Un saluto a tutti da un neoiscritto al forum.
Il bando di un'asta immobiliare - ricalcando l'art. 587 del c.p.c. - così recitava.
" ... In caso di mancato versamento nel predetto termine, il Giudice dell'esecuzione pronuncia, con decreto, la decadenza dell'aggiudicatario e la perdita della cauzione a titolo di multa. L’Agente della Riscossione procede quindi ad un nuovo incanto ad un prezzo base pari a quello dell'ultimo incanto tenuto. Se il prezzo che se ne ricava, unito alla cauzione confiscata, dovesse risultare inferiore a quello della precedente aggiudicazione, l'aggiudicatario inadempiente sarà tenuto al pagamento della differenza."
Cos'è successo nel mio caso? (Asta a cui ho partecipato, senza aggiudicarmela). L'aggiudicatario (figlio dell'esecutata) non ha pagato il saldo prezzo entro i 30 giorni specificati dal bando. Il giudice ha deliberato la confisca della cauzione a titolo di multa ma anche - UDITE, UDITE - "l'acquisizione di tale multa alla procedura."
Cosa significa in pratica? Che - grazie a questa frasetta incomprensibile ai più - tale cauzione diventa una "somma attiva" per la procedura, che va a "scalare" il debito della signora. Mi sbaglio? Nel caso specifico l'esecutata - che non poteva chiaramente partecipare all'asta - ha mandato come "testa di legno" il figlio nullatenente. Nel frattempo, con questa tattica dilatoria, la cauzione del figlio (persa) è andata però a coprire (parzialmente) il debito della madre. Per cui tutto si è concluso con una "partita di giro" in famiglia.
Risultato: si è dovuto rifare l'asta, e di nuovo mi sono visto soffiare l'immobile dall'altro partecipante (il figlio della signora).
A questo punto (dopo avere perso tempo e denaro per partecipare alle due aste) mi sento solennemente preso in giro. A prescindere dal fatto se questa volta riusciranno a pagare o no (se non pagheranno, immagino vi sarà un'altra acquisizione e passeranno altri mesi) è LECITO QUANTO DELIBERATO DAL GIUDICE LA PRIMA VOLTA, E CIOE' CHE HA "ACQUISITO LA CAUZIONE ALLA PROCEDURA"?
Trattandosi di una esecuzione immobiliare per imposte non pagate, il giudice ha - a mio avviso - danneggiato l'Erario oltreché il sottoscritto, e ha in questo modo avallato comportamenti scorretti della famiglia in questione.
Stavo pensando di fare un esposto o qualcosa del genere, ma non sono esperto di diritto. Qualcuno mi può aiutare?
Grazie.
Paolaccio
Pensa che ti ripensa, mi è venuta in mente una possibile via di uscita.
Per evitare che i furbetti continuino nei loro giochini dilatori, potrei chiedere al giudice che - stanti i precedenti - stabilisca nel prossimo bando che la cauzione per poter partecipare all'asta non sia più il 10%, ma - ad esempio - il 90% ? In fin dei conti tale percentuale dovrebbe essere stabilita dal giudice. L'ho pensata male? Che mi dite?