niente, ne ho prese un cippone.........aspetto sereno 3,9......... penso esco poso sotto, poi si vedrà..... preferisco sempre uscire e rientrare che stare al palo ad aspettare,se va sotto 3 ne mollo metà ovvio, ciao
p.s. se lo vedi precipitare area 3,1 normale amministrazione di operatività short,,,a caccia stop loss,,,se buca 3 e non rimbalza no,,,, saluti
RISTORANTI APERTI FINO ALLE 24 E DALLE 18 SOLO SERVIZIO AL TAVOLO PER I BAR
Alla fine i
ristoranti si sono
“salvati” rispetto alle proposte degli oltranzisti che li volevano chiudere alle 22. Si tratta di una questione che ha fatto discutere a lungo il Governo con le Regioni e con il
Comitato tecnico scientifico. La soluzione raggiunta conferma la chiusura alle 24.
Una vittoria per chi, come la Fipe, si è battuto contro un chiusura anticipata. Parliamo di fatto dell'unica risturazione che resta aperta in Europa.
Per i bar, i pub e altri locali viene anticipato alle 18 lo stop alla vendita in piedi: si potrà essere serviti solo al tavolo non al tavolo. E per evitare le operazioni dei furbetti
non si potrà riaprire prima delle 5 della mattina. Il decreto della scorsa settimana aveva fatto scattare queste regole dalle 21. Di fatto
salta il rito degli aperitivi e degli happy hour in piedi. Il servizio al bancone si potrebbe fare ancora se ci saranno sgabelli, distanziati....
Per i ristoranti è introdotto l'obbligo di
non avere più di 6 persone, distanziate,
per tavolo. Resta invece sempre
consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché,
fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Sono previste multe molto salate per gli esercenti che non rispettano le regole, come il distanziamento. C'è l'
obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Divieto assoluto di assembramenti all’aperto (piazze, parchi, fuori dai locali) intensificando anche i controlli. Per favorire i controlli saranno aumentati gli agenti di sicurezza per l’applicazione delle misure restrittive. Alle
Regioni è poi concessa la possibilità di
restringere questi orari (come già deciso ad esempio dalla Lombardia) adottando ordinanze anche per singoli quartieri o comuni, là dove sia più difficile evitare assembramenti. I sindaci potranno per parte loro disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Restano inoltre aperti gli autogrill e i punti di ristoro di stazioni, aeroporti e ospedal. tutto vietato, di fatto, invece per il catering.