Bund, TBond e i Dannati del carry trade. (VM 91)

tò neee già morto uno

Anche gli hedge fund, qualche volta, piangono. E’ il caso del Dillon Read Capital Management Portfolios, fondo speculativo per il quale Ubs ha annunciato oggi il reintegro nei ranghi dell’investment banking. In buona sostanza il prodotto verrà chiuso, i fondi di Ubs investiti nel fondo verranno stornati nell’investment banking, mentre gli investitori esterni verranno rimborsati. La chiusura del fondo comporterà un onere una tantum di 300 milioni di dollari, ai quali corrisponderanno però risparmi per 200 milioni all’anno.



Ubs, che proprio oggi ha annunciato utili complessivi dei primi tre mesi dell’anno per 3,275 miliardi di franchi contro i 3,5 dello stesso periodo 2006, chiude così un prodotto che ha registrato perdite per 150 milioni di franchi. La stessa Ubs ha collegato le perdite del fondo all’andamento del mercato statunitense delle mortgage-backed securities market (titoli garantiti da un insieme di prestiti ipotecari) a loro volta correlati alla crisi dei prestiti subprime, quelli concessi a creditori dotati delle minori garanzie, che nelle ultime settimane hanno registrato un'impennata del tasso di insolvenza. Sul tema dell’immobiliare Usa Ubs resta tuttavia moderatamente ottimista, esprimendo, nel comunicato di presentazione dei dati finanziari, la previsione che i problemi non dovrebbero avere effetti globali di lungo periodo. Allo stesso modo, dall’istituto elvetico, pur prevedendo un rallentamento dello sviluppo economico americano nei prossimi mesi, rilevano crescenti evidenze di un’economia in buona salute nel resto del mondo.



La decisione dell’istituto con base a Zurigo non sottende però a mutamenti strategici nei confronti degli hedge fund. Peter Wuffi, ceo di Ubs, ha infatti spiegato che il provvedimento dipende dall’eccessiva onerosità e complessità del fondo, principalmente legata alla gestione della piattaforma di trading proprietaria. “Ubs rimane impegnata nell’offerta di investimenti alternativi ai clienti – ha spiegato - tuttavia, sulla base della valutazione di una serie di fattori, abbiamo concluso che l’iniziativa rappresentata da Drcm non ha risposto alle nostre aspettative”.



Il fondo, creato nel giugno 2005, era gestito da John Costas, in precedenza numero uno dell’investment bank di Ubs. E quali fossero le aspettative per il fondo lo si può ben desumere dalle dichiarazioni di Peter Wuffli nei giorni immediatamente precedenti il lancio: “Il track record di John Costas alla guida di Investment Bank parla da solo: ha guidato questa unità ai vertici mondiali attraverso un programma di crescita organica perfettamente pianificato e attuato. La sua decisione di creare una nuova attività in seno a Ubs rappresenta per tutti noi una prospettiva entusiasmante”.
 
masgui ha scritto:
volemi lasciarmi con il cerino acceso...ehhe

:D il mio short a 84....li ha fatti cagar sotto..e la mia chiusura a 78 li ha disorientati..nun sapendo loro che ho sempre quello da 31 da far fruttare..quindi vediamo di fare un bel -9% :-o :D
 
Secondo me sono preoccupati per la riapertura della Cina.....
:D :D


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:eek: :eek: Fiat negativa? si saranno sbagliati? adesso chiamo marchionne e gli dò il drammatico annuncio che sta perdendo lo 0,90%....
 
dan24 ha scritto:
:eek: :eek: Fiat negativa? si saranno sbagliati? adesso chiamo marchionne e gli dò il drammatico annuncio che sta perdendo lo 0,90%....

aaa ecco :D :D un uomo un mito

Fiat: Marchionne, ancora tanta la benzina nel serbatoio

- 3.5.07/11:19

All’indomani della pubblicazione delle ottime immatricolazioni in Italia nel mese di aprile e nel giorno del debutto sul mercato della nuova Linea, l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto a quanto qualche giorno fa era scritto sul Wall Street Journal. "La Fiat ha ancora molta benzina nel suo serbatoio. Non si può continuare a considerare i nuovi modelli di auto l'unica fonte per la salvezza del gruppo. Per la giusta valorizzazione del titolo bisogna guardare anche ai risultati di Iveco e della Cnh". Inoltre "i modelli stanno uscendo alla velocità della luce. Abbiamo lanciato la Bravo, la Linea, arriverà la 500, un facelift della Croma, il mini cargo alla fine dell'anno e il prossimo anno toccherà all'Alfa".
 

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