Giovakkino Lamòttazzo
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Per il capo dell'opposizione, Silvio Berlusconi, "la coalizione di governo non arriverà a fine legislatura". Lo ha detto a Napoli durante la festa "Azzurra". "Non ci resta - ha continuato - che stare in Parlamento a fare opposizione dura e se sarà necessario manifesteremo nelle piazze in modo democratico". Per Berlusconi il governo in carica "è pericoloso per il Paese" per la presenza di "forze comuniste".
A conclusione della prima festa azzurra in Campania il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha attaccato duramente l'attuale governo, in particolare per quelle "forze che orgogliosamente si definiscono comuniste e che mandano avanti provvedimenti in coerenza con i loro principi e la loro storia".
L'ex primo ministro, davanti a una folla di fedelissimi, ha sottolineato le differenze tra i due schieramenti: "Noi pensiamo che il fine della politica sia quello di garantire e aumentare la libertà dei cittadini. Loro pensano che al contrario sia quello di redistribuire la ricchezza e assoggettare i cittadini al controllo dello Stato. Sono una minoranza nella coalizione, ma indispensabili per restare al governo".
Berlusconi ha ricordato anche come alcuni partiti dell'attuale maggioranza abbiano molti elementi in comune con la Cdl, più di quanto non si pensi. E ha citato il partito della Margherita e dei suoi esponenti che "in molte cose la pensano come noi", costretti però "ad accettare i diktat" degli eredi dei comunisti.
A conclusione della prima festa azzurra in Campania il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha attaccato duramente l'attuale governo, in particolare per quelle "forze che orgogliosamente si definiscono comuniste e che mandano avanti provvedimenti in coerenza con i loro principi e la loro storia".
L'ex primo ministro, davanti a una folla di fedelissimi, ha sottolineato le differenze tra i due schieramenti: "Noi pensiamo che il fine della politica sia quello di garantire e aumentare la libertà dei cittadini. Loro pensano che al contrario sia quello di redistribuire la ricchezza e assoggettare i cittadini al controllo dello Stato. Sono una minoranza nella coalizione, ma indispensabili per restare al governo".
Berlusconi ha ricordato anche come alcuni partiti dell'attuale maggioranza abbiano molti elementi in comune con la Cdl, più di quanto non si pensi. E ha citato il partito della Margherita e dei suoi esponenti che "in molte cose la pensano come noi", costretti però "ad accettare i diktat" degli eredi dei comunisti.
