Se il piano economico e finanziario fosse un film di fantascienza meriterebbe 5 stelle
I programmi elettorali purtroppo non sono un genere letterario ma meriterebbero di entrare nel filone della fantascienza. Ed in fondo è quello che noi italiani vogliamo. Non cifre, numeri, dati ma un’esperienza nuova, in nuove realtà per
liberare nuove energie e proiettarci verso un’altra idea di Paese (cit.). Certo ci sono anche gli scettici, e per accontentare anche questi noiosoni, il M5S ci spiega subito dove troverà i soldi. Punto numero uno:
30 miliardi annui di spending review. Dove li trova il M5S così tanti soldi? Ci dice anche questo: utilizzando i piani approntati dai commissari alla spesa, uno su tutti
Carlo Cottarelli.
Fermiamoci qui. Cosa prevedeva il piano Cottarelli?
Formulato nel 2014 si proponeva di tagliare la spesa pubblica nel triennio 2014-2016 giungendo
a risparmi lordi massimi per 34 miliardi in tre anni. Ora è evidente che qualcosa non torna, perché il M5S dice di essere in grado, seguendo quello stesso piano, di recuperare 30 miliardi l’anno una volta a regime. È chiaro quindi che dire che si hanno a disposizione 30 miliardi di euro l’anno subito quando inizialmente se ne possono avere al massimo una decina (lordi) non è la stessa cosa.
Curiosamente il M5S non dice nemmeno cosa prevede il piano. Perché tutti pensano che sia sufficiente tagliare i costi della politica e gli sprechi, cosa che senz’altro contribuisce al risparmiare ma tra le misure previste c’era il taglio del Pubblico impiego che prevedeva, entro il 2016, l’esubero di 85mila dipendenti pari ad un risparmio per le casse statali di 3 miliardi. Oppure il blocco completo del turnover e l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne da 41 a 42 anni.
Il Piano Cottarelli solo quando fa comodo?
Qualche giorno fa a Piazza Pulita lo stesso Cottarelli ha definito “un errore” il piano del M5S
di fare più deficit per finanziare il taglio delle tasse: «facciamo una cosa in deficit vuol dire andiamo a prendere a prestito i soldi. Poi sperare che questo generi una crescita del PIL tale che poi le entrate aumentino e si riesca a ripagare il debito che si è fatto inizialmente. Ci hanno provato in tanti e nessuno ci è riuscito». Aggiungendo che non è pensabile attualmente pensare di tagliare le tasse in deficit. Oggi Cottarelli su Twitter ha spiegato che «esiste una una relazione di causalità tra alto debito e bassa crescita, soprattutto se il debito non sta scendendo». Il M5S propone al tempo stesso di fare più debito e di abbassare il rapporto deficit/PIL del 40% in dieci anni. Allo stato attuale si tratterebbe di circa 70 miliardi
Carlo Cottarelli@CottarelliCPI
Come richiesto da molti allego i riferimenti ai lavori che concludono che esiste una relazione di causalità tra alto
#debito e bassa
#crescita, soprattutto se il debito non sta scendendo.
3:45 PM - Jan 26, 2018
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Non si può non notare che pur tenendo alta la bandiera della spending review il MoVimento 5 Stelle prevede l’assunzione di qualche migliaio di dipendenti pubblici. Diecimila agenti delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza nelle città (ai quali si spera sia previsto di dare una dotazione di mezzi adeguata) e “altre 10mila per rafforzare le commissioni territoriali che valutano le domande di diritto d’asilo”.
Nel suo piano però Cottarelli faceva notare che solo solo Cipro, la ex Jugoslavia, la Turchia, la Spagna, la Croazia, la Grecia e la Serbia avevano un numero maggiore di unità di polizia ogni 100mila abitanti. Il M5S al contrario propone di assumerne altre ventimila. Ci sono poi da assumere 5mila amministrativi nei Tribunali e 1.400 magistrati “per rendere più efficiente e rapido il comparto”.