AUGURO A TUTTI UN BRICIOLO DI FOLLIA.

Qualcuno che ha cervello c'è ancora ......


L'arcivescovo di Sassari monsignor Paolo Atzei non ha dubbi: sostiene che privilegiare i migranti rispetto agli italiani sia ormai quasi una moda, mossa da una esterofilia collegata ad interessi poco chiari.

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"Senza dimenticare i patimenti dei forestieri è giusto prima di tutto occuparsi dei poveri che abbiamo in casa ".

Sono parole che hanno fatto molto discutere, quelle del titolare della diocesi del Nord della Sardegna, estrapolate da un'intervista concessa al sito cattolico "Lafedequotidiana" quattro giorni fa e destinata a spaccare l'opinione pubblica.
 
"Non c'è nulla da smentire sulla sostanza perché quelle parole rispondono al principio di prossimità pratica - scrivono dall'ufficio comunicazione sociali dell'arcivescovo - Che comincia dalla propria persona e nella fede si proietta oltre i confini della propria casa, famiglia e Patria. San Tommaso afferma in merito: “Caritas incipit ab egone”. Ossia: la carità comincia dal proprio io. Questo non esclude ogni altro da noi, tanto più quando è in situazione di bisogno, compreso e abbracciato con amore cristiano.
 
Non esiste un diritto al matrimonio omosessuale per gli Stati dell’Unione.

Lo ha stabilito la quinta sezione della Corte europea per i diritti dell’uomo,
rispondendo al ricorso presentato da da Stéphane Chapin e Bertrand Charpentier contro lo Stato francese.

Gli Stati dell’Unione europea sono tenuti a garantire i diritti alle coppie gay ma non sono obbligati a introdurre l’istituzione delle nozze gay.
 
"Dove si è cercato qualcosa contro Massimo Bossetti non si è trovato niente".

È uno dei passaggi dell'arringa di Paolo Camporini, difensore dell'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio.
Il legale sottolinea come dagli accertamenti sulle sfere metalliche e le fibre trovate sul corpo della vittima emerga "tutt'altra storia".

Secondo il difensore, Yara è stata aggredita non nel campo di Chignolo d'Isola, dove il suo corpo è stato trovato tre mesi dopo la scomparsa del 26 novembre 2010, ma colpita a morte altrove in un'aggressione in cui "si ipotizza la presenza di più persone" e quindi siamo di fronte "a tutt'altra indagine".

Anche gli accertamenti svolti sul cellulare o sul furgone della vittima non legano Yara a Bossetti.
L'assenza di tracce di sangue della 13enne sul mezzo dell'imputato è "un elemento significativo al massimo visto che il sangue non si cancella", così come le celle telefoniche e le perquisizioni "non hanno portato a nessun riscontro".

L’avvocato ha fatto rilevare come sull’Iveco Daily di Bossetti "non è stata trovata nessuna traccia di sangue.
È un dato significativo al massimo. Il sangue non si cancella, anche dopo anni".
 
Si attaccano a tutto pur di risalire la china.......ma non ce la fanno....non ce la fanno.....il mr.bean ne ha dette di troppo e di più.

C'è uno scandalo nel mondo dei media italiani: una nota società editoriale lucra sul Mein Kampf. È la Feltrinelli.

Basta cliccare sul sito della libreria on line e cercare il titolo per veder spuntare bene in evidenza il volume pubblicato da «Edizioni clandestine» con tanto di talloncino della promozione «-15%», autore «Hitler Adolf», disponibile in cinque giorni a soli 10,20 euro.

E per giunta, a differenza di quella allegata al Giornale insieme a una collana storica firmata da autori di solida fama come William Shirer, quella venduta dall'editore simbolo della sinistra non è un'edizione critica ma il testo integrale.

Ma niente da fare, l'occasione per accendere uno scandalo di plastica era troppo ghiotta. Come poteva non caderci Gad Lerner?

E infatti sul suo blog consegna ai posteri un giudizio lapidario: «Alessandro Sallusti che distribuisce in edicola il Mein Kampf di Hitler conferma il suo talento nel fare la caricatura di se stesso».

Eppure, nello scorso dicembre, in occasione della prima pubblicazione del testo base del nazismo dopo la decadenza dei diritti d'autore, lo stesso Lerner si dichiarava favorevole: «Non mi sento di criticarla anzi trovo positivo il fatto che questo tabù in Germania venga affrontato».

Nello stesso articolo del Fatto Quotidiano, si esprimevano anche il politologo Piero Ignazi («Era ora») e lo storico Gian Enrico Rusconi («Un segno di maturità»).
 
Al di là delle strumentalizzazioni, quelle di chi approfitta di un'iniziativa editoriale per scatenare una polemica da proiettare sul voto alle amministrative,
sembra uno scherzo ma davvero nel Pd c'è chi attacca Parisi per questo (e che c'entra?),
in tutto il dibattito un punto fermo c'è. Il manifesto hitleriano, comprensibilmente avversato dalle comunità ebraiche, che pure si divisero sul tema della ripubblicazione in Germania, non è mai stato un libro clandestino.
Si trova da scaricare on line e, secondo l'associazione hateprevetion.org, ha venduto 70 milioni di copie nel mondo, dal 2008 a oggi.
 
Ho sempre scritto che sotto sotto qualcosa di opaco c'era .......strumentalizzato da chi ?

Il silenzio dei professori di Cambridge è una scelta “fatta dai legali che tutelano gli interessi dell’Università” per metterla al riparo da “possibili richieste di risarcimento danni per eventuali responsabilità nella mancata tutela della sicurezza del ragazzo”.

Federico Varese, docente di Oxford, intervistato da Repubblica si dice “sgomento” per la mancata collaborazione del prestigioso ateneo inglese
Ma quello che colpisce Varese è il rifiuto di collaborare dei docenti della prestigiosa università.
“Non hanno intuito i rischi di quella ricerca e così non hanno sottratto un loro dottorando al suo destino”

Una fonte accademica citata dal Times in forma anonima da Cambridge ha ammesso in ogni modo che la professoressa Maha Abderahman, tutor di Giulio in Inghilterra indicata attualmente “in anno sabbatico”, si sia in particolare fatta mandare le domande e abbia poi deciso di non rispondere. La fonte ha comunque insistito che “Maha e Giulio erano molto vicini”
 
Ed eccoli qui gli omuncoli piccoli piccoli

Il premier attacca la scelta di distribuire il volume del Fuhrer: "Abbraccio affettuoso a comunità ebraica".

Boldrini: "Decisione grave".

Fiano: "Nei giorni del ballottaggio il principale organo di stampa a sostegno della campagna di Stefano Parisi sceglie di arruolare a sostegno del proprio candidato anche l’estremismo più impresentabile"
 

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