Bad Pharma di di Ben Goldacre
come le case farmaceutiche truccano i risultati dei loro test
sui farmaci , un libro serissimo che parla di dati e non a che vedere
col solito complottismo...
Bad Pharma - Wikipedia, the free encyclopedia
Bad Pharma: il libro che documenta il grande inganno delle case farmaceutiche | Il Disinformatico
ciao ConteRosso,
non sono d'accordo sulla parola 'truccare'.
I risultati dei test (qui bisognerebbe distinguere tra i test su umano e i test su non-umano) sono prodotti con tecniche costruite proprio per evitare la frode.
riguardo invece alla citazione:
<I farmaci sono testati da coloro che li producono>
sicuramente sì prima della messa in vendita del farmaco. ma una volta sul mercato i farmaci vengono testati da vari enti anche su diverse aree terapeutica, in 'combo' con altri farmaci etc, e questi 'clinical trials' non è assolutamente detto che abbiano come sponsor l'azienda che li ha prodotti.
<nel corso di studi mal progettati>
non proprio, se ci si riferisce ad un più vasto criterio di 'salute pubblica' allora posso concordare nel dire mal progettati.
In genere direi 'studi pilotati', nel senso che si parte da una formulazione di ipotesi che poi lo studio possa confermare in tesi (il farmaco funziona).
<su numeri disperatamente piccoli>
vera in parte; i numeri diventano disperatamente piccoli quando l'azienda sa già che se il farmaco venisse immesso sul mercato porterebbe guadagni di miliardi di dollari/euro.. in questo senso le autorità regolatorie (FDA ed EMEA) sono abbastanza succubi di fronte alle case farmaceutiche; in questi casi dovrebbero obbligare le aziende a finanziare enti terzi (protetti da un blind trust) a svolgere ulteriori clinical trials comparativi/aggiuntivi
<i pazienti non rappresentativi>
in che senso 'non rappresentativi'?
<e analizzati con tecniche che sono difetti di progettazione, in modo tale che esagerano i benefici dei trattamenti>
le tecniche non hanno nessun difetto di progettazione, analizzano ed elaborano i dati/risultati dei test tout court, tanto è vero che l'azienda farmaceutica è obbligata a conservare/congelare tali tecniche per 20 anni, perchè in caso di ispezione dell'FDA tali tecniche devono produrre il medesimo risultato se riusate sugli stessi dati.
il punto è davvero un altro: il progetto di un clinical trials è, banalizzando in maniera molto estrema, 'il farmaco va da A a B (raggiunge il suo target)'; un difetto è se tali tecniche non riescono a dimostrare di 'andare da A a B'; la tecnica è costruita in modo tale da dimostrare l'ipotesi iniziale, ma è l'ipotesi iniziale che a volte si rivela sbagliata (il farmaco non è dannoso), non è un difetto della tecnica usata.