giuseppe.d'orta
Forumer storico
Dal 9 Febbraio è quotato alla borsa di Milano il nuovo "ETF Monetario". Si tratta, più precisamente, del Lyxor ETF EuroMTS 1-3 y che investe in Titoli di Stato con scadenza compresa tra 1 e 3 anni emessi dai Paesi appartenenti alla zona euro.
Al primo febbraio l’ETF aveva una durata media finanziaria di appena 1,8 anni.
La casa produttrice lo sbandiera come una buona alternativa ai fondi monetari a causa delle basse commissioni di gestione (pari allo 0,165% annue)
Questo sito ha sempre visto di buon occhio gli ETF's: questo in particolare, però, ci sembra molto poco sensato e non ne comprendiamo l'utilità.
Come è noto, l'acquisto degli ETF prevede una commissione di negoziazione identica a quella prevista per le azioni (al massimo il 7 per mille). Acquistare e vendere questo ETF, quindi, può arrivare a costare l'1,4% (senza considerare lo spread denaro/lettera anche perché oggettivamente molto contenuto e non considerando neppure le commissioni di gestione).
Dal momento che i rendimenti dei titoli di stato a breve termine sono estremamente risicati, crediamo che siano relativamente poche le circostanze nelle quale può valer la pena prendere in considerazione questo Etf.
Molto meglio acquistare in asta direttamente un titolo di Stato a breve termine oppure fare un conto di deposito ad alta remunerazione (i quali, però, promozioni escluse, ad oggi rendono meno dei titoli di stato) oppure sottoscrivere i pochissimi fondi monetari distribuiti in Italia che hanno bassissime (o nulle) commissioni di gestione. In questi casi è necessario fare attenzione ai costi per il bonifico ed ai costi fissi d'ingresso in rapporto al capitale investito.
Al primo febbraio l’ETF aveva una durata media finanziaria di appena 1,8 anni.
La casa produttrice lo sbandiera come una buona alternativa ai fondi monetari a causa delle basse commissioni di gestione (pari allo 0,165% annue)
Questo sito ha sempre visto di buon occhio gli ETF's: questo in particolare, però, ci sembra molto poco sensato e non ne comprendiamo l'utilità.
Come è noto, l'acquisto degli ETF prevede una commissione di negoziazione identica a quella prevista per le azioni (al massimo il 7 per mille). Acquistare e vendere questo ETF, quindi, può arrivare a costare l'1,4% (senza considerare lo spread denaro/lettera anche perché oggettivamente molto contenuto e non considerando neppure le commissioni di gestione).
Dal momento che i rendimenti dei titoli di stato a breve termine sono estremamente risicati, crediamo che siano relativamente poche le circostanze nelle quale può valer la pena prendere in considerazione questo Etf.
Molto meglio acquistare in asta direttamente un titolo di Stato a breve termine oppure fare un conto di deposito ad alta remunerazione (i quali, però, promozioni escluse, ad oggi rendono meno dei titoli di stato) oppure sottoscrivere i pochissimi fondi monetari distribuiti in Italia che hanno bassissime (o nulle) commissioni di gestione. In questi casi è necessario fare attenzione ai costi per il bonifico ed ai costi fissi d'ingresso in rapporto al capitale investito.