Il Papa ha mandato un messaggio di solidarietà e appoggio a Luca Casarini.
Credevo che il Vangelo

insegnasse a perdonare ai delinquenti, non a divenirne complici.
Buona Pasqua a tutti gli altri.
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Papa Francesco scrive all'ex leader dei centri sociali Luca Casarini: «Conta sempre su di me»
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VATICANO
Sabato 11 Aprile 2020
Casarini è stato un consulente del Ministro per la Solidarietà Sociale
Livia Turco[5] nel
primo governo Prodi.
Suscita scalpore, nel 2008, la scelta di Casarini di pubblicare un romanzo con la Mondadori, casa editrice di proprietà della famiglia Berlusconi.
l 22 marzo 2019, dopo sette ore di interrogatorio, viene indagato con l’accusa di favoreggiamento dell’
immigrazione clandestina e rifiuto di obbedire all’ordine imposto dalle autorità di arrestare l’imbarcazione.
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Processo ai no-global, il pm: condannate Caruso e Casarini
Per il pm
Fiordalisi "un’organizzazione con finalità eversive; avrebbe organizzato gli incidenti accaduti nel 2001 durante il G8 di Genova. Chieste 13 condanne
Catanzaro - Un "gruppo sovversivo che mirava a veicolare un messaggio di violenza". Per il pm Domenico Fiordalisi la «Rete meridionale del sud ribelle» sarebbe stata «un’organizzazione con finalità eversive» che avrebbe organizzato gli incidenti accaduti nel 2001 durante il Global Forum di Napoli ed il G8 di Genova. È su questo presupposto che Fiordalisi ha chiesto la condanna dei 13 militanti no global imputati nel processo in corso a Cosenza, in Corte d’assise, cominciato il 2 dicembre del 2004.
Lo stesso Casarini fece l’elenco dei suoi reati in un post diventato un po’ il manifesto della sua militanza quando, nel 2016,
fu condannato a tre mesi di carcere per l’occupazione di una casa sfitta da anni dell’Ater di Venezia,
«Bloccherei seduto sui binari ancora una volta quel treno carico di armi per la guerra in Iraq per il quale ho preso un anno di reclusione. Manifesterei contro la fiera del Biotech a Genova ancora con Don Gallo, come allora, anche se mi è costato un altro anno. Disobbedirei ai centri di detenzione per migranti ancora e ancora, come feci a Trieste nonostante l’anno e mezzo di condanna. Occuperei e ristrutturerei con autorecupero come ho fatto con centinaia di altri organizzati nell’Agenzia Sociale per la Casa, altre abitazioni pubbliche tenute vuote e fatiscenti mentre tantissime persone ne hanno bisogno. I quattro anni, adesso questi tre mesi, i fogli di via, la sorveglianza speciale, le espulsioni da israele, Colombia e Messico, non sono niente»