BIELORUSSIA: 940 MILIONI DI DOLLARI SE FATE COME L’ITALIA - TG #Byoblu24

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FMI ALLA BIELORUSSIA: 940 MILIONI DI DOLLARI SE FATE COME L’ITALIA - TG #Byoblu24


Bizzi: «Governi pagati da OMS e FMI per imporre il lockdown»
Maurizio Blondet 13 Settembre 2020

Sono uno storico, uno scrittore e un giornalista freelance. È dallo scorso mese di gennaio, con l’introduzione in Italia dello stato d’emergenza da parte del governo di Giuseppe Conte, che mi sento in guerra, letteralmente catapultato notte e giorno in una trincea. Mi sento in guerra non certo contro un “virus” o un nemico invisibile, ma contro un governo totalmente eterodiretto da forze e poteri molto pericolosi che hanno messo in scena un vero e proprio colpo di Stato globale, finalizzato alla progressiva riduzione e cancellazione della democrazia, della libertà e dei diritti civili, alla repressione di qualsiasi dissenso e all’instaurazione di una dittatura mondiale tecnocratico-sanitaria che definire di stampo orwelliano sarebbe un complimento. Tale piano, che va avanti indisturbato già da molti anni e che si pone purtroppo anche altri obiettivi molto più pericolosi, ha coinvolto la maggior parte dei governi mondiali e alcuni europei in particolare. Non tutti i governi europei si sono approcciati all’Operazione Corona nello stesso modo, anche se, almeno nella fase iniziale, l’hanno generalmente sostenuta, anche perché sapevano che sarebbe stata funzionale a un reset finanziario globale dal quale non volevano rischiare di restare esclusi.

in alcuni paesi scandinavi, in Svizzera, in Croazia e – in parte – anche in Germania, questa operazione è venuta presto a scontrarsi con la solidità dei sistemi democratici e ci sono stati notevoli ripensamenti, se non addirittura dei chiari tentativi di smarcamento. In altri paesi, come ad esempio in Italia, Spagna, Francia, Serbia e Bulgaria, l’operazione è stata invece portata avanti con maggiore forza e violenza. Questo è potuto avvenire sia per via di crescenti pressioni internazionali che grazie a sostanziosi incentivi economici provenuti da organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutti i governi europei erano stati messi al corrente già dal mese di settembre del 2019 di cosa sarebbe successo, e hanno ricevuto enormi finanziamenti clandestini (nel senso di non ufficialmente dichiarati): una vera e propria pioggia di denaro, non certo destinata a finanziare e potenziare la sanità e gli ospedali, ma esclusivamente per dichiarare il lockdown e garantirne la tenuta attraverso un massiccio potenziamento delle forze dell’ordine.

Non sono in grado di sapere quale sia l’esatto ammontare di questi finanziamenti, anche perché sono stati sistematicamente coperti da segreto di Stato, e perché sono stati diversi da paese a paese. A rompere la diga è stato il presidente della Bielorussia Aljaksandr Lukashenko, che notoriamente si è sempre rifiutato di adottare nel suo paese alcuna misura di emergenza, di lockdown o di “distanziamento sociale”. In una riunione del governo bielorusso ha dichiarato di aver ricevuto una cospicua offerta in denaro (92 milioni di dollari) da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, affinché facesse «come in Italia». Offerta che, dopo il secco no di Lukashenko, sarebbe stata in poche settimane addirittura decuplicata: ben 940 milioni di dollari, questa volta offerti dal Fondo Monetario Internazionale, accompagnati dalla medesima richiesta: chiudere tutto e fare “come in Italia”. Non a caso, dopo questa coraggiosa presa di posizione, Lukashenko è stato demonizzato dalla “comunità internazionale”, è stato accusato di brogli elettorali e stanno tentando di rovesciarlo con una ridicola e meschina rivoluzione “colorata” finanziata da criminali come George Soros e alimentata da personaggi di squallore, servi del potere globalista, come Bernard-Henri Lévy.

Cosa si sarebbe impegnato a fare esattamente Aleksandar Vučić per quei soldi? Ho contatti nell’ambiente dell’intelligence, sia in Italia che in altri paesi, e mi hanno confermato che il governo italiano ed altri governi europei, incluso quello della Serbia, hanno ricevuto e accettato questi finanziamenti occulti. Non posso sapere con certezza come Aleksandar Vučić li abbia impiegati, ma so che in Italia sono stati destinati al potenziamento delle forze dell’ordine per la gestione e la tenuta del lockdown e per corrompere i media, affinché mantenessero alto il clima di paura per il “virus”. Molto probabilmente la stessa cosa è accaduta in Serbia, ma deve essere il popolo serbo a pretendere e a ottenere la verità. Se ci sono ancora in Serbia politici con le mani libere, devono trovare il coraggio di chiedere al loro governo quanto denaro ha realmente ricevuto e come lo ha speso. Sono stato uno dei primi giornalisti al mondo a denunciare tali questioni attraverso il sito www.databaseitalia.it. I popoli hanno il diritto di conoscere la verità.

Finanziamenti segreti per adottare il lockdown e per appoggiare la psy-op dell’Operazione Corona sono stati offerti alla maggior parte delle nazioni, a dimostrazione del fatto che si è trattato di un vero e proprio colpo di Stato globale. Questo è accaduto in Canada, Australia, America Latina, Medio Oriente, Asia e Africa. Molti leader africani, in particolare i presidenti della Tanzania, del Burundi e del Madagascar hanno pubblicamente denunciato questi tentativi di corruzione e hanno preso le distanze dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dimostrandosì così molto più liberi e coraggiosi dei leader europei. Sicuramente tutti i paesi dell’Europa Sud-orientale hanno raggiunto simili accordi, compresi Romania, Bulgaria, Albania, Montenegro e Macedonia, ma non conosco gli importi di tali finanziamenti. In Grecia e a Cipro ci sono state maggiori resistenze politiche, e la Chiesa Ortodossa ha avuto molto peso nella difesa della democrazia e della libertà dei cittadini.
Questa è una guerra contro i nostri diritti, contro la democrazia e per la distruzione della nostra stessa civiltà.
Tutti i popoli d’Europa devono ribellarsi e lottare per il proprio futuro.


(Nicola Bizzi, “Sapevano del coronavirus dallo scorso autunno, il presidente serbo Vučić ha preso i soldi”, da “Database Italia” del 7 settembre 2020. «Sono passate poche settimane da quando il suo articolo in esclusiva per “Databaseitalia.it” ha fatto il giro del mondo», scrive Davide Donateo ricordando la denuncia di Lukashenko sottolineata da Bizzi, «scoperchiando il sistema con cui il Fmi è riuscito a “convincere” i governi ad entrare in lockdown, seguendo il modello italiano». In un’intervista rilasciata per l’importante sito serbo “Srbin.info”, Bizzi ha alzato la posta rivendicando la veridicità di ogni parola di quell’articolo, aggiungendo ulteriori dettagli. «Amo molto la Serbia, parlo la vostra lingua e ho studiato la vostra storia», dice Bizzi, editore di Aurola Boreale, rivolgendosi ai serbi. «Ho vissuto a lungo nel vostro paese negli anni ’90 e ho avuto l’onore di conoscere e incontrare Slobodan Milošević», aggiunge. «Ero molto amico di Dragoš Kalajić, un grande intellettuale, artista e patriota, e ho lavorato con lui per difendere nel mondo l’immagine e l’onore della Serbia»).

Bizzi: governi pagati da Oms e Fmi per imporre il lockdown | LIBRE

Contributo illuminante al pezzo:

Il momento in cui il presidente serbo A. Vucic apprende da Trump che lui sta per spostare l’ambasciata della Serbia in Israele, a Gerusalemme:


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Ultima modifica:
TRANQUILLI, NON SIAMO IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA
Maurizio Blondet 17 Agosto 2020

NON E’ vero niente.
Siamo lieti di segnalare, in base alle Nuove Disposizioni della Commissione con WJC e Unesco, una esemplare teoria del complotto felicemente smentita.

Il 16 agosto, il sito Controinformazione segnalava:
Fonte: Су-27 подняли в воздух из-за итальянского самолета над Черным морем
Un caccia russo Su-27SM è decollato per intercettare sul Mar Nero un aereo italiano – ha riferito il Centro di Controllo della difesa nazionale.
Le apparecchiature di localizzazione hanno registrato un oggetto in avvicinamento al confine russo. Un Su-27SM delle forze di difesa aerea del Distretto Militare Meridionale si è alzato in volo per identificare l’obiettivo.
“L’equipaggio del caccia russo si è avvicinato ad una distanza di sicurezza dall’oggetto aereo e lo ha identificato come un velivolo pattugliatore Atlantic della Marina Militare Italiana”, si legge nel messaggio.

Dopo che l’aereo italiano ha cambiato rotta e si è allontanato dal confine russo, il caccia russo è ritornato al suo aerodromo di base. Il Centro di Controllo ha sottolineato che l’intero volo del Su-27SM è stato compiuto nel rigoroso rispetto delle regole internazionali per l’uso dello spazio aereo e non vi è stata violazione del confine di stato.

Le apparecchiature di localizzazione russe monitorano costantemente gli aerei militari stranieri vicino al territorio russo. Proprio questa settimana ben due volte dei Su-27 si sono levati in volo per intercettare aerei americani sul Mar Nero. Per la stessa ragione il 13 agosto un MiG-31 si è alzato in volo sul Mare di Barents. МиГ-31 подняли в воздух на перехват самолета ВМС США над Баренцевым морем

Fin qui la Novosti. Il deplorevole sito complottista italiano commentava:
“Cosa ci fa un aereo militare italiano in ricognizione in prossimità dei confini della Russia, un paese amico che non sta certamente minacciando l’Italia; quando, invece, in queste settimane le coste meridionali italiane, come pure la frontiera orientale, sono prese d’assalto da migliaia di “migranti”, senza osservare da parte italiana nessuna azione a tutela del “patrio suol”. Tali azioni militari di pattugliamento non sarebbero auspicabili, non a migliaia, ma a qualche decina di km dalle nostre coste?”


La smentita:
La Marina Militare ha ribadito che “nessun assetto della Marina Militare attualmente opera nel Mar Nero e la tipologia di velivolo, P-1150 Atlantic, riportato nelle agenzie non è in dotazione alle Forze Armate italiane da diversi anni. Lo precisa lo Stato Maggiore della Difesa italiano”.

Dunque, allegri: non siamo in guerra con la Russia a nostra insaputa.

Siamo solo parte della forza di pace NATO, e come tali partecipiamo alla tenera e intensissima difesa dell’Islanda da cui il 3 luglio sono decollati ben 4 nostri F-35 – stanziati a Keflavik, Islanda appunto – per intercettare aerei provenienti dal mar di Norvegia nel quadro della “attività Air Policing della NATO”: una operazione esclusivamente umanitaria, anzi arcobaleno, costantemente ostacolata dalle provocazioni dei Sukhoi . Precisiamo che il decollo dei nostri aerei in Islanda è stato ordinato dal Combined Air Operations Centre (Caoc) Nato, il quale ha sede a Uedem in Germania: insomma i nostri caccia sono lì a proteggere i Frugali, dove è la vera necessità, e non nel Mediterraneo dove arrivano decine di migliaia di migranti-che-fuggono-dalla-guerra.


Una ONG preoccupata dei diritti umani violati da Lukashenko
Vi riveliamo inoltre un fatto che i nostri nemici tacciono: il Combined Air Operation Center della NATO è una ONG pacifista che si occupa di diritti umani.

I diritti umani in questi giorni così gravemente violati dal dittatore della Bielorussia, contro cui giustamente si levano “i giovani e le donne” bielorusse in manifestazioni del tutto spontanee e perciò seguite con passione quotidiana dalle nostre tv, non come quelle dei Gilet Gialli, che giustamente sono feriti, mutilati, accecati da Macron per un anno e mezzo e di cui la Rai ha mostrato niente, perché quei cittadini francesi erano organizzati da Putin.

La suddetta ONG fa decollare ogni giorno i nostri ed altrui F-35 sul confine con la Bielorussia, ansiosa di proteggere i diritti umani. E non solo aerei: la NATO arcobaleno sta giustappunto facendo grandi manovre militari in Polonia e Lituania; in visita in Polonia sabato, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha affermato che Washington sta monitorando la situazione in Bielorussia.

Lukashenko, volutamente equivocando le intenzioni umanitarie e lgbt dell’Occidente, ha mandato in fretta i suoi corpi armati d’elite al confine, dove – secondo il portale russo indipendente Meduza.io, cominciano lunedì esercitazioni militari in un campo di addestramento vicino a Ostrowiec, al confine con la Lituania, a 50 chilometri da Vilnius. Nella zona di Ostrowiec c’è una centrale nucleare bielorussa che l’orribile dittatore pretende di difendere.

E’ in questo quadro che s’inserisce la falsa notizia russa secondo cui un aereo della Marina militare italiana svolazzava sul Mar Nero vicino ai suoi confini. Forse la difesa di Mosca ha scambiato un Atlantic francese per nostro, che comunque era lì unicamente preoccupato dei diritti umani.

Se Mosca perde la Bielorussia – ossia se noi la conquistiamo alla democrazia e alla felicità arcobaleno – perde l’ultimo stato-cuscinetto che lo separa della NATO.

Sicché è per nervosismo che Avia.pro, il portale militare russo, ha emesso questo strano comunicato:
La NATO ha iniziato a minacciare le basi militari russe in Bielorussia e la sovranità russa.

La Russia potrebbe affrontare una delle guerre più brevi contro i membri della NATO se l’Alleanza del Nord Atlantico tentasse di attaccare la Bielorussia entro giorni o addirittura ore.
Questo sarà uno dei conflitti militari più brevi della storia, poiché oggi le truppe russe sono pronte a colpire le aree di posizione delle truppe NATO vicino ai confini di Bielorussia e Russia.
Подробнее на: России грозит полуторачасовая война с НАТО

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si stanno posizionando in vista di una vittoria dei DEM in america?
vogliono far fare alla Bielorussia la fine dell'Ucraina?
Merkel: governo bielorusso interrompa violenza e dialoghi con opposizione
Da Reuters - 1 ora fa 1
BERLINO (Reuters) - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin in merito alla situazione in Bielorussia e ha chiarito che...


a me sembra un copione già visto con l'Ucraina
 
nwo
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:transf::transf::transf:
 
FMI e Italia: 2011 l'anno del golpe bianco.




Ma i media italiani abbaiano dietro alla democrazia in Bielorussia. Bielorussia minacciata da aggressori esterni. (Pazzesco. Sembra roba orwelliana, socing e bipensare...)
 
Lukashenko ha appena dichiarato qualche settimana fa di aver ricevuto dal Fondo Monetario e dalla Banca Mondiale un miliardo di dollari, a condizione che attuasse in Bielorussia un lockdown a saracinesca totale “come l’Italia”; e al suo rifiuto, certo per coincidenza gli scoppia in casa la rivoluzione colorata completa di esaltazione nelle tv del mondo.

 

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