Telecom I.: occhi puntati su decisione Vivendi su quota
MILANO (MF-DJ)--L'unica certezza nel futuro di Telecom I. è che
Telefonica non sarà più presente nell'azionariato. Tolto questo, la
partita relativa alla società guidata da Marco Patuano e, soprattutto,
quella sulla convergenza fra telefonia e contenuti televisivi sono aperte
a ogni possibile scenario.
La prossima certezza si dovrebbe avere una volta perfezionata la
cessione di Gvt a Telefonica quando Vivendi farà sapere quali sono le sue
intenzioni riguardo al 5,7% del capitale di Telecom I. che verrà a
detenere in conseguenza dell'affare. Nel dettaglio bisognerà vedere se la
società guidata da Vincent Bollorè terrà la quota o deciderà di venderla.
Il fatto che, per avere la partecipazione in Telecom, abbia rinunciato a
una maggiore quota in Telefonica Brasil lascerebbe intendere un'intenzione
di restare, ma non è scontato.
Se rimanesse, Vivendi sarebbe il primo azionista di Telecom. Da un punto
di vista strategico la società di fatto non solo ritornerebbe nella
telefonia, mercato da cui è uscito recentemente vendendo Sfr, ma
ritornerebbe sul mercato brasiliano da cui è appena andata via vendendo
Gvt. Vincent Bollorè, primo azionista di Vivendi oltre che presidente del
consiglio di sorveglianza, conosce bene l'Italia per la sua lunga
permanenza in Mediobanca, di cui è secondo azionista assoluto, e Generali
Ass..
Una volta in Italia, attraverso Telecom I., in molti sono pronti a
scommettere che Vivendi vorrà giocare un ruolo di primo piano nella
partita telefonico-televisiva. E qui, inevitabilmente, entra in ballo
Mediaset.
Telefonica infatti non ha dato l'addio del tutto all'Italia perchè non
ha ceduto l'11,11% di Mediaset Premium che ha prenotato, una volta che lo
spin-off delle attività pay del Biscione sarà perfezionato. Dal canto suo
Mediaset, in attesa di individuare i nuovi partner da fare confluire
nell'azionariato della newco, di cui comunque deterrà sempre la
maggioranza, cerca di massimizzare la sua posizione allungando i tempi
della scissione.
Vivendi è uno dei potenziali partner candidati a entrare nel capitale di
Mediaset Premium così come Al Jazeera. E qui la partita legata alla
convergenza fra telefonia e televisione va a intersecarsi con quella
ralativa ai diritti televisivi, e in particolare quelli relativi alla
Champions League a partire dal prossimo anno.
Nel dettaglio Mediaset, a partire appunto dal prossimo anno, si è
aggiudicata in esclusiva i diritti Champions per tutti i mezzi, compreso
il satellite, dove finora la parte del Leone l'ha fatta Sky per quanto
riguarda il mercato Italiano. A oggi le strategie commerciali del Biscione
partono dal presupposto dell'esclusiva. Una Sky senza Champions, pensano i
manager della società fondata da Silvio Berlusconi, potrebbe offrire un
bouquet molto meno affascinante e indurre parte della clientela a migrare
su Mediaset.
Questa strategia sarebbe molto più agevole se il Biscione fosse
affiancato da un partner portatore di know-how in grado di portare
Mediaset a trasmettere in settori che ancora non ha coperto come il
satellite appunto o la tv via cavo, che però sconta inevitabili carenze
dal lato della rete.
A rendere ancora più articolata la partita, se possibile, ci sono i
rapporti, ottimi, fra Sky e Telecom I.. Sky ha fatto un ampio accordo per
fornire contenuti a Tivision. Tlecom Italia, da parte sua, ha affittato a
Sky cinque canali su digitale terrestre.
Sky I. è una delle emittenti di 21st Century Fox, newco che raggruppa
le attivitá cinematografiche e televisive di News Corp. A quest'ultima fa
capo anche Dow Jones & Co., che assieme a Class E. Controlla
quest'agenzia.