = 600.000.000 euro - 320.000.000 debito= 280.000.000 di euro / 42 mil azioni = 6.70 euro 8 dove c'è un GAP APERTO ALERION
 
La Cina a RIO sosteine che l'ENERGIA VERDE puo salvare il Pianeta dalla recessione e promuove l'ECONOMIA VERDE.Spetta ai singoli Governi dare impulso.In Italia la lobby del petrolio e del gas e carbone, complice la partecipazione dello STATO in ENI E ENEL(per motivi di nomine e di dividendi) è molto difficile scardinare questo oligopolio.Sono 200 gg che in Italia si aspettano i decreti attuativi per energie verde, rimandati e per affossare il settore.Cosa sta facendo ?
 
19/6/2012 ABI: dalla Green Economy la crescita dell’Italia

">(Rinnovabili.it) – Ammonterebbero a oltre 20 miliardi di euro gli impegni di finanziamento che le banche italiane e straniere operanti nel nostro Paese avrebbero assunto nel comparto delle energie rinnovabili nel periodo 2007-2011. È questo il dato che emerge dall’indagine che ha condotto l’Osservatorio Rinnovabili dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che è stato presentato oggi al Forum Green Energy, l’evento organizzato proprio dall’ABI e quest’anno incentrato su “Green Energy 2012: nuova energia alle energie rinnovabili”. L’interesse con cui il settore bancario guarda alle rinnovabili è legato alle opportunità di finanziamento che potrebbero essere aperte dai nuovi decreti ministeriali, di prossima approvazione.
I nuovi decreti ministeriali sulle rinnovabili – si legge in una nota stampa dell’ABI – rappresentano un compromesso tra diverse esigenze: da un lato, la necessità di ridurre l’onere sulla bolletta elettrica degli incentivi alle energie rinnovabili e tenere maggiormente sotto controllo la spesa complessiva; dall’altro, continuare a sviluppare le energie rinnovabili favorendo il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020”. La green economy, infatti, è per l’ABI un comparto su cui è necessario puntare per far ripartire la crescita nel nostro Paese. Anticicliche e in controtendenza rispetto alla congiuntura economica poco favorevole di questi ultimi anni, le rinnovabili hanno oltretutto registrato un forte incremento: secondo i dati diffusi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in solo un anno la produzione lorda complessiva sarebbe passata dai 76.000 GWh del 2010 agli 84.000 GWh del 2011. Oltre ai decreti, le banche guardano con soddisfazione anche al Fondo Kyoto, che può essere un altro utile strumento per stimolare la domanda di innovazione e di efficienza energetica e rimettere in moto l’intero comparto industriale.
 
se se falck fosse opata?? la renewable..del vecchio kitemmmmmuorten

Se i Falck lanciano un'OPA ai prezzi attuali, nessuno gliele cede.

Quindi come e' successo con Buongiorno, Sorin, ed altre decine di casi, chi deve lanciare un'OPA, gia' sa che deve pagare un premio ai possessori di Azioni, diversamente nessuno gliele cede, quindi se loro sanno che devono poi pagare un premio, allora incominciano a comprare a questi prezzi che sono sicuramente piu' bassi, ed intanto il titolo incomincia a salire per diversi giorni, diciamo che arriva a 1,1/1,2€, poi lanciano un'OPA con un premio di almeno 35/40% sulle quotazioni, alla fine della giostra, circa 1,7/1,8€.

Vatti a vedere un grafico di Buongiorno, oppure quel che sta succedendo questi giorni a Sorin (eppure su Sorin non c'e' niente di confermato, solo Voci).

Ripeto se proprio devono lanciare un'OPA, devono pagare un premio, diversamente nessuno gliele cede, partendo da me in primis.
 
Inizia oggi 19/6/2012 una martellante opera di informazione attraverso twitter,face book,emails,telefonate sulla STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
Altre mosse sono Phantom Stock options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il 3.347% delle azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

Anomalia è il sito della società dove epr esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti marzo 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.

semper kivestrammmurten
 
E’ dell’ 8/6/2012 la notizia che il colosso mondiale SINOVEL entra in ROMANIA con un progetto industriale di installare 1200 MW eolici,sue turbine, certificate. La stessa SINOVEL ERA INTERESSATA E LO E’ TUTTORA AD ACQUISIRE LA VESTAS, la quale è presente comunque in Romania, dal 2010 ha stabilito un proprio ufficio.

Ora, a parte che Noi piu volte abbiamo scritto alla SINOVEL e ad ALERION per studiare una Joint Venture, visto che ALERION ha oltre 120 mw da costruire in AUSEU BOROD e JIMBOLIA, ma ha anche in procinto autorizzazioni da ricevere su VRANI e SAN NICOLAU MARE.

Il dr Luciano Grafofano è responsabile di ALERION ROMANIA SA che controlla sia COMPANIA EOLIANA sia le singole società progetto, figlio di Giuseppe, azionisti di Nelke che è azionista pattizia e socia forte di Alerion.


Ma quando vi muovete?? Quando???

Wind 8/6/2012
Sinovel 3MW hubs outside the company's factory in Jiuquan
Romanian developer claims Sinovel 1.2GW deal is invalid
A deal signed by Chinese firm Sinovel to develop up to 1.2GW of wind farms in Romania cannot go ahead, claims local developer Eolica Dobrogea (ED), which says it still owns the rights to the projects.
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The deal concerns a strategic co-operation agreement signed between Sinovel and Romanian companies C-Tech and Rokura in Beijing last week. Its first stage is a contract to build a 189MW project with Sinovel’s 3MW turbines, Recharge understands.
But the deal could be scuppered by allegations made by ED chairman Christoph Kapp. His NEK group owns 50% of ED, while 33% is owned by Rokura and 17% by former ED director Corneliu Dica.
Kapp claims the projects Sinovel has signed on to supply are part of the 1.5GW pipeline being developed by ED for Spanish utility Iberdrola under a contract signed in early 2008.
Regarding the Sinovel deal, Kapp tells Recharge: “It is obvious that what [Dica] and C-Tech are trying to do is take the project away from Eolica Dobrogea and fold it into C-Tech.
“There is no legal possibility for Sinovel to step into these projects right now.
“The rights over our complete wind park portfolio are within our Eolica group, not with third parties. It is therefore legally not possible that anybody else apart from us signs any agreement with third parties for this portfolio.”
However, Dica, contacted by email, says: “We confirm hereby the Sinovel deal as described. We are very grateful to Sinovel for their continuous support and interest.”
Later, he added that “Dr Kapp has no legal basis for his statements” but declined to discuss the issue on the phone.
Kapp says he has been aware of the Sinovel deal since April and has contacted the Chinese turbine maker via email to ensure they are aware of the dispute between ED and C-Tech.
Li Lecheng, Sinovel’s vice-president in charge of international sales, says he is not familiar with the details as he has been ill and away from the office for two weeks. Ge Chun, Sinovel’s Europe manager overseeing the Romania agreement, tells Recharge she is not authorised to speak to the media and declined to accept a phone call.
The controversy comes at a bad time for Sinovel, already dealing with a high-profile court battle with former supplier AMSC.
China’s second-largest turbine maker is under pressure to win new contracts overseas after its share of the domestic market declined last year and intense competition contributed to a 73% drop in profits.
Its recent performance is a far cry from the ambitious targets pledged by chairman Han Junliang at the company’s initial public offering in early 2011, when he told investors he expected a compound annual growth rate of more than 30% over the next five years.
The latest allegations concerning the company’s deal in Romania form part of a dispute that has simmered between Kapp and Dica since last October. Kapp tells Recharge that Dica, who is also director of C-Tech, was ousted from his position at ED after a vote by a shareholder general assembly last week.
Kapp alleges that Dica took actions at “his own discretion and intention” that “damaged the company’s reputation”.
These included a legal action by Dica in the name of ED against several parties in Romania — among them Transelectrica, the operator responsible for connecting the project to the grid, and the country’s energy regulator, ANRE.
Kapp adds that Transelectrica is aware of the Sinovel situation, and claims it “will not allow them” to make use of ED’s existing grid-connection contracts.
Dominique Patton, Singapore & Karl-Erik Stromsta, London
Published: Friday, June 8 2012
 
CASO ALERION E EQUITA SIM. equita sim è specialist di alerion.SPECIALIST è Banca o SIM incaricata di garantire liquidità su un titolo quotato un semplice ragionamento: che in nessun paese al mondo chi tiene il book può dare TP.
Quando poi il target price scende da 7 euro sino a 4,7 dopo uno split e un successivo buyback, è cosa da class action.
Cari Equiti,membri di equita sim, ritenetevi fortunati che si chiama Consob e non SEC.
 
iL 90% DEGLI iTALIANI è A FAVORE DELLE ENERGIE VERDI. IL PREMIO NOBEL JEREMY RIFKIN DICE CHE L'ITALIA E' L'ARABIA SAUDITA DELLE RINNOVABILI . IL PROBLEMA E' POLITICO E DI LOBBY PETROLIO GAS CARBONE IN ITALIA.
I COMUNI SU CUI INSISTONO GLI IMPIANTI DI ENERGIA PULITA POSSONO AVERE ROYALTIES E RIMPINGUARE LE CASSE. ED ELIMINARE IMU COME ACCADUTO IN PROV DI SASSARI. ALMENO 10.000 EURO ANNUI A MW.
L'ABI ASS BANCARIA ITALIANA aspetta il decreto elettrico per FINANZIARE IMPIANTI DI ENERGIA PULITA IN ITALIA
IL SETTORE GREEN E' UNICO SETTORE ANTICICLICO IN ITALIA E DAREBBE LAVORO A 60.000 PERSONE.
L'ABBATTIMENTO DI CO2 E' NECESSARIO.
PER OGNI EURO DI INVESTIMENTO IN ENERGIA PULITA ALLO STATO NE RIENTRANO 2 IN TERMINI DI IVA IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE, ASSUNZIONI,CONTRIBUTI
L'ITALIA HA UN FORTE POTENZIALE EOLICO E DA BIOMASSE AGROFORESTALI
L'ITALIA E' MOLTO INDIETRO RISPETTO A FRANCIA E GERMANIA E SPAGNA
GREENPEACE òEGAMBIENTE E WWF SI SONO ESPRESSE A FAVORE ENERGIE PULITE.
L'ENEL MENTE SUI COSTI REALI DELLE ENERGIE PULITE
ENI E ENEL, NON HANNO INTERESSE A PERDERE OLIGOPOLIO DI PETROLIO GAS CARBONE E PONGONO FORTI RESISTENZE ALLO SVILUPPO DI ENERGIE RINNOVABILI IN ITALIA.
LA RETE ELETTRICA NAZIONALE E' VOLUTAMENTE TENUTA INSUFFICIENTE E LE LEGGI SONO VOLUTAMENTE PER CREARE BUROCRAZIA.IL TUTTOI PER AFFOSSARE UN SETTORE CHE E' ORO.
SOLO DAL BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE, CIO' COLTIVANDO TERRENI NON AGRICOLI E ABBANDONATI, L'ITALIA SAREBBE AUTOSUFFICIENTE DA BENZINA.
VEDIAMO UN PO:
Pare arrivi a breve il decreto elettrico da parte del Governo.Un decreto che punta su un mercato elettrico dove saranno possibili cessioni di energia pulita direttamente da parte del produttore o indirettamente tramite la figura del trader elettrico, cio' tramite accordo, detti power purchase agreement, con il grossista dell'energia.
E' un modello tutto italiano,che riguarderà gli impianti in esercizio dal 1/1/2013, ed elimina quel ruolo del GSE cioè del riacquisto obbligatorio da parte del GSE dell'invenduto ,che poneva i produttori in un ruolo comodo ma inerme senza un vero interesse a creare Mercato.
La novità,tutta italiana, è che il metodo parte da quello inglese,con un maggior vantaggio per i produttori elettrici che non praticano l'autoconsumo perchè è previsto che esiste ed esisterà sempre un valore minimo di cessione per cui c'è la certezza degli incassi e se il prezzo dell'energia supera il valore minimo di cessione il produttore non deve restituire la differenza.
Quello inglese si chiama CFD Contract for Difference, quello italiano si chiamerebbe
PFD Premium for difference proprio perchè da una remunerazione al produttore che lo mette al riparo da sorprese negative. Il PFD è per le Banche una manna dal cielo perchè consente e consentirà di poter finanziare gli impianti senza rischio.
Si generanno anche figure di traders e commissioni su cessioni di energia ( anche oggi il GSE prende lo 0.5% fino a max di 3500 euro per operazione),l’incentivo sarà pari alla differenza tra i valori di riferimento (contenuti nella tabella 1.1 dell’Allegato 1 allo schema di decreto) e il prezzo orario dell’energia della zona in cui l’impianto è ubicato.
Quindi per un impianto a biomasse, se per esempio la tariffa è 133 euro per Mwh ed è ubicato in Piemonte, l'incasso totale sarà sempre 133 euro per Mwh, ma se la tariffa oraria è 70 euro epr Mwh ,l'incentivo sarà 133-70, se è di 80 eruo per Mwh ,l'incentivo sarà 133- 80.
Se per assurdo pero' la tariffa oraria è 150 euro per Mwh in quella zona, ecco che al produttore resterà 150 e non 133 e quindi non sarà costretto, come invece in UK, a restituire la differenza.
Questa scelta è certamente un forte impulso per l'energia rinnovabile in Italia, l'unico problema sono e saranno le Aste ed il contingentamento.
Speriamo che le aste siano da 50 MW in su.
DIscorso a parte merita il Fotovoltaico che il Governo attuale ha dimostrato di non voler incentivare.
Da pochi gg infatti è stata emanata lanorma CEI 0-21 introduce l'obbligatorietà della prova del sistema di interfaccia tramite "cassetta di prova relè" per impianti oltre i 6kWp, anche questa costosissima apparecchiatura ad oggi non è reperibile con i necessari adeguamenti alla norma CEI 0-21, saranno in commercio forse a fine Luglio 2012, nel frattempo sarà ovviamente difficile connettere impianti fotovoltaici alla rete elettrica, a meno che i gestori di rete non concedano con grande magnanimità deroghe temporanee.


Non solo: "Dal 1° di luglio - continua Venturelli - i moduli e gli inverter fotovoltaici, per accedere all'incentivo del 2° semestre 2012, dovranno obbligatoriamente avere tutte le certificazioni descritte all'art. 11 comma 6 del decreto IV° Conto Energia: ad oggi non sappiamo se le certificazioni dei componenti installati saranno considerate valide e sufficienti dal GSE, che non ha mai risposto a nessuna richiesta di chiarimenti. saranno in commercio forse a fine Luglio 2012, nel frattempo sarà ovviamente difficile connettere impianti fotovoltaici alla rete elettrica.

Altra pessima notizia, CHICCO TESTA a presidenza di Assoelettrica ,di Confindustria oggi, uno che era ECOLOGISTA ed è passato NUCLEARISTA.

ITALIETTA.


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