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M5SL'onestà tornerà di moda
Spread e rendimenti in contrazio
Nella seduta di lunedì il Bund future (scadenza marzo 2017) ha compiuto un veloce spunto rialzista e, dopo aver superato la barriera posta a 162,60, è salito fino a quota 163,50. La situazione tecnica di breve termine sta quindi migliorando, con alcuni indicatori che registrano un rafforzamento della pressione rialzista. Dopo una breve pausa di consolidamento è possibile pertanto un ulteriore allungo, con un primo target in area 163,90-163,95. Solo il ritorno sotto quota 162 potrebbe annullare i recenti progressi e innescare una rapida correzione verso il supporto situato in area 161,50-161,40. (riproduzione riservata)
Gianluca Defendi
Spread e rendimenti in contrazio
Lo spread Btp/Bund tratta in leggera contrazione a 154,372 punti base rispetto ai 157,522 della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del Btp italiano è in calo riguardo alla totalità delle scadenze, con il decennale che oggi rende l’1,831% rispetto all’1,893% della seduta precedente. Il Treasury americano, invece, mostra attualmente un livello di contrattazione molto basso e di conseguenza i rendimenti risultano stabili rispetto all’ultimo dato disponibile. Le dichiarazioni della Fed non hanno infatti colto i mercati impreparati, con gli investitori che avevano ampiamente anticipato il rialzo dei tassi di 25 bps nel meeting di dicembre. Nel frattempo, sul fronte delle banche italiane in crisi, l’istituto Monte dei Paschi venerdì scorso ha ricevuto l’approvazione dalla Consob per l'aumento di capitale da cinque miliardi di euro, che rappresenta un avanzamento ulteriore dopo la conversione sui bond subordinati offerta la scorsa settimana alla controparte retail. La prima fase della conversione ha portato nelle casse della banca 1,028 miliardi di euro, con un’aspettativa totale di poco meno di 2 miliardi, dato che il termine per l’adesione all’offerta scadrà domani. Spuntano inoltre delle perplessità nei confronti del termsheet dei senior bridge loan predisposto per l’ulteriore ricapitalizzazione da parte degli istituzionali, con il salvataggio privato che sembra ormai molto improbabile. Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, l’indice Ifo tedesco si è posizionato a 111 punti nel mese di dicembre, con il consenso fermo a 110,6 punti. All’interno dell’eurozona, inoltre, il costo del lavoro è salito dell’1,5% su base annua, mentre i salari sono aumentati dell’1,6% a livello tendenziale rispetto al +0,9% a/a del periodo precedente. (riproduzione riservata)
Nella seduta di lunedì il Bund future (scadenza marzo 2017) ha compiuto un veloce spunto rialzista e, dopo aver superato la barriera posta a 162,60, è salito fino a quota 163,50. La situazione tecnica di breve termine sta quindi migliorando, con alcuni indicatori che registrano un rafforzamento della pressione rialzista. Dopo una breve pausa di consolidamento è possibile pertanto un ulteriore allungo, con un primo target in area 163,90-163,95. Solo il ritorno sotto quota 162 potrebbe annullare i recenti progressi e innescare una rapida correzione verso il supporto situato in area 161,50-161,40. (riproduzione riservata)
Gianluca Defendi