Banco Bpm vira in negativo dopo “piano industriale ambizioso”
Investing.com – Virata in negativa improvvisa per Banco Bpm (MI:
BAMI) a Piazza Affari dopo la diffusione del piano industriale 2020-2023 definito “ambizioso” dallo stesso Ceo della banca.
Il titolo Banco Bpm (MI:
BAMI), infatti, cede oltre l’1% dopo che la mattinata aveva visto guadagni superiori al 2%, le azioni vengono scambiate a 1,84 euro.
Il piano industriale 2020-2023 diffuso questa mattina dalla banca prevede la distribuzione di più di 800 milioni di euro di dividendi nel corso del quadriennio, con un pay-out medio maggiore o uguale al 40%. Inoltre, l’utile netto è atteso pari a 770 milioni nel 2023, in crescita rispetto ai 649 milioni di fine 2019 e con un Rote del 7,2%.
Pertanto, Banco Bpm (MI:
BAMI) batte le attese degli analisti di Equita che si aspettavano “un utile netto di 630 milioni al 2023 pari ad un ROTE di 6% con costo del credito medio di 64 punti base (71 punti base nel 2020) e
cost/income a fine piano di 63%”.
E’ previsto un miglioramento della redditività con proventi core in crescita del 2,1% tra il 2019 e il 2023, pari a 4,1 miliardi alla fine del piano, sostenuti da una crescita delle commissioni nette in grado di “più che compensare” la riduzione del margine di interesse legata a tassi di mercato bassi.
Inoltre, si attende un miglioramento della qualità dell’attivo con un Npe lordo ratio al 5,9% e un costo del rischio pari a 51 punti base, mentre il Cet 1 ratio è visto superiore al 12% a fine piano.
La banca punta ad una trasformazione del modello di business con più di 600 milioni di investimenti in tecnologia e digitalizzazione, col fine di garantire sostenibilità e redditività nel futuro.
Nel piano, infine, si legge la banca prevede la chiusura di circa 200 filiali scendendo a 1.530 sportelli al 2023 (1.727 attuali).
A tal fine, la banca indica un piano di prepensionamento volontario su circa 1.100 dipendenti.
Obiettivi ambiziosi
Il nuovo piano 2020-2023 "si caratterizza per obiettivi ambiziosi ma raggiungibili, anche in uno scenario macroeconomico sfavorevole nel 2020", afferma il Ceo, Giuseppe Castagna e "rafforzerà ulteriormente il posizionamento competitivo di Banco Bpm (MI:
BAMI) come solida terza banca del Paese, creando le condizioni ottimali per sviluppare il core business e cogliere al meglio tutte le opportunità future".
"Il piano viene annunciato in un contesto sicuramente impegnativo per il Paese”, agguinge Castagna, “con non poche incertezze sull'outlook macroeconomico 2020. “La decisione di rispettare la tempistica originaria dà seguito coerente all'impegno del gruppo di svolgere un ruolo responsabile per l'interno sistema economico, sostenendo i colleghi e le loro famiglie e garantendo pieno supporto ai clienti", sottoliena il Ceo.
Le linee guida, ha conclude Castagna, "consistono in un'attrattiva remunerazione per l'azionista (oltre 800 milioni di dividendi nel periodo), assicurando solidità di capitale e ulteriore miglioramento della qualità dell'attivo; rilancio della produttività commerciale, dando seguito al trend avviato nel 2019 e beneficiando del riassetto e delle sinergie conseguite nel passato triennio".