Per GBM l'amministrazione straordinaria non è finita poi così bene.
SmartETN è garantita da Cirdan UK che certamente è ben diversa e separata dalle attività italiane. Bisogna però anche dire che molte persone sono le stesse e il fatto che Banca d'Italia abbia ravveduto la necessità di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione qualche preoccupazione forse potrebbe destarla.
Ovviamente ogni intervento di Banca d'Italia e commissariamento di fatto denota qualche meccanismo che non funziona correttamente.
Non è una situazione bella o piacevole.
Quello che suggerisco è che bisogna mantenere comunque i nervi salvi.
E' probabile che molte cose continueranno in superficie come prima per diversi mesi, ma nel frattempo:
a) non ci saranno nuovi prodotti offerti
b) se quelli precedenti sono coinvolti in qualche attività eccessivamente speculativa, tale attività verrà dismessa in poche settimane (non ore) con un piano di rientro adeguato
c) se ci sono prodotti loss-making attivi non garantiti, questi verranno ritirati alle migliori condizioni che il relativo contratto consente.
d) nel caso le analisi degli amministratori straordinari rilevino situazioni di carenza di capitale, dovranno tentare una ricapitalizzazione (o guidata dallo stesso gruppo o cercando nuovi investitori o potenziali acquirenti)
Di nuovo, io penso più all'attività di risparmio (c'erano già oltre 300 milioni di raccolta) che non a quella strutturata (certificati).
Forse Banca d'Italia ha chiesto garanzie per la raccolta dei depositi al 6% e 7% che smart bank ha offerto a lungo termine ai clienti e tali garanzie non esistevano o sono considerate troppo rischiose? O forse i buffer di sicurezza sono andati assottigliandosi per qualche motivo a noi non noto?
La vigilanza ha avuto un ruolo crescente (e sempre più invadente) per le grandi banche negli ultimi anni, figuriamoci le piccole.
Considerazione finale. Smartbank è nata dal 'recupero' di Banca del Sud:
ntplusdiritto.ilsole24ore.com
Banca del sud era stata a lungo essa stessa in amministrazione straordinaria e ne era uscita praticamente pochi giorni prima dell'acquisizione di Cirdan Group (operazione comunque supervisionata a settembre 2022 proprio da Banca d'Italia). Quindi era una situazione già nota e attenzionata dalla vigilanza da tempo. Può essere che vi fossero dei particolari requisiti e vincoli richiesti da Banca d'Italia in quell'accordo che nel tempo non sono stati rispettati.
Attendiamo gli eventi.