reef
...
Titolo provocatorio per un argomento tutto da sviscerare.
Premetto che:
- già dal 2003 in poi mi sono occupato saltuariamente dei famigerati QF o fondi chiusi immobiliari;
- c'è un tenace gruppo su FOL che da allora segue quasi quotidianamente l'argomento in modo esemplare, pubblicando dati e informazioni che permettono di seguire l'andamento del comparto;
- norisk tiene da sempre una rubrica settimanale su questo comparto, pubblicando dati e proiezioni.
Ora vediamo di cosa si tratta e il motivo del titolo.
I fondi chiusi immobiliari (detti per brevità QF) sono disciplinati da una serie di normative che si trovano facilmente in rete. Le caratteristiche principali sono:
- vengono istituiti definendo un capitale suddiviso in N quote;
- con questo capitale vengono comprati immobili;
- la gestione degli immobili porta un profitto annuale da distribuire come cedola/dividendo;
- dopo un certo numero di anni il fondo chiude, ovvero vende gli immobili e restituisce il capitale ai sottoscrittori.
Quindi sono caratterizzati da:
- data di partenza;
- capitale in emissione suddiviso in quote;
- cedola annuale;
- scadenza.
La semplificazione riguarda il fatto si può cercare qualche parentela con dei bond, diciamo, "un po' distressed".
Il QF lo compro, so quanto rende subito, ma se il mercato immobiliare crolla dubito che potrò riavere indietro il capitale.
Qual'è l'aspetto degno di interesse? Che finchè questi oggetti stavano solo nei PF dei malcapitati sottoscrittori il loro valore era sempre assegnato a 100%. Ma al momento della quotazione sul mercato regolamentato, molti di questi hanno perso il 20-30-50-60% dal valore nominale...
Il motivo è ovvio. Ma una domanda che può sorgere spontanea è: che speranza abbiamo di vedere rimborsati dei bond subordinati se il mercato immobiliare arriva a perdere il 50% del suo valore a libro? E allora, conviene scommettere sul fatto che i subordinati bancari rimborseranno a 100 (con tutte le sofferenze sull'immobiliare) o converrà scommettere sul sottostante? Mancano ancora diversi elementi.
PS Per aggiungere un po' di sale, alcuni di questi prodotti sono stati venduti ai pensionati da parte delle Poste in tempi di bolla, con la classica argomentazione dell "investimento sul mattone". Vi lascio immaginare...
Premetto che:
- già dal 2003 in poi mi sono occupato saltuariamente dei famigerati QF o fondi chiusi immobiliari;
- c'è un tenace gruppo su FOL che da allora segue quasi quotidianamente l'argomento in modo esemplare, pubblicando dati e informazioni che permettono di seguire l'andamento del comparto;
- norisk tiene da sempre una rubrica settimanale su questo comparto, pubblicando dati e proiezioni.
Ora vediamo di cosa si tratta e il motivo del titolo.
I fondi chiusi immobiliari (detti per brevità QF) sono disciplinati da una serie di normative che si trovano facilmente in rete. Le caratteristiche principali sono:
- vengono istituiti definendo un capitale suddiviso in N quote;
- con questo capitale vengono comprati immobili;
- la gestione degli immobili porta un profitto annuale da distribuire come cedola/dividendo;
- dopo un certo numero di anni il fondo chiude, ovvero vende gli immobili e restituisce il capitale ai sottoscrittori.
Quindi sono caratterizzati da:
- data di partenza;
- capitale in emissione suddiviso in quote;
- cedola annuale;
- scadenza.
La semplificazione riguarda il fatto si può cercare qualche parentela con dei bond, diciamo, "un po' distressed".
Il QF lo compro, so quanto rende subito, ma se il mercato immobiliare crolla dubito che potrò riavere indietro il capitale.
Qual'è l'aspetto degno di interesse? Che finchè questi oggetti stavano solo nei PF dei malcapitati sottoscrittori il loro valore era sempre assegnato a 100%. Ma al momento della quotazione sul mercato regolamentato, molti di questi hanno perso il 20-30-50-60% dal valore nominale...
Il motivo è ovvio. Ma una domanda che può sorgere spontanea è: che speranza abbiamo di vedere rimborsati dei bond subordinati se il mercato immobiliare arriva a perdere il 50% del suo valore a libro? E allora, conviene scommettere sul fatto che i subordinati bancari rimborseranno a 100 (con tutte le sofferenze sull'immobiliare) o converrà scommettere sul sottostante? Mancano ancora diversi elementi.
PS Per aggiungere un po' di sale, alcuni di questi prodotti sono stati venduti ai pensionati da parte delle Poste in tempi di bolla, con la classica argomentazione dell "investimento sul mattone". Vi lascio immaginare...
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