Il grafico , non so se accurato al 100%, basterebbe.
Seguo da oltre 20 anni , mettendoci , e facendoci mettere, dei soldi, quindi impiegando ore ed ore, non a scopo amatoriale, a volte guadagnando a volte perdendo, la questione " corporate bond -sovereingn bond -FMI" ; ritengo l'FMI , con mille difetti (che non sono, di solito, quelli di cui si parla abitualmente nei bar) una delle poche istituzioni "funzionanti".
Balza , pero', agli occhi di chiunque che all'ultimo giro qualcuno ha esagerato, se oltre il 61% (un investitore "responsabile" , cioe' che deve assumersi certe responsabilita' patrimoniali,mai avrebbe prestato cos' tanto ad un solo debitore) dell'impegno del Fondo e' stato veicolato in un solo Paese.
Un Direttore (la Lagarde) della quale, oggettivamente, si puo' dire solo (dalla lettera in cui si proclamava serva e "a disposizione"di Sarko in avanti) che e' un burattino (sicuramente Strauss Khan avrebbe agito diversamente) ha adempiuto passivamente a quello che Trump ordinava : dare all'amico Macri tutto quello di cui abbisognava.
Il Piano di Rientro era ictu oculi irrealizzabile (sia nel volume, che nei termini cronologici stringentissimi).
Nessun controllo efficace e' stato fatto dal FMI per vedere dove effettivamente quella montagna di dollari sarebbero andati.
Il vantaggio-svantaggio dei prestiti del FMI e' per consuetudine (la consuetudine e' una fonte del diritto :
diuturnitas ed
opinio iuris) , in realta' nessuna legge lo impone, preferianziale rispetto a tutti i debiti precedenti e successivi (Tommy ricordera' che una rata del FMI salto' in Grecia, ma il discorso e' lungo e noioso).
Questa primazia che consente al FMI di intervenire quando nessun altro vuole intervenire (ed e' un bene) ha come risvolto della medaglia che il suo intervento puo' avere anche mere finalita' politiche ("presto ad un mio amico"), tanto si sa che in qualche modo tale debito dovra' essere ripagato (la BCE con la Grecia si dovette inventare, grazie ad un'idea di Gulati, quello che per l'FMI e' consuetudine).
Per l'Argentina e' andata un po' cosi'.
Trovo, come minimo, ripugnante che molti , i nomi li conosco bene, economisti-politici (speso linkati , anche in questi mesi, da articoli di giornale dal grande Tommy
) , anche argentini, che all'epoca si prestatono a questo gioco, ora facciano i maestrini. Non faccio nomi, ma settimanalmente impartiscono lezioni ai "poveri" Fernandez-Guzman (che prima di diventare ministro, lo ricordiamo, invocava un taglio piu' coraggioso alla deuda privata per evitare un taglio successivo piu' "coraggioso").
Molti economisti, "di sinistra", argentini, legittimamente e con un po' di ragione, ora dicono : "caro FMI ci hai dato soldi (
ndr meglio : hai dato al tuo amico dell'amico) a capocchia , sapendo che mai avremmo potuto rispettare tali condizioni, ti tocca accettare un haircut, non solo uno spostamento in avanti del rientro"
Hanno ragione, ma non si puo'.
L'FMI non tollera.(vedo che Fernandez-Guzman non spingono troppo, solo accenni indiretti, su questo tasto)
Come era deleterio ricordare alcuni anni fa, da parte del governo greco (nel momento delle trattative piu' serrate) alla Germania la sua questione "debito secondo guerra mondiale verso la Grecia", lo sarebbe ora da parte del governo argentino. La "barzelletta" (in realta' e' una parabola con morale ) di Proietti sul Cavaliere Nero dovrebbe essere chiara a tutti i maggiorenni ( e soprattutto agli investitori).
I passi in avanti del FMI sono sotto gli occhi di tutti (sono sicuro che la Georgieva nel suo intimo sa bene come certe cose sono andate), e, per il futuro, sarebbe auspicabile che i prestiti venissero dati guardando meno al lato politico (un Direttore meno servo degli USA aiuta) , e con un maggio controllo di dove vanno a finire veramente i dindi .
Mi scuso gia' da ora per le semplificazioni che ho fatto, ma gia' cosi' e' venuta fuori un'articolessa troppo lunga.
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