centrale nucleare in fiamme (1 Viewer)

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翠鸟科
Centrale di Mühleberg più sicura

Adottate le misure richieste dagli ispettori internazionali - Chiusura nel 2019
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BERNA - La centrale atomica di Mühleberg (BE) ha attutato tutti i provvedimenti consigliati dagli ispettori internazionali per renderla più sicura. Lo ha riferito oggi il presidente del consiglio d'amministrazione dell'azienda elettrica bernese BKW, Urs Gasche, in un'intervista pubblicata dal quotidiano "Der Bund". Nel 2019, la BKW intende comunque mettere fuori servizio l'impianto, che ha oramai più di 40 anni.
 

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翠鸟科
Global solar dominance in sight as science trumps fossil fuels - Telegraph



Global solar dominance in sight as science trumps fossil fuels



Solar power has won the global argument. Photovoltaic energy is already so cheap that it competes with oil, diesel and liquefied natural gas in much of Asia without subsidies.




Roughly 29pc of electricity capacity added in America last year came from solar, rising to 100pc even in Massachusetts and Vermont. "More solar has been installed in the US in the past 18 months than in 30 years," says the US Solar Energy Industries Association (SEIA). California's subsidy pot is drying up but new solar has hardly missed a beat.






The technology is improving so fast - helped by the US military - that it has achieved a virtous circle. Michael Parker and Flora Chang, at Sanford Bernstein, say we entering a new order of "global energy deflation" that must ineluctably erode the viability of oil, gas and the fossil fuel nexus over time. In the 1980s solar development was stopped in its tracks by the slump in oil prices. By now it has surely crossed the threshold irreversibly.

The ratchet effect of energy deflation may be imperceptible at first since solar makes up just 0.17pc of the world's $5 trillion energy market, or 3pc of its electricity. The trend does not preclude cyclical oil booms along the way. Nor does it obviate the need for shale fracking as a stop-gap, for national security reasons or in Britain's case to curb a shocking current account deficit of 5.4pc of GDP.

But the technology momentum goes only one way. "Eventually solar will become so large that there will be consequences everywhere," they said. This remarkable overthrow of everthing we take for granted in world energy politics may occur within "the better part of a decade".




Deutsche Bank say there are already 19 regional markets around the world that have achieved "grid parity", meaning that PV solar panels can match or undercut local electricity prices without subsidy: California, Chile, Australia, Turkey, Israel, Germany, Japan, Italy, Spain and Greece, for residential power, as well as Mexico and China for industrial power.






For Britain it offers a reprieve after 20 years of energy drift. Yet the possibility of global energy deflation raises a quandry: should the country lock into more nuclear power stations with strike-prices fixed for 35 years? Should it spend £100bn on offshore wind when imported LNG might be cheaper long hence?







For the world it portends a once-in-a-century upset of the geostrategic order. Sheikh Ahmed-Zaki Yamani, the veteran Saudi oil minister, saw the writing on the wall long ago. "Thirty years from now there will be a huge amount of oil - and no buyers. Oil will be left in the ground. The Stone Age came to an end, not because we had a lack of stones, and the oil age will come to an end not because we have a lack of oil," he told The Telegraph in 2000. Wise old owl. :cool::cool::cool:







 

bischer0tt0

mi sono già rotto
Tre anni dopo Fukushima, Tokyo sceglie un governatore nuclearista

Il conservatore Yoichi Masuzoe eletto nuovo governatore della capitale. I suoi sfidanti si erano espressi apertamente per l'addio all'energia atomica.[/COLOR]

i giapponesi sono gente pratica, giudicano i pro e i contro e sanno che pasti gratis non ce ne sono, mica si fanno abbagliare dalla propaganda
 

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翠鸟科
i giapponesi sono gente pratica, giudicano i pro e i contro e sanno che pasti gratis non ce ne sono, mica si fanno abbagliare dalla propaganda

giusto !! :up::up:

ed è per questo che ad oggi non hanno riattivato le centrali, immagino :)



On 14 September 2013, the day before the no. 4 Oi reactor was scheduled to close down for regular inspections, some 9000 demonstrators gathered at the Kameido Chuo Park and later marched close to JR Kinshicho Station and the Tokyo Skytree. They called for an end of Japan's dependency on nuclear power.[21] The day after the Oi-reactor closed down, leaving Japan without any nuclear power for the third time in 40 years.[22]
 

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翠鸟科
Il governo del premier liberaldemocratico Shinzo Abe, col via libera al nuovo piano energetico nazionale, azzera le precedenti linee approvate nel 2012 dall'esecutivo guidato dal partito Democratico sul progressivo azzeramento del nucleare a favore delle fonti rinnovabili (sebbene in un arco temporale di trent'anni) seguendo un percorso adottato anche sull'effetto emotivo della peggiore crisi atomica dopo Cernobyl. Il nuovo piano ammette la ripartenza dei reattori (48 unità sull'intero arcipelago, tutti fermi), ma solo di quelli ritenuti "sicuri", seguendo la regolamentazione "più stringente al mondo".

Il governo, tuttavia, ha impiegato più tempo delle attese per "affinare lo schema" di riferimento a causa delle polemiche tra gli stessi parlamentari su bozze valutate "troppo pro nucleare", nel mezzo di un sentimento popolare diffuso che resta, malgrado tutto, in maggioranza contrario alle centrali. "Abbiamo compilato le basi di una nuova politica energetica responsabile sul medio-lungo termine che sostiene la vita delle persone e le attività economiche", afferma Toshimitsu Motegi, ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, a capo del progetto di revisione, in una conferenza stampa. Il governo non ha incluso, al momento, percentuali specifiche sul futuro mix energetico del Paese a causa delle difficoltà di prevedere il numero di reattori in grado di ripartire, rilevando però che il nucleare "è un'importante fonte di energia a basso costo" in grado di generare elettricità in modo stabile. Tra eccessivi oneri di riallineamento ai nuovi standard e impianti prossimi o di età superiore ai 40 anni, l'ipotesi su cui si ragiona è che alla fine una ventina di unità possa tornare operativa, con la previsione di consentire la costruzione di nuove strutture al fine di "garantire un approvvigionamento energetico stabile in un Paese con risorse naturali scarse". Per dimostrare la volontà di aumentare le fonti rinnovabili, il governo promette una loro introduzione a livelli "più alti" che in passato. Nel piano del 2010 si puntava all'ambizioso target del 20% circa della domanda complessiva del fabbisogno elettrico al 2030.


alla abenomics zoppicante si mette la stampella nuke e si posticipano le riforme
vediamo se tutto questo ridurrà le tensioni geopolitike ;)

Allo stesso tempo, si ammette la continuità dei progetti su riciclaggio e riprocessamento del combustibile esaurito, in fase di stallo, confermando l'impegno a gestire l'intera sequenza dell'arricchimento - grazie all'apposito accordo siglato con gli Usa, che l'hanno rifiutato alla Corea del Sud - come unico Paese al mondo sprovvisto di armamenti atomici. Un'ipotesi mal vista dai Paesi vicini, Cina in testa, i cui media ufficiali non molto tempo fa hanno esplicitamente accusato Tokyo di avere uno stock consistente di plutonio e uranio, impiegabile a fini militari.

... forse no :rolleyes:
 

ConteRosso

mod sanguinario
In realtà uno dei più gravi danni della nostra economia , stranamente appena accennato è l'alto costo della energia elettrica pagata dalle ns. imprese , a parte un po' di idroelettrico , la maggio parte proviene dal petrolio
sarebbe interessante confrontare i costi nucleare/petrolio, non sono abbastanza
esperto da esprimere un giudizio ...
l'uscita dall'euro quanto ci costerebbe in termini di costo energia? :mmmm:
 

f4f

翠鸟科
Rinnovabili, la Germania punta sull’efficienza


Ma sul futuro del settore pende l’incognita della riforma

Per le energie rinnovabili in Germania si apre una nuova fase grazie ai target del governo che puntano a una quota sempre più alta di produzione verde. L’industria green tedesca è un mercato stabile che offre ancora spazi di crescita; un mercato dove le opportunità di business si aprono a prodotti e servizi ad alto contenuto innovativo e tecnologico come lo sviluppo di reti intelligenti di produzione, accumulo e consumo. Non più solo inverter, pannelli solari e turbine eoliche ma sofisticati sistemi integrati con batterie per immagazzinare l’energia prodotta e non utilizzata; monitoraggio online degli impianti abbinato alle previsioni meteorologiche in modo da poter prevedere con accuratezza l’energia solare disponibile in ogni momento.
Su un milione e quattrocentomila sistemi fotovoltaici installati nel grande paese - per una capacità pari a 35.700 megawatt di picco - 30mila sono già controllati e combinati con le previsioni del tempo mentre l’accumulo è all’anno zero o quasi con il primo round di incentivi all’acquisto di batterie distribuiti l’anno scorso dalla banca pubblica Kfw. Se è vero, inoltre, come spiega l’associazione dell’industria solare (Bundesverband Solarwirtschaft, Bsw) che solo il 13% dei tetti in grado di ospitare pannelli produce attualmente energia, si comprendono i margini di ulteriore sviluppo. Che sono più marcati nell’eolico, rimasto indietro rispetto al solare e cresciuto nel 2013 del 29% su base annua.


...



il percorso è stato ben tracciato dal governo di grande coalizione di Angela Merkel che nella riforma ha mantenuto l’obiettivo di raggiungere nel 2025 il 40-45% di produzione elettrica da rinnovabili (oggi quasi al 25%), alzandola al 55-60% entro il 2035. La scommessa, che la Germania sembra prossima a vincere, è portare il costo della produzione di rinnovabili in linea con quello per la costruzione di nuove centrali a combustibile fossile e contenerlo fino a farlo scendere al di sotto dei prezzi al dettaglio dell’elettricità.
 

f4f

翠鸟科
In realtà uno dei più gravi danni della nostra economia , stranamente appena accennato è l'alto costo della energia elettrica pagata dalle ns. imprese , a parte un po' di idroelettrico , la maggio parte proviene dal petrolio
sarebbe interessante confrontare i costi nucleare/petrolio, non sono abbastanza
esperto da esprimere un giudizio ...
l'uscita dall'euro quanto ci costerebbe in termini di costo energia? :mmmm:


una parte è energia acquistata dall'estero, ad es. Francia
altra parte è gas e carbone
minimo l'apporto di eolico e solare ( ci facciamo battere dalla Germania, mi sembra di aver detto tutto)
e trascurabile anche il geotermico: unica nazione europea ad avere vulcani attivi e copiose fonti geotermiche sul territorio, bellamente le sottoutilizziamo ( cfr tanto va la gatta al lardo che c'è solo Larderello)

il concetto di uscire dall'euro è una sciocchezza demagogica di cui preferisco parlare il meno possibile
 

Caront€

Succube a prescindere!
il concetto di uscire dall'euro è una sciocchezza demagogica di cui preferisco parlare il meno possibile

concordo.
però forse questo € almeno per noi italioti non è più sostenibile...
se togliamo l'export cosa ci rimane visto che i consumi interni ci metteranno decenni a tornare a livelli pre-crisi...:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:

L’export italiano verso i paesi extra-europei cala a marzo sia sul mese precedente con un -1,2% che sull’anno (-3,5%)
 

Caront€

Succube a prescindere!
concordo.
però forse questo € almeno per noi italioti non è più sostenibile...
se togliamo l'export cosa ci rimane visto che i consumi interni ci metteranno decenni a tornare a livelli pre-crisi...:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:

L’export italiano verso i paesi extra-europei cala a marzo sia sul mese precedente con un -1,2% che sull’anno (-3,5%)

naturalmente trascurando la decrescita felice :D:D:D:D:wall:
 

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