Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG

SCENARIO ENERGETICO CLIMATICO ITALIANO E MONDIALE 2012 :

Puntare su energia pulita,su impianti diffusi di micro e macro generazione, potenziare le reti elettriche italiane,incentivare in bolletta le fonti energetiche pulite abbattendo gli incentivi per raffinerie e facendo gravare gli smaltimenti nucleari non in bolletta ma sulla fiscalità generale in altre forme, istituire una carbon tax in italia ,puntare su efficienza energetica,abbandono di agricoltura industriale e di sistemi di irragazione industriale, creare un Ministero per le acque, per gestire bene le risorse idriche in un futuro in cui l’acqua sarà sempre piu scarsa e preziosa a causa della tropicalizzazione dell’europa e dei cambiamenti climatici.Abituarsi al ritorno all’agricoltura e pascolo tradizionali e al cibo prodotto e consumato sul posto.
Il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC), nella sua ultima relazione dichiara che in questo secolo si potrebbe verificare un aumento della temperatura media del pianeta fino a 5,8 gradi. La quantità di carbonio oggi presente nell'atmosfera: seicento miliardi di tonnellate. La maggior parte di queste, molto probabilmente, verranno rilasciate in atmosfera nei prossimi decenni a causa delle crescenti attività di deforestazione. I suoli del globo contengono 1600 miliardi di tonnellate di carbonio, più del doppio di quanto ce n'è in atmosfera,per la presenza di arsenali chimici e bellici. L'IPCC dice che possiamo aspettarci un considerevole aumento di ondate di caldo estremo, tempeste, alluvioni, in questo secolo, un innalzamento di 88 centimetri nel livello dei mari, che colpirà (con l'infiltrazione dell'acqua di mare nelle falde dei terreni coltivati e con allagamenti temporanei o permanenti) circa il 30% delle terre agricole del mondo. Un altro fattore preoccupante è lo scioglimento dei ghiacci secondari dell'Antartico, dell'Artico e in particolare dello scudo di ghiaccio della Groenlandia che sta avvenendo molto più presto di quanto previsto dall'IPCC. Tra le altre cose, ciò porterà alla riduzione della salinità negli oceani, che indebolirà o modificherà il percorso delle correnti oceaniche come la corrente del Golfo. Se questo processo continuerà, potrebbe portare il clima di zone come il Nord Europa, oggi temperate, a diventare simile a quello del Labrador. la moderna agricoltura industriale per sua natura è responsabile del 25% delle emissioni di anidride carbonica nel mondo, del 60% delle emissioni di metano e del 80% delle emissioni di ossido di azoto. Con il continuo aumento dei fertilizzanti chimici, specialmente nei paesi in via di sviluppo, le emissioni agricole di ossido di azoto potrebbero raddoppiare nei prossimi 30 anni. I bovini emettono grandi quantità di metano e la distruzione della foresta per fare spazio ad allevamenti sta provocando un aumento delle emissioni di due dei più importanti gas serra. Le emissioni mondiali di metano ammontano a circa 70 milioni di tonnellate con i moderni metodi di produzione, i bovini vengono sempre più nutriti con una dieta ad altissimo contenuto di proteine. L'aumento delle risaie ha fatto crescere notevolmente le emissioni di metano. Il riso irrigato esclusivamente dalla pioggia produce molto meno metano dei campi di riso inondati artificialmente e concimati con fertilizzanti azotati. Le colture geneticamente modificate, diversamente da quanto ci viene detto, non aumentano i raccolti. Per di più hanno bisogno di maggiori investimenti, compresi più acqua e più diserbanti, il cui consumo avrebbero dovuto ridurre notevolmente. Inoltre, la scienza sulla quale si basano è gravemente inesatta. Nessuno conosce con certezza le conseguenze impreviste dell'introduzione, con tecniche molto rudimentali, di un dato gene nel genoma di un organismo molto diverso.. Un altro cambiamento essenziale del nostro sistema agricolo attuale consiste nell'eliminazione graduale dei metodi industriali di irrigazione continua. L'irrigazione è una delle componenti a più alto consumo energetico dell'agricoltura industriale, produrre un chilo di mais richiede da 750 a 1500 litri di acqua. Ma produrre un chilo di carne di manzo può richiedere da 20 a 40 voile più acqua cioè oltre 26.000 litri. Se la moderna agricoltura irrigua ha fatto il suo tempo è anche perché più di un miliardo di persone nel mondo soffrono oggi per carenza d'acqua e il numero crescerà drammaticamente nei prossimi decenni, soprattutto a causa del riscaldamento del pianeta.
Bisogna ricordare che la maggior parte dell'acqua che scorre in molti dei principali fiumi proviene dallo scioglimento dei ghiacciai nelle montagne dove stanno le loro sorgenti. Ma i ghiacciai di tutto il mondo si stanno ritirando per il riscaldamento del globo, ciò significa che la portata di molti fiumi verrà molto ridotta.
L'unica risposta è abbandonare le colture irrigue e l'allevamento di animali da carne per l'esportazione e ritornare alle tradizionali varietà di piante dell'agricoltura di sussistenza, per la maggior parte delle quali basta l'acqua piovana. I metodi tradizionali di irrigazione, che sono stagionali invece che continui, non provocano salinizzazione, subsidenza o gli altri gravi problemi causati dai sistemi industriali.
II cibo, invece di essere prodotto per l'esportazione, come i contadini sono costretti a fare dal Fondo Monetario Internazionale e ora dalla World Trade Organisation (Organizzazione Mondiate del Commercio), deve innanzitutto rispondere ai bisogni locali.
Un primo motivo è che i trasporti in generate assorbono un ottavo dei consumi mondiali di petrolio e gran parte di questi è costituito dal trasporto di alimenti. Le distanze coperte per le importazioni alimentari e di mangimi animali in Gran Bretagna per via di terra, mare ed aria, equivalgono a più di 83 miliardi di chilometri, il che richiede 1,6 miliardi di litri di combustibile, causando annualmente emissioni pari a 4,1 milioni di tonnellate di anidride carbonica Fra tutte le forme di trasporto quello aereo è it più dispendioso in termini di risorse energetiche. La produzione globale di petrolio raggiungerà il suo massimo entro i prossimi 4 o 10 anni. Le nuove scoperte di giacimenti sono state molto deludenti e la maggior parte del petrolio che usiamo ora è stato scoperto almeno una quarantina di anni fa. L'area del mar Caspio che molti esperti si aspettavano contenesse fino a 200 miliardi di barili, secondo Colin Campbell, una delle massime autorità dell'industria petrolifera mondiale, probabilmente ne contiene 25 miliardi e sicuramente non più di 40 o 50 miliardi. Non è molto in un mondo che consuma 20 miliardi di barili l'anno, e il cui consumo continua a crescere a un ritmo allarmante. Anche se gli Stati Uniti hanno cercato disperatamente di ridurre la loro dipendenza dal Medio Oriente, le fonti di approvvigionamento del petrolio si stanno esaurendo più presto del previsto.

L'onda K l'Onda verde in arrivo, la green revolution o green phase basata su energie pulite e smart grids, consapevolezza per ambiente e sostenibilità,presa di coscienza di un numero smepre piu elevato di paesi, politici, uomini di affari e cosnumatori.


da mercati & finanza di sabato 7/7/2012.
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Quando in Russia e in Usa nascono menti come Kondratiev e Rifkin, c'è da ben sperare..

In economia, le Onde di Kondratiev (chiamate anche Onde di Kondrat'ev o, più semplicemente, Onde K) sono cicli regolari sinusoidali nel moderno mondo economico capitalistico.
L’economista russo riteneva che detti cicli erano quasi naturali,indipendenti dall’uomo e comunque lo start era sempre l’innovazione tecnologica,un insieme di pensieri,atti pratici di imprese trainanti ed imprese trainate. In Italia ci sono stati dei seguaci dell’economista rusoo ed anche il politico Spadolini,sollecitato dal Pallavicini ,(l'economista Giancarlo Pallavicini, Vice Presidente della Fondazione Internazionale Kondratiev di Mosca/San Pietroburgo, di interpretazioni piuttosto libere del pensiero di Kondratiev) apprezzo’ molto la teoria delle onde. Anche la Bocconi vedeva e vede con molto interesse questo economista russo, all’epoca mal visto dal regime bolscevico,che fu costretto al carcere e alla fucilazione proprio per le sue teorie,addirittura si disse che voleva costituire il partito laburista agricolo.
Nonostante molte critiche la maggior parte dei teorici dei cicli sono comunque d'accordo con il paradigma di "Schumpeter-Freeman-Perez" che prevede dalla rivoluzione industriale fino ai giorni nostri l'identificazione di cinque onde, con una sesta in corso. Queste cinque onde sono:
  • Rivoluzione industriale 1771
  • Era del vapore e delle ferrovie 1829
  • Era dell'acciaio, dell'elettricità e dell'ingegneria pesante 1875
  • Era del petrolio, dell'automobile e della produzione di massa 1908
  • Era dell'informatica e delle telecomunicazioni 1971
Secondo questa teoria, noi ci troviamo al giro di boa della sesta onda di Kondratiev. Gli sviluppi teorici e pratici dei "cicli lunghi" sono seguiti dalla "Fondazione Internazionale Kondratiev"[3] e, per gli aspetti socio-economici, dall' "Istituto Internazionale P.Sorokin-N.Kondratiev" (USA-Russia), aventi entrambi sede presso l'Istituto di Economia dell'Accademia delle Scienze di Mosca, con Filiali in Italia, negli Stati Uniti ed in altri Paesi occidentali.
L’onda verde K sarà la prossima onda e di certo l’economista americano Rifkin ne è certo parlando di terza rivoluzione industriale, basata su energie rinnovabili, smart grids, idrogeno e stoccaggio della co2.
Nel 2012 probabilmente è stata raggiunta la parte piu bassa della curva e inizierebbe un periodo abbastanza lungo e virtuoso di ripresa generalizzata mondiale, grazie alla consapevolezza di consumatori e imprese e politici e finanza ,di un mondo basato su sostenibilità. Utilizzo delle risorse energetiche naturali,attrazione di capitali in borsa e creazioni di colossi internazionali in tema di green Energy con operazioni di M& A e quotazioni, regole internazionali, e rivoluzione verde, anche su veicoli elettrici.
Nikolai Kondratiev nacque il 4 marzo 1892 in una famiglia di contadini. Originario della provincia di Kostroma, a poca distanza da Mosca in direzione Nord-Est, frequentò l'Università di San Pietroburgo, allievo di Mikhail Turgan-Baranovsky. Le sue prime occupazioni furono nel campo dell'economia agraria e della statistica, come dimostra la sua nomina a Ministro dell'Approvvigionamento il 5 ottobre 1917, nell'ultimo breve governo di Alexander Kerensky.
Membro del Partito Socialista Rivoluzionario, dopo la rivoluzione dl 1917 si dedicò all'attività di ricerca. Nel 1919 gli fu assegnato un posto da insegnante nell'Accademia di Agricoltura di Pietro il Grande, e nell'ottobre del 1920 fondò a Mosca l'Istituto di Congiuntura, riuscendo in pochi anni a renderlo una rispettata istituzione, forte della presenza di 51 ricercatori.
Nel 1924 Kondratiev viaggiò in Inghilterra, Germania, Canada e Stati Uniti e visitò diverse università prima di tornare in Russia. Nel frattempo, l'economista pubblicava il suo primo libro, già contenente l'idea delle Onde che l'avrebbe reso celebre, e si occupava di un piano quinquennale per lo sviluppo dell'agricoltura in Unione Sovietica.
Sostenitore e teorico della Nuova politica economica (NEP), Kondratiev era favorevole alla strategia economica che faceva dell'agricoltura e della produzione di beni di consumo i settori dominanti il panorama economico sovietico, a discapito dell'industria pesante; le sue fortune ebbero perciò fine nel momento in cui la NEP fu accantonata, intorno al 1927.
Nel 1928 Kondratiev fu rimosso dall'incarico di direttore dell'Istituto di Congiuntura, e nel luglio del 1930 venne arrestato con l'accusa di far parte del "Partito Laburista dei Contadini" (presumibilmente un partito inesistente inventato dall'NKVD). Condannato come kulak-professore a 8 anni di prigione, scontò la sua pena a Suzdal, presso Mosca, a partire dal febbraio 1932. Malgrado il peggioramento delle sue condizioni di salute, Kondratiev continuò le sue ricerche e decise di preparare altri cinque libri, come scritto in una lettera alla moglie.
La sua ultima lettera fu spedita alla figlia, Elena Kondratieva, il 31 agosto 1938. Il 17 settembre dello stesso anno, durante la Grande Purga, fu sottoposto ad un secondo processo e fu condannato a dieci anni senza la possibilità di intrattenere corrispondenza con il mondo esterno. Kondratiev fu tuttavia fucilato il giorno stesso, all'età di 46 anni. Il suo ricordo è stato riabilitato quasi cinquant'anni dopo la morte, nel 1987. I suoi lavori vennero tradotti in inglese per la prima volta nel 1988 da Stephen S. Wilson.
Nel 1992, in occasione del centenario della sua nascita, venne fondata la Fondazione Internazionale N.D. Kondratiev.



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mentre in italia hanno affossato l'eolico Alerion ha oltre 115 MW da costruire in Romania per n 2 parchi gia completamente autorizzati ed ha in Vrani, Smardan,SannicolauMare altri 200 mw in autorizzazione con linee elettriche gia identificate in Romania tramite ENEL Banat e Traseletrica.Quindi potrebbe essere la Romania con oltre 300 mw di eolico il vero Business di Alerion clean power,Il costo a installazione risulta piu basso rispetto all italia per il basso costo dei terreni e della manodopera locale,e perchè in Romania ci sono in media 2500 ore ventoa nnue contro i 1850 h vento annue italiane. I tempi di autorizzazione per i parchi sono entro 2012 inizi 2013.I certificati verdi sono dal mese di marzo 2012 certi grazie a Bruxelles.La Romania è la nuova frontiera dell'eolico.

e allora..
L’accordo…ipotesi..


L’accordo tra un produttore di turbine (Sinovel,Repower,Vestas,Gamesa) e Alerion clean power potrebbe passare attraverso una conclusione di un vendor’s loan fra F2i e il produttore di turbine con determinata scadenza e determinato tasso, e F2i in qualità di soggetto con partecipazione significativa in Alerion dovrebbe girare l’importo ad Alerion per realizzare i parchi eolici autorizzati in Romania e soprattutto potendo esercitare una call su azioni della stessa che si dovrebbe aggirare intorno a un 10% a seguito di buy back.F2i verrebbe ripagata dai dividendi e dal prezzo delle azioni in acquisto, Alerion riceverebbe liquidità immediata e prezzo di acquisto favorevole.

Altra ipotesi è un vendor’s loan è fra F2I e Alerion, con immediato accordo di fornitura alerion e produttore turbine, che darebbe a F2I sia la possibilità di ricevere interessi sul debito Alerion e dividendi, sia possibilità di negoziare un prezzo cash con il produttore di turbine eoliche attraverso un accordo quadro.F2i potrebbe cosi investire liquidità a immediato rendimento (interessi) e probabile utile( crescita del rpezzo delle azioni alerion da accordo con primario produttore) e sia in termini di dividendi futuri e di possibilità di trasformare il debito in aumento di capitale.


Ricordiamo il Vendor loan:
Vendor Financing
Le recenti difficoltà manifestatesi nell’ambito delle operazioni di acquisition finance hanno dato luogo ad un sempre maggiore ricorso all’utilizzo da parte degli investitori di strutture di finanziamento alternative o congiunte al finanziamento bancario classico. Tra le fonti di finanziamento alternative, notiamo sempre più spesso il ricorso al c.d. vendor financing o vendor loan.
Il vendor financing si caratterizza per la concessione di un finanziamento da parte del venditore (o di una società ad esso collegata o controllante) a favore dell’acquirente per un ammontare pari ad una porzione, più o meno significativa, del prezzo di acquisto del bene oggetto della transazione e prende la forma di un pagamento differito di parte del prezzo d’acquisto.
Il vendor loan si differenzia rispetto ai meccanismi ed alle strutture di “earn out” e di cd. “rollover equity”. Nell’earn out, spesso utilizzato dalle parti laddove non si raggiunga un accordo in merito alla valutazione della società target, la parte del prezzo differita è condizionata al conseguimento di determinati obiettivi economici-finanziari da parte della società target. Nelle strutture di rollover equity, invece, parte del corrispettivo per il venditore è rappresentato da azioni o strumenti finanziari emessi dalla società acquirente.
Il vendor financing è generalmente fruttifero di interessi. Il rimborso di capitale ed interessi non prevede un piano di ammortamento ma avviene usualmente ad una determinata scadenza (cd. “bullet payment”).
Caratteristica peculiare e distintiva del vendor financing è costituita dal patto di subordinazione. Infatti, l’obbligazione di rimborso del vendor loan è usualmente subordinata al previo rimborso integrale degli ammontari dovuti ai sensi dei contratti di finanziamento bancario e, talvolta, anche ai finanziamenti mezzanini e junior. Sovente l’obiettivo della subordinazione è raggiunto attraverso un patto tra creditori (ossia tra il venditore nella propria qualità di finanziatore e gli istituti di credito eroganti a favore dell’acquirente). In tal caso si parla comunemente di subordinazione contrattuale. In altri casi la subordinazione è, invece, ottenuta attraverso la concessione del finanziamento da parte del venditore a favore, non dell’acquirente, ma di una società controllante dello stesso, la quale utilizza i proventi del finanziamento per investirli (generalmente sotto forma di capitale) nella società acquirente e provvede poi a rimborsare il debito finanziandosi con i dividendi e le distribuzioni ricevute da quest’ultima. In tal caso si parla comunemente di subordinazione strutturale. Ovviamente il credito del venditore può risultare subordinato a quello degli altri creditori dell’acquirente anche per effetto della combinazione di entrambi gli strumenti sopra riferiti.
Il rimborso parziale o totale del vendor loan prima della scadenza è generalmente vietato salvo i casi espressi, quali, ad esempio, il cambio del controllo della società target, la risoluzione dei contratti di finanziamento bancari ovvero la decadenza dal beneficio del termine dell’acquirente. Occorre peraltro segnalare che la facoltà del venditore di domandare il rimborso anticipato del vendor loan risulta usualmente subordinata alla previa richiesta di rimborso anticipato da parte degli altri creditori preordinati nel rimborso dei propri crediti.
Gli interessi applicabili ai vendor loan, per effetto del patto di subordinazione ed in conformità alla prassi di mercato, risultano sovente elevati e talvolta vicini alle soglie oltre le quali gli interessi acquistano natura usuraria. Notiamo inoltre un largo utilizzo dei c.d. PIK Interest, ossia di previsioni ai sensi delle quali è conferita all’acquirente un’opzione di capitalizzazione degli interessi su base periodica, con conseguente differimento del pagamento degli stessi.
Benché i vendor loan siano generalmente privi di garanzie, teoricamente gli stessi potrebbero beneficiare di un pegno a favore sulle azioni dell’acquirente o diritti ipotecari di secondo grado sugli immobili della società target.
Relativamente alla fiscalità, i vendor loan, in quanto concessi da soggetti diversi dagli istituti di credito, non beneficiano dell’imposta sostitutiva. Ne consegue che le eventuali garanzie prestate dall’acquirente a garanzia della restituzione del finanziamento al venditore sconteranno l’applicazione delle imposte ad esse eventualmente applicabili. Da ultimo è opportuno ricordare che nei casi in cui i vendor loan fossero erogati da soggetti non residenti, il pagamento degli interessi corrisposti al venditore sconterebbero l’usuale ritenuta sugli interessi.

Carola Antonini ([email protected])
Franco Agopyan ([email protected])
Alessandro Cagnato ([email protected])
 
vi prendono in giro in europa.=sui bonos e sui btp la speculazione con i derivati scommette al ribasso e la decisione di comprare se lo spread arriva a un certo valore non fa altro che dare ai derivati e alla speculazione stessa la certezza di chiudere comunque e sempre in utile l'operazione(lo short si chiude con l'acquisto e si guadagna se si vende alto e si acquista piu basso).LA POLITICA E' COLLUSA CON LA SPECULAZIONE ALTRIMENTI FAREBBE EMANARE SUBITO UNA LEGGE PER TASSARE LE TRANSAZ FINANZIARIE + in italia tassazione capitali in svizzera + fdo patromoniale pubblico chiuso con dentro beni imm e mobili da quotare al 30%

lo faranno??
 
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STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
, oggi scadono nel 2012, e con base prezzo 7.6 euro, tranne clausola di CHANGE CONTROL..DE LISTING O ACQUISTO DA APORTE DI SINGOLO E GRUPPO CHE ACQUISTI PIU DEL 50% DELL AZIONI AVENTI DIRITTO AL VOTO..options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il poco piu di 500.000 azioni, le quali sono state comprate da PIOVESANA HOLDING quella di EUGENIO PIOVESANA E FAMIGLIA, gia titolari di adriatica turistica poi inglobata in reno de medici realty,oggi industria e innovazione.
eugenio piovesana gia socio forte di bim la banca e titolare in patto di sindacato di azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

eugenio piovesana che ha in croazia inetressi anche immobiliari oltre che a conegliano veneto nel trevigiano.

http://pipl.com/directory/name/Piovesana/Eugenio/

Anomalia è il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.Ed in piu un altra autorizzazione in Romania a Jimbolia, nel mese di dicembre 2011 non dichiarata sul sito ufficiale nella cartina geografica della Romania.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti gennaio 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.


non sappiamo se abbia ragione Kepler a dare 6 euro come target ad Alerion( appena 1 mese fa) o equita che negli anni ne ha cannate di molte ( ricordo un target a telecom a 3.5 euro, oppure altri Autogrill a 12 euro..9 ecc
equita che è specialist,unico specialiste da target... cosa mai vista in un paese normale...


Andrebbero intervistati 1 a 1 ogni giorno IR ALERION GAROFANO GIUSEPPE E GIULIO
ANTONELLO per incalzarli su cosa stanno facendo davvero....Come riportato da alcuni presenti nelle assemblee societarie avevano promesso:

cambio del sito
eventuale accordo con produttore cinese di aerogeneratori
o vendor loan o forma interna per realizzare i parchi

silenzio della società da mesi e mesi. un articolo recente di la repubblica su ipotesi OPA e M& A che inetresserebbe Alerion, con F2I da arbitro..

sembra fatto ad hoc per tenere buono il parco buoi..



Nel 2010 in un intervista a Milano Finanza Antonello disse che il Piano Industriale di Alerion non sarebbe stato presentato a fiufno ma di 2 mesi perchè nel frattempo si sarebbero manifestate situazioni tali da far cambaire la dimensione di alerion... Nulla di tutto cio' fino a quesot momento.

Altro mistero del 2010.
COMUNICATO STAMPA
Milano, 4 febbraio 2010
Alerion: cooptato un Consigliere di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Clean Power S.p.A. ha deliberato in data odierna di
cooptare nel Consiglio di Amministrazione il
Dott. Guido Natale Antonio Nori. Dottore commercialista, svolge la sua attività
professionale nello Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher con uffici a
Milano e Roma.

Mamma mia, che personalita', ora guardate il video e capirete.
http://www.assoimprese.it/pagine/video.asp?id=12
Il video che vi consigliamo è un intervista all avv Delfino con cui collabota Guido Nori,uno studio serio,di gente4 serissima, che ha contatti con fondi di Provate Equity,banche d affari e soprattutto con accordi in Usa.

Eppure del dott Nori non c'è traccia ne al 2010 ne oggi nel Cda , nemmeno c'è menzione che sia uscito.

e piani industriali spesso smentiti dai fatti..
adesso la cessione di bonollo...
era programmata?
cederanno anche i 4 mw fotovoltaici?

stanno svuotando la società per vendersela e mungere fino alla fine?

stanno per essere opati?

opano loro una soc terza?

f2i che fa??


che paese di m.rda
 
Ultima modifica:
Si è tenuto a giugno un importante convegno a cui Unicredit ha partecipato ed ha segnalato la probabile evoluzione del mercato green.Ma anche il ruolo di Cassa dep e Prestiti e di Sace..(strana l’assenza di alerion… cmq…) anche perché il p f in romania ci aspettavamo ed aspettiamo che avesse come Arr. Proprio UniCredit.. SPEREM
Interessante:

Data: 06 giugno 2012 - h 16:00
Il mercato mondiale delle rinnovabili

Strategie dei grandi gruppi europei e opportunità per le imprese italiane


Questo è il titolo del Convegno organizzato dall’OIR e UniCredit oggi presso la Sala Guido Carli di UniCredit, dove è stato presentato il Rapporto OIR - UniCredit 2012.

Erano presenti: Corrado Clini Ministro dell’Ambiente, Vittorio Ogliengo UniCredit, Andrea Gilardoni Agici e Bocconi, Marco Carta Agici, Andrea Brasili UniCredit, Federico Testa Utilitatis, Paolo Bertuzzi Turboden, Guido Ghisolfi M&G, Sandro Buzzi Buzzi Unicem, Enrico Friz Ecodeco, Matteo Codazzi CESI, Ingamr Wilhelm Enel Green Power, Giuseppe Gatti GDF SUEZ, Renato Sturani Alpiq, Paolo Grossi RWE, Simone Togni Anev, Massimo Pecorari UniCredit, Stefano Conti Terna, Piero Manzoni Falck, Salvatore Moncada Moncada Energy, Marco Pigni Aper, Alberto Biancardi AEEG, Matteo Del Fante CDP, Alessandro Castellano SACE.

La mattina è stata dedicata a un confronto delle strategie nelle rinnovabili di alcuni grandi gruppi energetici europei. I temi di discussione sono stati i piani di investimento, le scelte di crescita internazionale, le strategie di integrazione verticale, le politiche commerciali verdi e i progetti di R&S.
Nel pomeriggio sono state discusse le azioni prioritarie per far sviluppare le filiere italiane delle rinnovabili nei grandi mercati emergenti. Nella discussione si sono esposti i punti di vista del sistema istituzionale e finanziario e sono stati illustrati casi di imprese italiane che sono cresciute con successo all’estero.
E’ stata altresì approfondita la volontà di UniCredit e dei principali attori istituzionali (Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, AEEG, Cassa Depositi e Prestiti e SACE ) di fare sistema per supportare le aziende italiane nell’andare all’estero.

Nel convegno si sono discussi i temi cruciali per lo sviluppo dell’industria italiana e internazionale delle rinnovabili, in particolare come sta cambiando il mercato italiano e mondiale delle rinnovabili,
i mercati e le tecnologie più attrattive per chi investe e le priorità per far crescere l’industria italiana nei grandi mercati emergenti.

I principali punti emersi:
1 – Il mercato mondiale delle rinnovabili sta profondamente cambiando. Eolico e fotovoltaico hanno raggiunto ormai la grid parity e sono competitivi con le fonti fossili in molte aree del globo (es. Spagna e Brasile)
2 - Europa e Nord America stanno attraversando una fase di stabilità. Una quota sempre crescente degli investimenti si sta concentrando nei grandi mercati emergenti, soprattutto in Asia dove gli impieghi nelle rinnovabili sono passati da 20 miliardi di $ nel 2007 a 80 miliardi $ nel 2011 (il 33% del totale mondiale)
3 – Le quindici maggiori imprese energetiche europee hanno in programma la costruzione di oltre 100.000 MW di impianti alimenti a fonti rinnovabili
4 - 34 miliardi di € sono già stati stanziati dalle imprese per questi investimenti
5 – L’eolico onshore, con 65 GW pianificati, è la tecnologia su cui le imprese puntano maggiormente; segue l’eolico offshore con 17 GW in programma. L’idroelettrico tradizionale ha ancora un ruolo rilevante, con 16 GW pianificati soprattutto al di fuori dell’Europa (su tutti Brasile e Turchia)
6 – L’Europa è ancora la zona in cui è pianificata la maggioranza degli investimenti, tuttavia crescente importanza stanno acquisendo gli USA e gli Stati dell’America Latina. Si registrano importanti difficoltà nell’accede nei mercati del Far-East
7 – Le grandi imprese energetiche puntando ad integrarsi a monte per produrre le componenti più critiche per gli impianti FER, soprattutto: aerogeneratori, pannelli PV e biomassa combustibile
8 – Le rinnovabili stanno diventando sempre più leva di marketing per far acquisire alle utility nuovi clienti, che sono sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità
9 – I grandi gruppi stanno stanziando ingenti somme per la R&S allo scopo di sviluppare nuove tecnologie in grado di essere indipendenti dagli incentivi. Al 2011 sono stati investiti 360 milioni di €. Le aree su cui si concentrano gli sforzi sono film sottile, eolico offshore ed energia mareomotrice
10 – Nonostante la crisi economica, le principali aziende del comparto registrano buone performance finanziarie, performance destinate a crescere anche per il futuro
Nel convegno è stato evidenziato l’impegno di UniCredit nel settore della crescita sostenibile grazie ad un portafoglio finanziamenti a favore del settore di circa 8.1 mld di Euro nel 2011, suddiviso principalmente nei core market della banca, quali Italia (42%) e Germania (27%).
UniCredit ha ridotto le emissioni di CO2 del 15% a partire dal 2008, raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati per il 2012. Sempre sul tema dell’efficienza energetica UniCredit ha installato nuovi sistemi di raffreddamento nel centro elaborazione dati che hanno consentito una riduzione di 1.600 tonnellate di emissione di CO2 per anno, pari a 9.5 mln di lampadine accese per giorno.
UniCredit vuol far leva sull’industria italiana dell’energia rinnovabili e dell’efficienza energetica per sviluppare un meccanismo di supporto nei rapporti commerciali tra l’Italia ed i paesi in via di sviluppo. Oggi Unicredit si propone di sostenere il sistema produttivo domestico nella sua espansione internazionale complice un settore delle energie rinnovabili in Italia in attesa di una certa stabilizzazione normativa.
In questo contesto il Gruppo supporta le imprese domestiche grazie al network locale nei paesi CEE/Balcani, alla profonda conoscenza del sistema istituzionale e legislativo ed alla presenza di organismi sopranazionali (IFC e EBRD) in grado di co-finanziare i progetti a tassi più contenuti in favore dello sviluppo dei medesimi paesi. UniCredit è la prima banca al mondo per i finanziamenti di IFC e EBRD e si propone di coordinare un’azione di sistema affinché le imprese non si sentano abbandonate nell’investire oltre confine. Occorre infatti che attori istituzionali quali AEEG, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, Cassa Depositi e Prestiti e SACE agevolino il camino delle aziende all’estero.
UniCredit pur mantenendo il supporto sul mercato interno intende promuovere un tavolo tecnico aperto ai player di mercato, agli attori istituzionali e finanziari per la soluzione dei problemi aperti e delle criticità volti a favorire le iniziative dei produttori italiani verso il mercato internazionale.



Roma, 6 giugno 2012




UniCredit
UniCredit è uno dei principali gruppi finanziari Europei con una forte presenza in 22 paesi e una rete internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, oltre 9.400 sportelli e 159.000 dipendenti al 31 marzo 2012. UniCredit opera attraverso la più estesa rete di banche nell’area dell’ Europa centro-orientale con quasi 3.900 filiali e sportelli.
Il Gruppo è attivo nei seguenti paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Italia, Kazakistan, Kirghistan, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.



Osservatorio Internazionale sull’Industria e la Finanza delle Rinnovabili – OIR
Avviato nel 2008 d’intesa con il GSE, l’OIR analizza sistematicamente le filiere produttive delle rinnovabili italiane ed internazionali, superando la visione parziale e concentrando l’attenzione sulle tematiche industriali, sull’innovazione e sulla finanza. Ciò anche per formulare proposte per il policy maker. L’OIR elabora quadri aggiornati e sistematici delle principali dinamiche nel settore delle rinnovabili in Italia e nel mondo utili per gli operatori. Esso è già punto di riferimento in Italia, nonché luogo di incontro privilegiato per utilities, industria manifatturiera, finanza e Pubblica Amministrazione.

 
In Romania oltre alle autorizzazioni già ricevute :
- Auseo Borod = 58 MW
- Jimbolia = 64 Mw
per un totale di Mw autorizzate 124

Abbiamo altre autorizzazioni in iter di approvazione:
- Sannicolau Mw ?
- Vrani Mw ? doveva essere già stata approvata a quest'ora .... ma tutto tace
- Smad Mw ?
- Frecatei Mw ?
- Smovoso Mw ?

In tutto questi impianti in iter dovrebbero essere di circa 340 Mw


100.000 euro a mw di valutazione x 340= 34.000.000 euro solo di valore inespresso--

cmq alerion romania sarà presto la sorpresa positiva..
 
Ultima modifica:
15/7/2012 incredibile alerion e la ASSURDA STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .

La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
, oggi scadono nel 2012, e con base prezzo 7.6 euro, tranne clausola di CHANGE CONTROL..DE LISTING O ACQUISTO DA APORTE DI SINGOLO E GRUPPO CHE ACQUISTI PIU DEL 50% DELL AZIONI AVENTI DIRITTO AL VOTO..options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il poco piu di 500.000 azioni, le quali sono state comprate da PIOVESANA HOLDING quella di EUGENIO PIOVESANA E FAMIGLIA, gia titolari di adriatica turistica poi inglobata in reno de medici realty,oggi industria e innovazione.
eugenio piovesana gia socio forte di bim la banca e titolare in patto di sindacato di azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

eugenio piovesana che ha in croazia inetressi anche immobiliari oltre che a conegliano veneto nel trevigiano.

http://pipl.com/directory/name/Piovesana/Eugenio/

Anomalia è il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.Ed in piu un altra autorizzazione in Romania a Jimbolia, nel mese di dicembre 2011 non dichiarata sul sito ufficiale nella cartina geografica della Romania.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti gennaio 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.


non sappiamo se abbia ragione Kepler a dare 6 euro come target ad Alerion( appena 1 mese fa) o equita che negli anni ne ha cannate di molte ( ricordo un target a telecom a 3.5 euro, oppure altri Autogrill a 12 euro..9 ecc
equita che è specialist,unico specialiste da target... cosa mai vista in un paese normale...


Andrebbero intervistati 1 a 1 ogni giorno IR ALERION GAROFANO GIUSEPPE E GIULIO
ANTONELLO per incalzarli su cosa stanno facendo davvero....Come riportato da alcuni presenti nelle assemblee societarie avevano promesso:

cambio del sito
eventuale accordo con produttore cinese di aerogeneratori
o vendor loan o forma interna per realizzare i parchi

silenzio della società da mesi e mesi. un articolo recente di la repubblica su ipotesi OPA e M& A che inetresserebbe Alerion, con F2I da arbitro..

sembra fatto ad hoc per tenere buono il parco buoi..



Nel 2010 in un intervista a Milano Finanza Antonello disse che il Piano Industriale di Alerion non sarebbe stato presentato a fiufno ma di 2 mesi perchè nel frattempo si sarebbero manifestate situazioni tali da far cambaire la dimensione di alerion... Nulla di tutto cio' fino a quesot momento.

Altro mistero del 2010.
COMUNICATO STAMPA
Milano, 4 febbraio 2010
Alerion: cooptato un Consigliere di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Clean Power S.p.A. ha deliberato in data odierna di
cooptare nel Consiglio di Amministrazione il
Dott. Guido Natale Antonio Nori. Dottore commercialista, svolge la sua attività
professionale nello Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher con uffici a
Milano e Roma.

Mamma mia, che personalita', ora guardate il video e capirete.
http://www.assoimprese.it/pagine/video.asp?id=12
Il video che vi consigliamo è un intervista all avv Delfino con cui collabota Guido Nori,uno studio serio,di gente4 serissima, che ha contatti con fondi di Provate Equity,banche d affari e soprattutto con accordi in Usa.

Eppure del dott Nori non c'è traccia ne al 2010 ne oggi nel Cda , nemmeno c'è menzione che sia uscito.

e piani industriali spesso smentiti dai fatti..
adesso la cessione di bonollo...
era programmata?
cederanno anche i 4 mw fotovoltaici?

stanno svuotando la società per vendersela e mungere fino alla fine?

stanno per essere opati?

opano loro una soc terza?

f2i che fa??


yes
Immagini allegate
1620542d1342259526-alerion-societa-piccola-destinata-essere-opata-bf140712.jpg
 
AGGIORNAMENTO PER GIORNALI SITI : 16/7/2012 incredibile alerion e la ASSURDA STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .

La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,
PRE ANOMALIA= ALERION CEDE A 3.20 + 0.70 DI VALORE AGGIUNTTO 0 3.90 EURO

ERG DOPO POCO TEMPO FARA' OPA SU ENERTAD A 0.92 EURO ( IN BARBA AI PICCOLI AZIONISTI)

DOPO OPA ERG SU ENERTAD GUARDA CASO ENERTAD=ERG RENEWABLE FA ACCORDO CON I RUSSI DI LUKOIL. FOTTUTTI I PICCOLI AZIONISTI DI ENERTAD. NO ALERION.

MA ALERION SAPEVA?


con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.

PRIMA ANOMALIA=IL PREZZO PAGATO DAL FONDO F2I DI 9.2 EURO VA SOLO A BENEFICIO DEI SOCI PATTIZI E
A)IL TITOLO IN BORSA IL GIORNO DELL'ANNUNCIO FA 6.7 EURO
B)IL TITOLO NON VEDRA' MAI IL VALORE DI 9.2 EURO
C) DOPO POCO TEMPO SUL BOOK FRA 5.90 E 6 EURO PER TANTI GIORNI SI NOTARONO MACCHINETTE AUTOMATICHE IN VENDITA DI 100.000 PEZZI ALLA VOLTA QUASI CHE QUALCUNO ABBIA PRESO A PRESTITO I TITOLI E,SAPENDO CHE IL TITOLO NON AVREBBE MAI FATTO 9.2 EURO , HA INIZIATO A VENDERE ALLO SCOPERTO, MAGARI FUORI I MERCATI REGOLAMENTATI E MAGARI CON EQUITY SWAP RINNOVABILI.

D) IN UN GIORNO PASSARONO 7.000.000 MILIONI DI AZIONI..

QUESTI VOLUMI GROSSI NON SI SONO PIU VISTI.

CHI FU? CHI SAPEVA? E SOPRATTUTTO COME AVVERRA' UNA EVENTUALE RICOPERTURA? CON UN AUMENTO DI CAPITALE A POCO PREZZO( OGGI IL TITOLO E' A 3.5 EURO)

O CON UN OPA DI F2I( MA ALLORA SI DOVREBBE PENSARE CHE F2 I HA EFFETTUATO LA VENDITA ALLO SCOPERTO EPR RIPAGARSI DI UN PREZZO COSI ALTO)


La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.

SECONDA ANOMALIA= LA MODIFICA STATUTARIA PER CONTRASTARE OPA OSTILE SERVE PER ALLONTANARE EVENTUALI..MALINTENZIONATI CHE VOLESSERO AVVICINARSI.
DOMANDA: PERCHE? FORSE PERCHE I MANAGERS SOLO LEGATI A STIPENDI?
O FORSE PERCHE' TENERE QUOATATA UNA SOCIATA' E' ANCHE POTERE SOCIO POLITICO?


Inoltre la Società si è dotata di PHANTOM STOCK OPTIONS PER GAROFANO PER ANTONELLO E PER UN MANAGER DI F2I( PER LUI POCA COSA)dette opzioni scadono nel 2012, e con base prezzo 7.6 euro, tranne clausola di CHANGE CONTROL..DE LISTING O ACQUISTO DA PARTE DI SINGOLO E GRUPPO CHE ACQUISTI PIU DEL 50% DELL AZIONI AVENTI DIRITTO AL VOTO..

Si notano options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 16/7/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

TERZA ANOMALIA= PERCHE' UN BUY BACK,IL PRIMO NON VENNE ATTUATO? E PERCHE' IL SECONDO PROCEDE AL LUMICINO, SE CONTINUA COSI ALLA SCADENZA DEI 18 MESI NEMMENO IL 4 % DELLA SOCIETA' VERRA' BUYBACCKATA..


Altri dati, un patto di sindacato che vede dentro msp nelke della famiglia garofano giuseppe allianz autostrade to mi e vari eprsonaggi spesso sanmarinensi e societa' sa come muisa e lowlands, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il poco piu di 500.000 azioni, le quali sono state comprate da PIOVESANA HOLDING quella di EUGENIO PIOVESANA E FAMIGLIA, gia titolari di adriatica turistica poi inglobata in reno de medici realty,oggi industria e innovazione.
eugenio piovesana gia socio forte di bim la banca e titolare in patto di sindacato di azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

eugenio piovesana che ha in croazia inetressi anche immobiliari oltre che a conegliano veneto nel trevigiano.

http://pipl.com/directory/name/Piovesana/Eugenio/

QUARTA ANOMALIA= IL PATTO SCENDE DAL 57 AL 47 % E LA SOCIETA' DI FATTO E' SCALABILE ( ANCHE S ELE NORME ANTIOPA OSTILE BLOCCANO AVVICINARSI DI SOGGETTI). CMQ SEMBRA UNO SCAMBIO FRA AMICI, VISTO CHE ENTRA PIOVESANA HOLDING CHE VENNE MARTORIZZATA CON AUMENTO DI CAPITALE A 5 EURO E CESSIONE DI ADRIATICA TURISTICA, IN RDM REALTY. A CHE SERVE L ENTRATA DI PIOVESANA? A CREARGLI UN POSTO PROSSIMO CDA? A FAR RECUPERARE LE PERDITE IN RDM REALTY, OGGI IND E INNOVAZIONE?

E LE QUOTE DI FONSAI E MILANO A CHI ANDRANNO?


WWW.ALERION.IT il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.Ed in piu un altra autorizzazione in Romania a Jimbolia, nel mese di dicembre 2011 non dichiarata sul sito ufficiale nella cartina geografica della Romania.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti gennaio 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.


non sappiamo se abbia ragione Kepler a dare 6 euro come target ad Alerion( appena 1 mese fa) o equita che negli anni ne ha cannate di molte ( ricordo un target a telecom a 3.5 euro, oppure altri Autogrill a 12 euro..9 ecc
equita che è specialist,unico specialiste da target... cosa mai vista in un paese normale...


Andrebbero intervistati 1 a 1 ogni giorno IR ALERION GAROFANO GIUSEPPE E GIULIO
ANTONELLO per incalzarli su cosa stanno facendo davvero....Come riportato da alcuni presenti nelle assemblee societarie avevano promesso:


le mancanze reali della societa?

cambio del sito
eventuale accordo con produttore cinese di aerogeneratori
o vendor loan o forma interna per realizzare i parchi

sembra fatto ad hoc per tenere buono il parco buoi..silenzio della società da mesi e mesi. un articolo recente di la repubblica su ipotesi OPA e M& A che inetresserebbe Alerion, con F2I da arbitro..





TREMENDA ANOMALIA=Nel 2010 in un intervista a Milano Finanza Antonello disse che il Piano Industriale di Alerion non sarebbe stato presentato a fiufno ma di 2 mesi perchè nel frattempo si sarebbero manifestate situazioni tali da far cambaire la dimensione di alerion... Nulla di tutto cio' fino a questo momento.

Altro mistero del 2010.
COMUNICATO STAMPA
Milano, 4 febbraio 2010
Alerion: cooptato un Consigliere di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Clean Power S.p.A. ha deliberato in data odierna di
cooptare nel Consiglio di Amministrazione il
Dott. Guido Natale Antonio Nori. Dottore commercialista, svolge la sua attività
professionale nello Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher con uffici a
Milano e Roma.

i commenti dell'epoca erano: Mamma mia, che personalita', ora guardate il video e capirete.
http://www.assoimprese.it/pagine/video.asp?id=12
Il video che vi consigliamo è un intervista all avv Delfino con cui collabota Guido Nori,uno studio serio,di gente4 serissima, che ha contatti con fondi di Provate Equity,banche d affari e soprattutto con accordi in Usa.

Eppure del dott Nori non c'è traccia ne al 2010 ne oggi nel Cda , nemmeno c'è menzione che sia uscito.

e piani industriali spesso smentiti dai fatti..piantine di apesi quali SPAGNA,BELGIO, UK, OLANDA, POLONIA, mai visti accordi con nessuno di essi.
adesso LUGLIO 2012 la cessione di bonollo...
era programmata?
cederanno anche i 4 mw fotovoltaici?

stanno svuotando la società per vendersela e mungere fino alla fine?

stanno per essere opati?

opano loro una soc terza?

f2i che fa?? non fara' mica come il fondo che entro in chl e porto il titolo a 1.34 euro..per poi operare allo scoperto e azzerare il titolo..




yes
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