DAL CURRICULUM DELL’INFETTIVOLOGO BASSETTI SCOMPARSA LA PFIZER
25 Agosto 2021
Redazione
Se venisse ideato il premio Virologo/Infettivologo Star, nel panorama italiano, quel premio se lo potrebbe aggiudicare, con molta probabilità,
Matteo Bassetti, che negli ultimi tempi ha scalzato il collega
Burioni dal meritatissimo trono.
Il professore, ordinario di
Malattie infettive all’Università di Genova e direttore della Clinica Malattie Infettive all’Ospedale Policlinico San Martino, ha dimostrato, in questo lungo anno di emergenza, tutta la sua grande attitudine ad apparire: innumerevoli sono infatti le sue partecipazioni ai
salotti televisivi, mattutini e serali, e le sue interviste rilasciate a radio e giornali. E non ha perso nemmeno l’occasione per partecipare alla partita del Cuore.
Nelle sue comparse in tv
Bassetti difende a spada tratta la vaccinazione contro il nuovo coronavirus, non preoccupandosi di utilizzare parole forti nei confronti di chi (pur rispettando la legge) ha deciso di non sottoporvisi.
Le due versioni del curriculum di Bassetti
Può essere interessante, a questo punto, confrontare le due versioni del curriculum vitae di Bassetti, presenti sul
sito di Villa Montallegro, la clinica con cui collabora.
Il primo risale
al 10 marzo 2018, quando
Matteo Bassetti era ancora un autorevole sconosciuto. L’altro, invece,
è del 18 luglio 2021, al culmine della sua popolarità televisiva.
L’unica vera differenza rispetto alla versione 2018 riguarda
Pfizer. Se si confrontano le due versioni, in entrambe l’elenco dei congressi medici internazionali, cui il dottore ha partecipato come relatore, termina con la
Croatian Society of Infectious Diseases 2016 e con il congresso 2016 della
European Association of Hospital Pharmacist.
Eliminato dal cv 2021, invece, l’ultimo capitoletto che illustrava la carriera del medico. Nel 2018 infatti si diceva membro del
Global Advisory Board and International di una serie di case farmaceutiche. Da
Aventis a Menarini, da Bayer ad Angelini. Al primo posto di questo elenco, nel curriculum del 2018 c’era l’azienda
Pfizer.
Bassetti è dunque stato membro del
Global Advisory Board and International della Pfizer, l’azienda farmaceutica che oggi prospera grazie al fatturato del suo vaccino contro il Covid.
Secondo alcuni la decisione di far sparire dal suo ultimo curriculum un ruolo avuto per Pfizer sarebbe motivata dal timore di fornire argomenti ai “complottisti”. Dunque ancora una volta, specialmente quando in gioco è la salute di un intero popolo, possiamo permetterci il lusso di sacrificare la
trasparenza in nome della convenienza di parte? Non esistono forse professionisti in grado di testimoniare a favore del vaccino che non siano in affari con Pfizer?
Fino a che punto un medico che ricopre o ha ricoperto un ruolo all’interno di una azienda che produce un farmaco, ancora in via sperimentale, può considerarsi obiettivo, dato che la sua crociata arricchisce quella stessa azienda? O anche questo è diventato troppo
complottista chiederselo?
E dove è il
Movimento Cinque Stelle che sulla battaglia per la trasparenza ha preso tantissimi voti? Perché, nella sua posizione di
Governo, non chiede conto dei curricula ai virologi che imperversano sui media tuonando in favore di una
terapia genica sperimentale?