Caro Baleng nella ns civiltà fortunatamente esiste il buon senso, la ragionevolezza e la misura delle proprie azioni.
L'ego smisurato di Ontani in questo caso, a parer mio, ha dato il peggio di se a causa del luogo in cui si è manifestato. Tutti liberi di fotte.rsi delle sensibilità altrui, ma ci vuol classe e misura anche in quello.
Comunque sia oramai son dissertazioni sterili. Il battage c'è stato e non escludo che a breve si farà avanti qualche magnate o museo per acquisire quella statua e lucrare sui biglietti x vederla.
Massì ... peraltro i comuni italiani fanno a gara per ospitare i GayPride che, pur non avendo nulla io da eccepire sugli scopi omofiliaci, non mi sembrano esibizioni di buon gusto o di equilibrio. L'"ego smisurato" ha a che fare con quanto definivo appunto luciferico.
Quanto all'opportunità.Una sera a Santiago de Cuba sono uscito in calzoncini corti. Nulla di strano se non, per loro, la lunghezza dei miei pantaloni, relativamente corti come si usava una volta (per intenderci, si confrontino i calzoncini dei giocatori di football oggi con quelli di 30/40 anni fa). Io quelli quasi al ginocchio proprio non li sopporto, ma non avrei mai pensato di suscitare una specie di scandalo, e anche scherno, venendo visto come fossi in mutande. A Santiago molte donne vanno per strada praticamente in bikini, o quasi, e insomma la moda detta ferree leggi lì come qui, e chi non si accomoda ad essa viene considerato, di volta in volta, eccentrico, ridicolo, o anche cattivo. Personalmente preferisco essere sempre in calzoni lunghi, anche perché detesto esteticamente quelli di moda adesso (anche come costumi da bagno) quasi al ginocchio, magari accompagnati da sneakers sporchi e codino ai capelli. Mi danno fastidio, ma non vado a proibirli. Molti indumenti ora di moda furono considerati ridicoli nel passato e lo saranno nel futuro. La moda dei tatuaggi (e quanti!) mi fa orrore, ma nessuno li proibisce. Peraltro, sessanta anni fa tutti vestivano allo stesso modo e chi usciva dalla norma anche solo di poco veniva considerato un provocatore.
Sono d'accordo con il buonsenso, a patto che di esso faccia parte anche l'attenzione a dare alle cose una importanza adeguata alla loro grandezza o piccolezza. Ma questo lo fanno tendenzialmente solo le società più libere.
Ultimo Tango a Parigi fu bruciato dalla censura poco più di 40 anni fa. Chiaramente, quando poi c'è un'apertura, appaiono anche coloro che non sanno tenersi equilibrati, cioè che svaccano alla grande, e si tratta sempre di quelli che prima avevano il contegno più moralistico. Sono libertario al massimo, eppure mi infastidiva moltissimo il secondo canale TV anni 80/90: lo stesso che prima catechizzava sui comportamenti di chiunque, e però ora sfruttava i nudi nel modo più pornografico possibile, cioè senza rispetto.
Un po' come gli svizzeri quando guidano in Italia: no limits