Bielorussia rifiuta 940 milioni: «Lockdown come in Italia? Che assurdità!»

tontolina

Forumer storico
Bielorussia rifiuta 940 milioni: «Lockdown come in Italia? Che assurdità!»


Il presidente della Bielorussia Lukashenko ha rifiutato un’offerta allettante del Fondo Monetario Internazionale perché tra le condizioni c’era l’imposizione del lockdown.

La Bielorussia, come la Svezia, non ha mai attuato una chiusura del Paese, affrontando questo periodo in modo molto diverso rispetto al resto d’Europa.


Il presidente Aleksander Lukashenko ha continuato sempre a negare che il coronavirus fosse un pericolo per la popolazione attuando blande misure di restrizione.

Lo scorso 18 giugno il capo dello Stato ha tenuto una riunione sulle misure a sostegno dell’economia da parte del sistema bancario.

Discorso del presidente della Bielorussia sulla proposta dell’FMI
In apertura ha tenuto a sottolineare l’importanza di preservare la sovranità e l’indipendenza del Paese e che non permetterà a nessuno di distruggere la Bielorussia.

L’incontro ha trattato molti aspetti economici del Paese. Nella parte finale Aleksander Lukashenko ha parlato ai partecipanti della disponibilità di assistenza creditizia estera alla Bielorussia.

Il capo dello Stato ha annunciato la possibilità di fornire alla Bielorussia 940 milioni di dollari in cosiddetti finanziamenti rapidi da parte del Fondo Monetario Internazionale. Ha però sottolineato il problema dietro a questa proposta: le condizioni imposte.

Il presidente le ha reputate inaccettabili perché non riguardavano la parte finanziaria ma un’imposizione sulla gestione coronavirus del Paese. La Bielorussia avrebbe dovuto applicare le regole del lockdown come in Italia.

«Non voglio che in Bielorussia si ripeta la situazione che c’è stata in Italia, Dio non voglia. Io non lo voglio. Noi abbiamo il nostro Paese e la nostra situazione e vogliamo gestire il coronavirus come stiamo già facendo», ha affermato Lukashenko.

A fine maggio la Banca Mondiale aveva già stanziato un finanziamento di 90 milioni di euro per aiutare la Bielorussia a rafforzare il sistema sanitario nazionale nella lotta al coronavirus.

Il Fondo Monetario Internazionale era pronto a offrire fino a 10 volte di più ma alle loro particolari condizioni. Il presidente ha affermato: «Ho chiesto anche il parere al Ministero della Salute. Ma il FMI continua a chiederci di attuare la quarantena, l’isolamento e il coprifuoco. Che assurdità!»

I dati Covid-19 della Bielorussia, su una popolazione di 9 milioni, parlano di 66.521 contagiati, 59.061 guariti e 513 decessi, con un tasso di letalità dello 0,7%.

Il presidente bielorusso ha dato un duro parere riguardo all’imposizione del Fondo Monetario Internazionale, rifiutando la loro offerta.
 
ma il FMI ha fatto quest'offerta solo al Bielorussia?

e se se se
anche il Lockdown italiano fosse frutto di un'imposizione estera?

a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca...
chi vuole imporre al mondo una dittatura sanitaria? sempre Bill Gates?
 
Ultima modifica:
Bielorussia: Ue, procedura per elaborazione lista sanzioni in corso
MILANO (MF-DJ)--"Le autorità stanno sfortunatamente continuando il trend di repressioni contro i manifestanti pacifici.
Questo non è accettabile, mentre il massacro dei gilet gialli in Francia è vera democrazia
La posizione dell'Ue non è cambiata [nel senso che vogliamo farci ancora una volta gli affari interni della Russia e trovare una scusa per introdurre nuove sanzioni], ripetiamo la nostra richiesta di porre fine alle repressioni e avviare un dialogo con la società perchè i bisogni e le aspettative del popolo bielorusso come quello francese, italiano, tedesco devono essere ascoltati, rispettati e discussi.
Questo è il dovere di base di qualsiasi autorità al Governo in qualsiasi Paese: riflettere i bisogni della popolazione.
I manifestanti pacifici che sono stati arrestati, inoltre, devono essere rilasciati immediatamente".
Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, aggiungendo che "il processo per l'introduzione delle sanzioni approvato dai ministri degli Esteri dell'Ue venerdì continua e speriamo di vedere i risultati presto con la presentazione di una lista di persone che saranno sanzionate per le cose negative che stanno accadendo contro il popolo bielorusso".
"C'è un alto interesse politico, come è stato espresso dai ministri degli Esteri, a concludere il procedimento il prima possibile. Il processo è partito all'interno dei gruppi di lavoro del Consiglio, la lista evolverà in base ai nomi presentati dagli Stati membri, e non voglio speculare su questo. Speriamo che la procedura venga conclusa il prima possibile", ha proseguito.
cos
(END) Dow Jones Newswires
September 02, 2020 07:35 ET (11:35 GMT)
 
Bielorussia: Ue, procedura per elaborazione lista sanzioni in corso
MILANO (MF-DJ)--"Le autorità stanno sfortunatamente continuando il trend di repressioni contro i manifestanti pacifici.
Questo non è accettabile, mentre il massacro dei gilet gialli in Francia è vera democrazia
La posizione dell'Ue non è cambiata [nel senso che vogliamo farci ancora una volta gli affari interni della Russia e trovare una scusa per introdurre nuove sanzioni], ripetiamo la nostra richiesta di porre fine alle repressioni e avviare un dialogo con la società perchè i bisogni e le aspettative del popolo bielorusso come quello francese, italiano, tedesco devono essere ascoltati, rispettati e discussi.
Questo è il dovere di base di qualsiasi autorità al Governo in qualsiasi Paese: riflettere i bisogni della popolazione.
I manifestanti pacifici che sono stati arrestati, inoltre, devono essere rilasciati immediatamente".
Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, aggiungendo che "il processo per l'introduzione delle sanzioni approvato dai ministri degli Esteri dell'Ue venerdì continua e speriamo di vedere i risultati presto con la presentazione di una lista di persone che saranno sanzionate per le cose negative che stanno accadendo contro il popolo bielorusso".
"C'è un alto interesse politico, come è stato espresso dai ministri degli Esteri, a concludere il procedimento il prima possibile. Il processo è partito all'interno dei gruppi di lavoro del Consiglio, la lista evolverà in base ai nomi presentati dagli Stati membri, e non voglio speculare su questo. Speriamo che la procedura venga conclusa il prima possibile", ha proseguito.
cos
(END) Dow Jones Newswires
September 02, 2020 07:35 ET (11:35 GMT)
Bielorussia, Putin a Macron: inaccettabili le ingerenze dall'esterno

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo francese Emmanuel Macron hanno discusso le crescenti tensioni in Bielorussia, in un colloquio telefonico.
Lo riporta il Cremlino spiegando che "Putin ha sottolineato che interferire negli affari interni di Minsk e fare pressione sulla leadership bielorussa è inaccettabile".
Entrambe le parti, viene aggiunto, "hanno espresso interesse per la risoluzione dei problemi attuali nel più breve tempo possibile".
 
Ad UE dei bielorussi non gli frega un fico secco.
Sotto la pelle di unicorno si nasconde il lupo, scostando il vestito cucito dalla propaganda si vedono le zanne.
 
questa Europa di stampo hitleriano è un mostro nazista

Ad UE dei bielorussi non gli frega un fico secco.
Sotto la pelle di unicorno si nasconde il lupo, scostando il vestito cucito dalla propaganda si vedono le zanne.
Perché Giorgetti ha ragione. Purtroppo.
Maurizio Blondet 25 Settembre 2020


Dal Corriere: «In Europa, non aver votato la mozione contro il dittatore Lukashenko è stato un errore strategico», ha detto senza mezzi termini Giorgetti, il responsabile Esteri della Lega.
Il partito è “additato pubblicamente nella plenaria dell’Europarlamento tra «i populisti che stanno con Putin» e
colpito da “ostracismo”

Vero, e ciò dice cosa è veramente “l’Europa”: un circolo serrato ed esclusivo di fanatici che hanno preso una direzione (lo scontro con Mosca) e ti discriminano e satanizzano se non obbedisci alla linea. Non sono ammesse più opinioni in dissenso, minority reports.

Quindi, “se vorremo in futuro governare”, dice Giorgetti, bisogna “ricostruire un rapporto più stretto e non conflittuale con l’establishment europeo”. Perché se no, per quanti voti prendesse, se fosse pure maggioranza assoluta nel paese, senza placare l’odio che ha suscitato nell’establishment europeista
“non riuscirebbe a governare. Anzi, non arriverebbe a governare”.

E’ verissimo, e dovremo ricordarci come Berlusconi (e l’intelligente, Tremonti) non è riuscito a governare: è bastato che Merkel ordinasse di vendere qualche miliardo di titoli italiani per far salire lo spread a 500 e, con la complicità di Draghi, mettere rovesciare il Pompetta porre al governo in Italia il loro Monti.
Loro hanno tutti i mezzi del potere sovrannazionale: dobbiamo elencarli ancora una volta?
controllano la moneta,
la “legalità” di Bruxelles e la “ortodossia” ideologica,
-hanno il blocco germanofono che spadroneggia e nasconde gli scandali delle sue banche mentre accusa le nostre e le obbliga a svendere i “non performing loans”,
-hanno i media che gli danno sempre ragione e nascondono i loro crimini,
-hanno l’impunità dagli atti criminali che compiono contro nazioni intere (vedi Grecia),
-non possono essere chiamati in giudizio,
-né sono soggetti al voto popolare.

E chi può abbatterli?
Non certo andando a fare comizi, men che meno suonare citofoni, mostrare foto dove mangi la pizza, chiedendo pieni potere al Papeete; o ancor peggio, facendo oggi il filo-Trump e filo-Bibi, e domani il filo-Putin.
L’establishment ha serrato le mascelle perché per un momento ha creduto che l’Italia potesse, per opera tua, uscire dall’euro. Adesso è rabbiosa e chiede vendetta.

Quindi Giorgetti ha ragione: “Se vorremo in futuro governare, Matteo dovrà incontrare Draghi e poi chiedere l’iscrizione al Ppe».
Una resa senza condizioni, la presa d’atto di una disfatta.
E il commissariamento di Salvini.
Molti che hanno creduto al progetto, sono rabbiosi contro Giorgetti. Perché non capiscono – rozzi – la sua premessa: “Se vogliamo in futuro governare..” Giorgetti pratica una dote che non solo non è diffusa in quest’area che ha creduto nel Capitano, ma è odiata dai più: il realismo.

Governare
non è andare per comizi e urlacchiare contro le ONG tedesche che sbarcano clandestini.
Può significare entrare in un governo di unità nazionale che fa schifo, magari con Draghi il drago a capo, perché lo si può condizionare.
Restando fuori non si condiziona, loro possono fare di te quello che vogliono ,e i voti che hai nei sondaggi si riducono, si riducono col tempo e i tuoi errori …
E poi, è una sconfitto per Salvini?
Sarebbe una sconfitta se si potesse essere sicuri che aveva in mente il progetto che gli abbiamo attribuito, il serio tentativo di liberare l’Italia dalla moneta e della regole che la stanno facendo morire.
Ma non ne sono sicuro.
Me lo dice il fatto che “ raccontano che Salvini abbia riconosciuto «l’errore» dell’euro-gruppo leghista”, ossia di astenersi nel voto contro Lukashenko; dovevano dare anche loro il calcio dell’asino.
Insomma, Salvini ha scaricato i suoi euro-deputati, ai quali non aveva dato alcuna direttiva, e che hanno votato secondo quello che credono il progetto.
Ora, Salvini dimostra non solo di non avere alcuna idea ferma in politica estera, ed poterla cambiare riconoscendo “l’errore”… degli altri, mai i suoi. E’ un’abitudine: anche sui fantasmagorici “fondi russi alla Lega”, ha mollato il povero Savoini. Come non l’avesse mai conosciuto.

E’ il momento di riconoscere non solo che le sconfitte di Salvini sono tutte auto-inflitte; ma che c’è un elemento di viltà e bassezza intellettuale che aggrava la situazione.
Ora, secondo Giorgetti, dovrebbe recuperare la fiducia della cosca europeista. Matteo dovrà incontrare Draghi e poi chiedere l’iscrizione al Ppe». Ma non può farlo lui. Tener testa con onore e dignità alla cosca eurocratica poteva e doveva farlo nel 2018: indicendo un congresso internazionale, a Roma, in cui invitare tutti i grandi stranieri che hanno scritto criticando l’euro, dal Nobel Stiglitz a De Grauwe, della London School of Economics, da Jacques Sapir ad Ashoka Modi di Princeton, senza dimenticare il finnico Tuomas Malinen – con Bagnai a fare gli onori di casa e la regia del convegno.
Un simile parterre di competenti mondiali euro critici, che i media avrebbero dovuto ascoltare (e non far finta che non esistano) sarebbe stato un evento politico di prima grandezza, e non avrebbe dato motivo alla “ diffidenza mista a ostilità di Bruxelles e delle cancellerie internazionali”, gli avrebbe dato un prestigio nel consesso europeista che la cosca non avrebbe potuto non riconoscere.
Non l’ha fatto, ha perso l’occasione.
Ed ora basterebbe che “Incontrasse Draghi e chiedesse l’iscrizione al PPE?”.
Sicuramente Giorgetti non è così ingenuo da crederci.
Salvini deve farsi da parte;
Paolo Mieli (il figlio, va ricordato, del “colonnello Ralph Merrill”, ufficiale dei servizi d’intelligence inglesi Psychological Warfare Branch nel 1944) gli consiglia, mellifluo, di presentarsi come sindaco di Milano. Dio ne scampi i milanesi.
Che sparisca, è necessario.
 
ma il FMI ha fatto quest'offerta .. alla Bielorussia?
No.


24 luglio 2020
...

Da dove nasce la bufala in Italia?
Dire esattamente la fonte è pressoché impossibile, tuttavia a contendersi il primato di bufalatori sono il canale Youtube Byoblu e Il Gazzettino Vesuviano. Quest’ultimo non è il solito blog cospirazionista (anche se qualche dubbio ci sorge), bensì una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Torre Annunziata ... In poche parole è un quotidiano. Il giornale partenopeo lo scoop l’avrebbe avuto da Fishki (...): ennesimo ricettacolo di fake news a livello mondiale.

Anche in questo caso ... , non c’è nessun giornale bielorusso che parli della bufala, ovvero dei 940 milioni di euro proposti a Lukashenko per imporre il lockdown. Eppure una notizia così scandalosa dovrebbe essere pubblicata in prima pagina sui più importanti quotidiani bielorussi, ma sia il Belorusskaya Delovaya Gazeta, sia la Belorusskaya Gazeta e il Sovetskaya Belorussya non ne parlano. Guardando l’articolo su Fishki è evidente che Il Gazzettino Vesuviano abbia copia-incollato lo scritto, correggendo leggermente gli errori di traduzione. Questa è la nuova frontiera della mala informazione 2.0.
...
 
19 settembre 2020 - Minsk
...
Sabato la polizia ha prelevato le manifestanti che marciavano in modo pacifico contro il regime di Lukashenko.
...

Agenti in uniforme verde e passamontagna neri circondavano le persone in marcia pacifica. "Solo i codardi picchiano le donne!" gridava il corteo. Molte donne venivano sollevate con la forza e arrestate, tra queste è finita anche Nina Bahinskaja, bisnonna di 73 anni diventata un'icona del movimento di protesta. Il video mostra un ufficiale in passamontagna che le toglie bruscamente la corona di fiori che stava portando e la spinge in un furgone.

Secondo l'agenzia di stampa Afp, la polizia ha prelevato circa 300 manifestanti tanto da esaurire i furgoni e dover liberare alcune donne. Nina Bahinskaja è stata portata in una stazione di polizia e rilasciata poco dopo.




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Proteste in Bielorussia, centinaia di donne arrestate. Anche l'icona 73enne dell'opposizione Nina Bahinskaja



I manifestanti chiedono da più di un mese le dimissioni del presidente Aleksandr Lukashenko, che ha governato la Bielorussia per 26 anni. Le proteste sono previste anche oggi per la sesta domenica consecutiva. Le autorità hanno schierato camion militari e filo spinato nel centro della città. Sui social è stato diffuso l'appello dell'opposizione a riunirsi nel centro di Minsk e in altre città.

Secondo il racconto di alcuni testimoni ci sono stati anche brevi scontri con la polizia. Tra gli slogan, "libertà per i giornalisti". Le donne hanno anche esposto dei cartelli in cui si può leggere, a caratteri latini, SOS.
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