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L’Italia dei (pochi) valori: scandalo rimborsi elettorali
Altro scandalo nella politica Italiana: spariti 450 mila euro di rimborsi elettorali dell'Italia dei Valori. Che fine hanno fatto?
Oggi, ore 18:30 -
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Dopo la Lega Nord, il vento di tempesta si abbatte ora su un altro partito politico italiano l’IdV, con le stesse motivazioni: soldi spariti.
A lanciare l’accusa è l’avvocato Domenico Morace, ex dirigente dell’Italia dei Valori, che in una testimonianza video racconta di come siano spariti ben 450 mila euro destinati come rimborso elettorale all’IdV.
L’Italia dei Valori, il partito che più di ogni altro si è battuto per i valori morali, per una politica pulita, si trova ora invischiato in uno scandalo a livello nazionale.
Partiamo dal principio
La gestione economica del partito di Di Pietro è molto simile a quella di tutti gli altri partiti italiani, e nel 2011 l’IdV ha incassato per i rimborsi elettorali 12 milioni di euro, dato pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale.
“Ci sono similitudini con la Lega Nord e con il
funzionamento del cerchio magico, un ristretto gruppo di familiari e affini che decide le sorti del partito dell’Italia dei Valori. C’è un cerchio magico che ruota intorno al capo assoluto, Antonio Di Pietro. Di Pietro è il centro e Di Pietro sceglie a sua totale discrezione. Non contano meriti e capacità ma solo la sua vicinanza” dice Morace.
L’accusa di Morace riguarda la sparizione di fondi destinati al rimborso elettorale del gruppo consiliare regionale del partito in emilia romagna.
Dal 2005 al 2010 questi fondi sono stati gestiti dall’unico eletto del gruppo consigliare in regione Emilia Romagna, Paolo Nanni, già accusato in precedenza d aver usato un pass invalidi appartenuto alla suocera ormai deceduta.
Il partito riceve due flussi di denaro, uno che riguarda il compenso del gruppo consigliare in questione, ed uno che riguarda direttamente l’attivita della forza politica.
Ed è proprio questo secondo flusso quello che interessa lo scandalo in questione; in 5 anni il partito di Di Pietro doveva avere 450 mila euro per l’attività politica svolta, somma di denaro che non si capisce che fine abbia fatto.
Morace avverte dell’anomali la tesoriera del partito, Silvana Mura e lo stesso presidente nazionale del partito Antonio Di Pietro.
Dopo approfondite indagini Silvana Mura afferma che le accuse di Morace sono fondate, e che il denaro stanziato dalla Regione Emilia Romagna, e gestito da Paolo Nanni è sparito senza essere stato utilizzato per le attività politiche del partito.
Cosa accade nell’IdV
Nell’IdV ovviamente si parla dell’accaduto, ma mai pubblicamente; Morace chiede le dimissioni di Nanni, ma Silvana Mura chiededi attendere, per la pulizia del partito , che siano passate le elezioni amministrative (si parla di quelle del 2010).
Ma passate le elezioni non si fa alcuna pulizia e dei 450 mila euro spariti ne riappariranno soltanto 14 mila.
Paolo Nanni non viene ricandidato dal partito, ma a questo punto i militanti vogliono sapere che fine hanno fatto i soldi spariti, ma quando continua a non sapersi nulla della loro fine molti militanti lasciano il partito delusi e disillusi, replicando che quello che il partito predica non corrisponde a verità.
Antonio Di Pietro e Silvana Mura si dichiarano all’oscuro di tutto quello che è accaduto, ma sarà davvero così?
Quello che però viene spontaneo scrivere è che se le accuse lanciate da Morace corrispondessero a vero sicuramente l’Italia dei Valori dimostrerebbe di averne ben pochi dei “valori” che predica.