BIELORUSSIA: 940 MILIONI DI DOLLARI SE FATE COME L’ITALIA - TG #Byoblu24

Sullo sfondo di un aumento generale negli ultimi anni del ritmo di militarizzazione degli Stati membri della NATO negli Stati confinanti, vi è una chiara tendenza verso un aumento del numero delle forze armate nazionali e un aumento dei bilanci militari. Questi processi hanno iniziato a verificarsi più intensamente dopo i noti eventi del 2014 in Ucraina.

Ma si preparano ad attaccare la Bielorussia come con la Siria? insomma vogliono la guerra con la Russia! sono anni che la cercano apertamente.

“le dichiarazioni di alcuni esperti militari polacchi circa la necessità di considerare la possibilità di un sostegno decisivo per il cambio di potere nella Repubblica di Bielorussia, circa una possibile violazione dell’integrità territoriale dello Stato con la separazione della regione di Grodno”.

L’accenno del generale alla Polonia si riferisce all’ultima delle provocazioni di Varsavia: “Al prossimo Consiglio europeo, in accordo con il Gruppo di Visegrad e a nome di quest’ultimo, proporrò il cosiddetto Piano Marshall per la Bielorussia”, ha dichiarato lunedì il primo ministro Mateusz Morawiecki
 
L'Europa punisce la Bielorussia con ulteriori sanzioni perchè NON è DEMOCRATICA e non garantisce la libertà di espressione
e allora youtube che censura le opinioni difformi? quella è democratica perchè fa la volontà del regime fascista europeo????

Consiglio straordinario Ue La Bielorussia diventa 'No-fly zone'. Nuove sanzioni europee Il Consiglio europeo approva il divieto di sorvolo della Bielorussia e lo stop a 3 miliardi di aiuti Ue a Minsk.
Il dirottamento del volo Ryanair "è uno scandalo internazionale, messi in pericolo civili" dice il presidente del Consiglio, Michel.
La presidente della Commissione Von der Leyen: "Mosca vuole indebolirci con minacce e omicidi"

I leader dei Ventisette, riuniti a Bruxelles, hanno adottato le conclusioni sulla Bielorussia che prevedono la richiesta di ulteriori sanzioni, di vietare il sorvolo alle compagnie aeree bielorusse dello spazio aereo dell'Ue così come chiedono alle compagnie europee di evitare di sorvolare la Bielorussia. I leader Ue chiedono l'immediata liberazione del giornalista dissidente Raman Pratasevich e della sua fidanzata, Sofia Sapega, e invitano l'Icao ad avviare un'investigazione urgente sul dirottamento del volo ryanair.
Fonti Ue, accordo ampio tra i leader su sanzioni
I leader europei riuniti al vertice di Bruxelles "hanno dato un chiaro segnale" a favore di "sanzioni economiche mirate o settoriali sulla base dell'articolo 215" dei Trattati Ue contro la Bielorussia in seguito al dirottamento del volo Ryanair per l'arresto del giornalista dissidente Roman Protasevich. Lo si apprende da un alto funzionario Ue. La disposizione citata prevede l'applicazione di sanzioni tramite una delibera a maggioranza qualificata.
I leader, spiega il funzionario, "hanno approvato le pesanti azioni in linea con la proposta del presidente del Consiglio europeo e il testo è stato approvato molto rapidamente".
Le misure restrittive si sono rese necessarie "perché le autorità bielorusse hanno messo in grave pericolo la sicurezza aerea e dei passeggeri a bordo".
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko "è già stato sanzionato nell'elenco precedente", ricorda il funzionario Ue.
Von der Leyen: "Mosca vuole indebolirci con minacce e omicidi" "La Russia sta continuamente sfidando i nostri interessi e i nostri valori", "abbiamo assistito al tentativo di indebolire l'Unione europea e i suoi Stati membri per mezzo di minacce ibride, sabotaggi, omicidi, cyber attacchi e disinformazione". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo la riunione tra i leader. La situazione, secondo la presidente, "sta peggiorando" e ha poi sottolineato: "Il comportamento della Russia dimostra che i nostri tentativi nel corso degli anni, e anche dei decenni, di migliorare la nostra relazione con la Russia non hanno avuto il successo che meritavano"
Michel:
"No a roulette russa con vita civili" Il dirottamento del volo Ryanair rappresenta una "minaccia all'aviazione civile e alla sicurezza", "Non tolleriamo che si giochi alla roulette russa con la vita dei civili" ha detto il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, in conferenza stampa al termine del vertice Ue. "Chiediamo un'inchiesta da parte dell'Icao", ha aggiunto.
Il Consiglio europeo
Duro il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, ha comunicato il divieto di sorvolo della Bielorussia a tutti i voli. Il fatto che è accaduto ieri, ha detto arrivando al Consiglio, è "un'azione senza precedenti e aberrante. Un'azione di terrorismo contro la comunità europea. Le persone a bordo appartenevano a 18 nazionalità diverse. Il tempo della retorica è passato. Abbiamo bisogno di azioni chiare per far cambiare comportamento a questo regime pericoloso. Una delle possibilità è chiudere lo spazio aereo europeo alle aereolinee bielorusse, riconoscere che lo spazio aereo bielorusso non è sicuro per i cittadini europei, oppure espandere le sanzioni del passato, usando la stessa cornice. Tutte queste misure sono altamente necessarie per fermare il regime bielorusso".
Il presidente lituano ha aggiunto anche che porrà il tema di un impianto nucleare in Bielorussa che potrebbe essere usato come possibile arma geopolitica contro l'Unione europea.

Da eurodeputati di 6 gruppi parlamentari (Partito popolare europeo, Socialisti & democratici, Renew Europe, Verdi, Conservatori & Riformisti e Sinistra) era arrivata una lettera nella quale si chiedeva la no-fly zone. "Dato l'uso della forza intollerabile e senza precedenti da parte del regime bielorusso, riteniamo che lo spazio aereo bielorusso non possa più essere considerato sicuro per nessun aereo con passeggeri registrato nell'Ue" pertanto, "chiediamo l'immediata sospensione dei voli sullo spazio aereo bielorusso". "Questo atto di terrorismo sponsorizzato da uno Stato ha brutalmente attaccato l'Ue, mettendo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio di un aereo civile registrato nell'Ue", si legge ancora nella lettera. "Si tratta di un atto illegale e oltraggioso di pirateria e sequestro di persona che deve essere affrontato con una risposta europea forte e unita sotto forma di sanzioni estese nei confronti di Alexander Lukashenko personalmente nonché nei confronti di tutti i responsabili di questi atti", conclude la missiva indirizzata a Michel, alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e ai due membri della Commissione responsabili per gli Esteri, Josep Borrell, e Trasporti, Adina Valean.
La presidente von der Leyen ha dichiarato che saranno subito congelati 3 miliardi di aiuti Ue a Minsk. Sassoli apre il vertice: "L'Europa dimostri di non essere una tigre di carta" Di fronte ai gravissimi fatti avvenuti ieri in Bielorussia, i capi di Stato e di governo dell'Ue, riuniti oggi a Bruxelles, dovranno "dimostrare che l'Europa non è una tigre di carta". E' l'avvertimento lanciato dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ai leader dei Ventisette, nel suo discorso preliminare che ha dato il via al Consiglio europeo. "Nuove minacce alla nostra sicurezza - ha detto Sassoli - impongono una forte voce europea. I fatti della Bielorussia, con l'ipotesi di un dirottamento di Stato di un aereo civile per arrestare oppositori del regime, ci impongono un salto di qualità e tempestività della nostra risposta". "I fatti di ieri, con l'atterraggio forzato a Minsk del volo Ryanair da Atene a Vilnius, sono di una gravità inaudita. Il regime del presidente Lukashenko ha privato della libertà Roman Protasevich e un'altra persona che lo accompagnava, che ora si trovano detenuti a Minsk. Chiediamo l'immediato rilascio di entrambi senza condizioni e la possibilità per loro di lasciare il Paese", ha continuato il presidente del Parlamento europeo. "E' senz'altro necessaria un'indagine internazionale - ha osservato - per verificare se la sicurezza del trasporto aereo e dei passeggeri è stata messa a repentaglio da uno Stato sovrano e se siamo in presenza di una violazione della Convenzione di Chicago" sull'aviazione civile internazionale. "Ma la nostra risposta - ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo - deve essere forte, immediata e unitaria. L'Unione europea deve agire senza esitazioni e punire i responsabili. Stasera - ha concluso, rivolto ai leader dei Ventisette - avete una grande responsabilità per dimostrare che l'Unione non è una tigre di carta". L'Onu appoggia le richieste di una indagine indipendente Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "appoggia le richieste di un'indagine completa, trasparente e indipendente". In una nota del portavoce Stephane Dujarric ha definito l'incidente "preoccupante" e ha "sollecitato tutti gli attori interessati a cooperare con tale inchiesta". Il segretario generale dell'Onu si è detto poi "profondamente preoccupato" per la detenzione del giornalista Roman Protasevich. Guterres rimane "fortemente preoccupato anche per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Bielorussia all'indomani delle elezioni presidenziali dello scorso agosto", e ha "esortato le autorità del paese a rispettare pienamente gli obblighi internazionali in materia di diritti umani, inclusi quelli in relazione alle libertà di espressione, riunione e associazione". Biden: "Dirottamento oltraggioso, bene le sanzioni" Il presidente americano Joe Biden condanna "l'oltraggioso" dirottamento dell'aereo da parte della Bielorussia e si dice a favore delle sanzioni. Biden appoggia le sanzioni approvate dall'Unione europea e segnala di aver chiesto alla sua squadra "di elaborare opzioni appropriate per i responsabili". - See more at: La Bielorussia diventa 'No-fly zone'. Nuove sanzioni europee
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E' di guerra imminente che si parla
Attacco a Minsk

in effetti l'Europa ha 2 pesi e 2 misure sempre ricordando Julian Assange
siamo in un regime didattoriale
 
SPY FINANZA/ Da Protashevich all’Ivermectin, le ombre delle narrazioni comode sul Qe
Pubblicazione: 28.05.2021 - Mauro Bottarelli
Osservano come vengano riportate alcune notizie e come ne vengano di fatto censurate altre, sorgono dei sospetti anche sulla narrativa relativa al Qe

Non so se avete notato come sia scesa rapidamente di intensità la polemica con la Bielorussia. Certo, l’Europa ha dato vita alla farsa delle sanzioni contro Minsk a tempo di record e ha venduto la sua narrativa di fatti, parlando di dirottamento di Stato e in alcuni casi addirittura scomodando il termine di terrorismo nei confronti di Alexander Lukashenko.
E in effetti, quel sostantivo è calzante. Peccato che non riguardi il regime bielorusso, bensì in qualche maniera proprio il giornalista del canale Telegram Nexta, Roman Protashevich, prelevato dal volo Ryanair diretto in Lituania. E divenuto, ovviamente per l'UE, un eroe della libertà di stampa.

Il problema con uno come Alexander Lukashenko, però, è che difficilmente compie un atto del genere senza avere la certezza assoluta di ciò che fa.
È al potere da sufficiente tempo da sapere quando è il caso di abbozzare, di concedere aperture. E quando, invece, occorre alzare i toni. E nonostante la stampa italiana si sia ben guardata dal riportare anche solo mezza parola, Alexander Lukashenko il 26 maggio ha tenuto addirittura una conferenza stampa sul caso. Non solo difendendo il suo operato, ma passando appunto all’offensiva: a suo dire, quanto è avvenuto è la logica conseguenza di un’accelerazione di certi ambienti verso l’accerchiamento finale dell’ex Urss alla luce dell’allargamento a Est degli interessi atlantici.

Retorica vetero-comunista, roba da film di Peppone?
Mica tanto. Perché come è stata costretta ad ammettere anche la BBC, difficilmente tacciabile di simpatie filo-russe, Roman Protashevich era presente nel Donbass come giornalista embedded con il famigerato battaglione Azov. Dei simpatici neo-nazisti, come mostrano le foto delle loro scorrerie nelle piazza di Kiev, in occasione di manifestazioni ed eventi pubblici. Quelli con le rune, tanto per capirci. Le medesime che in Italia fanno scomodare la legge Mancino ma che altrove sono percepite come simbolo di liberazione anti-Putin.
E queste due foto mostrano il nostro eroe sequestrato in divisa militare alla celebrazione del primo anniversario della liberazione di Mariupol nel 2015. È quello con gli occhi chiusi nella seconda foto, probabilmente travolto dall’emozione.
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Premessa: a rilanciarle le immagini è stato un sito dichiaratamente vicino al Cremlino. Ma proprio per questo, se si trattasse di un fake basato su una semplice somiglianza somatica, i debunkers in servizio permanente ed effettivo della libertà sarebbero già a rischio infarto per il troppo lavoro. Prendendo quindi per buona la versione russa, in attesa di eventuali smentite, a voi questo pare unicamente un giornalista embedded o, come lo ha definito Lukashenko, un mercenario a tutti gli effetti? E siccome esiste una black list terroristica in cui il battaglione Azov è inserito, quantomeno nel mondo che fa riferimento all’ex blocco sovietico, il fatto che fosse in volo rende la versione della minaccia al velivolo Ryanair avanzata da Minsk per giustificare l’accaduto quantomeno credibile quanto quella dei media internazionali rispetto alla natura unicamente giornalistica del lavoro di Roman Protashevich.

Insomma, le cose non stanno proprio come le raccontano. E poi, in effetti, l’Europa pare aver abbassato pesantemente i toni anche per un altro motivo.

Utilizzando canali ufficiali del ministero degli Esteri, la Russia ha infatti fatto notare come nessun Paese dell’Ue pretese sanzioni contro gli Usa quando, il 3 luglio del 2013, l’aereo del Presidente boliviano Evo Morales fu bloccato e fatto atterrare a Vienna, dopo che gli Stati Uniti ottennero il divieto di sorvolo e la chiusura dello spazio aereo da parte di quattro nazioni europee (Italia in testa, ovviamente, insieme a Francia, Spagna e Portogallo), perché si credeva che a bordo ci fosse la talpa del Datagate, Edward Snowden, in viaggio verso La Paz da Mosca. In quel caso, tutto bene.
Nonostante l’abuso nell’abuso, ovvero la violazione dell’immunità diplomatica di un volo di Stato e non di una low cost.
E non vi pare strano che l’Irlanda, patria di Ryanair, sia stata fra i membri Ue meno indignati e chiassosi?
Semplice spiegare il motivo: il pilota, ancorché costretto ad atterrare dall’allerta terrorismo, avrebbe infatti dovuto tenere i portelloni chiusi e chiamare l’ambasciatore irlandese a Minsk, poiché quel velivolo è ufficialmente suolo dell’Eire. Ma si sa, il diritto internazionale per qualcuno si presta a interpretazioni. Come accaduto con Evo Morales nel 2013.

Certo, la scusa della minaccia ricevuta da Hamas avanzata da Minsk fa semplicemente sorridere ma resta la questione di fondo.
Primo, i due pesi e le due misure. Come sempre.
Secondo, quanto denunciato da Alexander Lukashenko in conferenza stampa, parlando della reazione internazionale all’accaduto: This is not information warfare anymore, this is modern hybrid warfare. We must do everything to prevent it becoming a real war. Della serie, ora il gioco della destabilizzazione comincia a stancare. La logica dei dissidenti, dei giornalisti eroici e in fuga, delle Ong perseguitate e dei canali Telegram censurati comincia a mostrare la corde: dietro non ci sono movimenti spontanei, ci sono soltanto interessi incrociati di governi. Finanziati e sponsorizzati. Oltre ad atti spesso ben al di là del diplomaticamente accettabile. Peccato che la stampa italiana non abbia sentito il bisogno di raccontare anche il day after dell’ennesima parata dell’indignazione andata in scena a Bruxelles, quantomeno per completezza di informazione. Ma si sa, ci sono notizie e notizie. Alcune vanno gridate, altre invece tenute basse. Nascoste, addirittura.

Ne sa qualcosa Michael Capuzzo, giornalista del New York Times con sei nominations al Pulitzer alle spalle, il quale ha recentemente pubblicato un articolo-inchiesta di 15 pagine dal titolo eloquente: The drug that cracked Covid. E quale sarebbe questo misterioso e fenomenale farmaco in grado di debellare il coronavirus? I lettori de Il Sussidiario ne sanno qualcosa, poiché se ne parlò già lo scorso aprile: l’Ivermectin, un normalissimo anti-parassitario che in base agli studi di un’università australiana debellava la malattia in 48 ore. Ebbene, questo grafico ci mostra i risultati ottenuti in India a livello di riduzione di casi di contagio quotidiani nelle ultime quattro settimane: ovvero, da quando l’Ivermectin è stato inserito nel protocollo sanitario ufficiale di lotta al Covid da parte delle autorità di New Delhi.

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Un caso? Magari sì. Magari sarà l’acqua del Gange che di colpo ha sviluppato proprietà curative miracolose, magari la campagna vaccinale sta filando via spedita come negli Usa o in Israele. O magari, semplicemente quel farmaco dal costo risibile e facilmente procurabile anche per i Paesi poveri, funziona davvero. Anche perché lo stesso professor Anthony Fauci ha definito la situazione indiana di tale gravità da necessitare un lockdown durissimo e pressoché totale. Molte fabbriche di vaccini del Paese sono chiuse (le stesse che dovevano produrre le fiale anche per il mercato europeo), proprio causa Covid e scarseggiano persino le bombole d’ossigeno. Ma c’è l’Ivermectin, un normalissimo anti-parassitario. Michael Capuzzo, da vero giornalista, ha ritenuto la storia degna di essere raccontata. Anzi, a suo dire, I don’t know of a bigger story in the world. In effetti, come dargli torto.

Direte voi, il New York Times avrà dedicato un’intera edizione a una storia simile. No. Questa immagine mostra dove Michael Capuzzo ha pubblicato il suo racconto: Mountain home, un mensile gratuito della Pennsylvania, il cui direttore è la moglie.

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Massimo rispetto, ci mancherebbe. Ma non vi pare che, anche in questo caso, qualcosa stoni?
Che vi sia un pezzo mancante del puzzle, un’unica versione della storia?
Ovvero, se da un lato la Bielorussia ha torto marcio a prescindere, in questo caso pare che esista una conventio ad excludendum di qualsiasi narrativa che esuli da quella vaccinale.
Tradotto, da ciò che è riconducibile a Big Pharma e ai suoi interessi di business virati ora verso l’endemia, stante il livello di studio già in atto sui sieri per le somministrazioni di richiamo annuale, quelli meno invasivi per via orale e quelli per uso infantile e al grande reset social dei Big Data legato al passaporto vaccinale. Altrimenti, quantomeno il caso indiano andrebbe raccontato e studiato, se non imitato. Ma si sa, alcune notizie vanno date. Altre taciute.

Ad esempio, tutti i media ieri parlavano dell’accelerazione di Joe Biden sull’inchiesta relativa alla genesi del Covid: le agenzie federali entro tre mesi devono relazionare il Presidente. Accidenti, stavolta si fa sul serio contro la Cina e il suo atteggiamento da Dottor Stranamore con i virus! Peccato che nessuno abbia raccontato l’antefatto: come riporta la CNN, difficilmente tacciabile di complottismo anti-sistema, lo stesso inquilino della Casa Bianca aveva deciso di chiudere l’inchiesta sul laboratorio di Wuhan lanciata dall’allora titolare del Dipartimento di Stato, Mike Pompeo. Il motivo? Di fatto, la totale assenza di fonti credibili e il forte rischio che quella caccia alla streghe tutta politica si ritorcesse contro Washington e i finanziamenti a stelle e strisce indirizzati negli anni proprio verso il bio-lab cinese. Anche in questo caso, perché raccontare solo la coda della storia?

Morale della favola: se l’informazione riesce a manipolare il flusso di notizie in questo modo e su tematiche di questa importanza e rilevanza, quale livello di cortina fumogena strutturale sarà stato dispiegato attorno al ruolo sistemico del Qe e ad altre oscure questioni da addetti ai lavori del mondo economico-finanziario?

 

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