I fattori a sostegno dell’oro
I lingotti continueranno a beneficiare di una serie di elementi, in primis il contesto di
tensioni geopolitiche che vede due guerre in corso in Medio Oriente e in Ucraina. A questo si affiancano gli
acquisti da parte delle banche centrali e l’aumento della
domanda da parte dei consumatori cinesi.
Per Citigroup, l’oro beneficerà dei
flussi provenienti dagli operatori del risparmio gestito, che si stanno già mettendo al passo con la domanda fisica in Cina e dalle
banche centrali. L’inizio di un ciclo di tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025 fornirà ulteriore slancio alla domanda di investimenti.
Secondo gli analisti, gli
afflussi verso gli ETF garantiti dall’oro – in gran parte assenti negli ultimi anni –
indirizzeranno ulteriormente il “percorso verso i 3.000 dollari”. Citi vede maggiori prospettive per un calo dei prezzi intorno a maggio o giugno, ma si aspetta un “forte supporto agli acquisti” intorno alla soglia di 2.200 dollari l’oncia.
ps: i cinesi soltanto possono essere la causa di questo interesse sull'oro : crisi immobiliare, pil che non cresce piu' come l'ultimo ventennio e scarsa cultura finanziaria del cinese che fino a poco tempo fa ha vissuto in un regime comunista.