Si potrebbe fare un lungo elenco di artisti che hanno tratto ispirazione dai lavori di Gorky. Su questo punto attendo le osservazioni di Baleng che sicuramente ha un bagaglio di conoscenze artistiche superiore al mio.
Caro Heimat, mi sopravvaluti. Quanto proponi richiederebbe un lungo studio su di un artista del quale dalle nostre parti nessuno parla mai, e di cui credo esistano in Italia pochissime opere, forse nessuna, a parte questa che dovrebbe trovarsi al Guggenheim di Venezia.
Dopodiché possiamo sempre provarcisi, ma con circospezione. Già si sono citati Matta, Cy Twombly, Tal Coat, Afro ecc. Io ritengo che anche Schifano ne abbia tratto profitto (es. gocciolamenti). Poi, in generale, ma questo è noto, tutta la generazione di espressionisti astratti, con De Kooning, ovviamente, ma anche Clifford Still o Norman Bluhm e, in Italia, Tancredi (+ altri già citati).
Ulteriori nomi potrebbero essere Gustave Singier, il più lirico di quanti sto citando, Jean Le Moal, persino Sam Francis e Jenkins.
Esemplifico con Singier, in progressione simile a quella di Afro e degli altri, dagli anni 50 ai 60/70. Qui appare l'imprevista divergenza rispetto a Manessier, che si ispirava alle antiche vetrate gotiche. Singier appare invece rivolto con almeno un occhio al di là dell'Atlantico.
L'ultima delle 3
di Singier, una litografia, è rimasta vergognosamente invenduta all'ultima asta Fidesarte per 100 €.
Chi la volesse può tentare di telefonare (disclaimer: non è mia, anche se ne posseggo altre).