certificato di deposito in yen

buon giorno
non so se questa e' la sezione giusta per chiedere queste info, invito pertanto il moderatore a treferirmi in quella piu' opportuna

vorrei avere informazioni sul certificato di deposito in valuta straniera e piu' precisamente espresso in yen giapponesi
ho avuto un contatto da un' istituto di credito che mi sottopone questo prodotto con scadenze piu' varie : tre sei e dieci mesi

il prodotto illustratomi e' un acq di yen giapponesi ad un cambio fisso stabilito ora e il contestuale impegno a tenere questa divisa per un lasso di tempo (3,6,10 mesi) dopo il quale viene fissato ora il cambio a termine che la B mi riconosce come cambio al quale dovro' vendere la quantita' di divisa.

fatti i dovuti conti e detratte le ritenute che sono del 27% sugli interessi del certificato (0,5%), mentre sulla plusvalenza (diff. tra l'acq e la vendita a pronti) e' del 12,5% la B. mi riconosce un certo rendimento

la domanda e':
1) qualcuno di Voi gia' conosce questo impiego di liquidita' ? - se si che genere di contratto e' ? perche' a me sembra un p/t con sottostante valuta straniera
2) quale rischio corro, oltre al default dell'istituto che mi ha sottoposto l'operazione, nel fare questa operazione?
3) puo' la B. nel corso dell' operazione gravarmi di ulteriori spese che non sono state pattuite? C'e' in sostanza un prospetto informativo che in qualche modo la B dovrebbe consegnarmi?

grazie a chi vorra' rispondermi
 
buon giorno
non so se questa e' la sezione giusta per chiedere queste info, invito pertanto il moderatore a treferirmi in quella piu' opportuna

vorrei avere informazioni sul certificato di deposito in valuta straniera e piu' precisamente espresso in yen giapponesi
ho avuto un contatto da un' istituto di credito che mi sottopone questo prodotto con scadenze piu' varie : tre sei e dieci mesi

il prodotto illustratomi e' un acq di yen giapponesi ad un cambio fisso stabilito ora e il contestuale impegno a tenere questa divisa per un lasso di tempo (3,6,10 mesi) dopo il quale viene fissato ora il cambio a termine che la B mi riconosce come cambio al quale dovro' vendere la quantita' di divisa.

fatti i dovuti conti e detratte le ritenute che sono del 27% sugli interessi del certificato (0,5%), mentre sulla plusvalenza (diff. tra l'acq e la vendita a pronti) e' del 12,5% la B. mi riconosce un certo rendimento

la domanda e':
1) qualcuno di Voi gia' conosce questo impiego di liquidita' ? - se si che genere di contratto e' ? perche' a me sembra un p/t con sottostante valuta straniera
2) quale rischio corro, oltre al default dell'istituto che mi ha sottoposto l'operazione, nel fare questa operazione?
3) puo' la B. nel corso dell' operazione gravarmi di ulteriori spese che non sono state pattuite? C'e' in sostanza un prospetto informativo che in qualche modo la B dovrebbe consegnarmi?

grazie a chi vorra' rispondermi

Una volta spostato il 3d nella sezione "TOL, Banche & Conti Correnti" (il Certificato di Deposito è un tipico prodotto di Banking) provo a dirti la mia su questo prodotto. Sarebbe utile sapere quale istituto bancario te lo ha proposto: alcune banche possiedono dei prospetti informativi.
 
Una volta spostato il 3d nella sezione "TOL, Banche & Conti Correnti" (il Certificato di Deposito è un tipico prodotto di Banking) provo a dirti la mia su questo prodotto. Sarebbe utile sapere quale istituto bancario te lo ha proposto: alcune banche possiedono dei prospetti informativi.

ringrazio per avermi dato la giusta visibilità
la B e' una primaria B dello scenario ita, per quanto riguarda il prospetto info mi hanno risposto che l'operazione non lo richiede

quello invece che ho potuto apprendere oggi e' che il rendimento sul tasso di interesse che e' dello 0,5 (-27%) non e' la base del prodotto, quello che lo rende appetibile e' la differenza sul cambio che riesce a far avere al certificato un rendimento di gran lunga superiore ai p/t "normali" (dove come sottostante troviamo obbl)

mi chiedo come fanno e soprattutto quale grado di rischio comporta un'operazione del genere - mi spiego meglio -
parlando con un amico che fa cambi mi viene detto che oggi il cambio spot sullo yen e' a tot, a scadenza, poniamo per esempio fra tre mesi e' di un' altro tot . La diferenza tra i due non copre minimamente il rendimento che la B mi vorrebbe riconoscere essendo adirittura quasi il doppio

la conclusione alla quale siamo giunti e' che la B o ha messo in piedi un'operazione in cambi prima e ora sta' retrocedendo al cliente parte dei suoi guadagni oppure fa dichiaratamente un'operazione in perdita

la prima e la seconda sono la stessa la B ci perde soldi

non conosco il prodotto ma mi viene detto dalla B che ne hanno fatto molti - vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire
magari nella sezione Mercati Esteri ne hanno gia' sentito parlare ...
 
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Innanzitutto complimenti per il tuo post iniziale: la tua spiegazione del meccanismo di guadagno del Certificato di Deposito in Valuta è ineccepibile. Nel Forum di FinanzaOnLine abbiamo approfondito questo CD-SWAP in questo 3d dal post 15 in poi.

Andiamo alle domande:

1) qualcuno di Voi gia' conosce questo impiego di liquidita' ? - se si che genere di contratto e' ? perche' a me sembra un p/t con sottostante valuta straniera

Non ho investito in questo prodotto ma non avrei difficoltà a farlo. Si tratta come tu dici di un certo tipo di PCT che ha come sottostante una valuta straniera piuttosto che una obbligazione o un titolo di stato (per cui in linea di massima non soggetto al rischio sottostante), con il vantaggio di essere un prodotto di deposito e non di investimento, per cui tutelato dal FITD se nominativo (a differenza dei PCT che non godono di questa tutela).

2) quale rischio corro, oltre al default dell'istituto che mi ha sottoposto l'operazione, nel fare questa operazione?

E' un discorso un po' più complesso. Ti dico che ne penso io.
Se l'stituto emittente con il quale hai stipulato il Certificato di Deposito (che io ammetto nominativo) va in default, ricade su di te anche il rischio cambio, che la banca si era accollata. Infatti, tenuto presente che il tuo è un Certificato di Deposito in Valuta, al momento del default il CD conterrebbe degli yen e non degli euro. Ora... se leggi il regolamento del FITD (lo puoi trovare qui) all'articolo 11 recita "Per i depositi in valuta, il calcolo del rimborso dovuto verrà effettuato con riferimento al cambio del giorno di emanazione del decreto di liquidazione coatta amministrativa". Per questo motivo nel momento in cui il FITD effettua il rimborso della cifra investita si è esposti al rischio cambio del giorno di rimborso, per cui nella riconversione da yen a euro si potrebbe perdere una parte del denaro investito.
Per essere più precisi, facendo riferimento per analogia a questo articolo sul rischio di controparte di un PCT con sottostante titoli di stato, il FITD venderebbe sul mercato una quota di yen corrispondente a quella presente sul tuo CD per riconvertirla in euro e restituirtela. Se il denaro ricavato è maggiore di quello che la banca ti doveva a termine l'eccedenza viene stornata al curatore fallimentare, se invece è minore la differenza viene iscritta nel passivo fallimentare e tu diventi uno dei creditori della banca fallita.

3) puo' la B. nel corso dell' operazione gravarmi di ulteriori spese che non sono state pattuite? C'e' in sostanza un prospetto informativo che in qualche modo la B dovrebbe consegnarmi?

Alcune banche sono provviste di prospetto informativo. Qui puoi leggere i prospetti informativi online (un po' datati a dire il vero) di MPS, Banca Marche e BPER. Altri istituti, come la popSo o Banco Popolare non forniscono alcun prospetto e fanno riferimento (a detta loro) al diritto comune. Concordo con te che sarebbe meglio avere un prospetto definito in modo tale da sentirsi maggiormente tutelati.
 
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Nel Forum di FinanzaOnLine abbiamo approfondito questo CD-SWAP in questo 3d dal post 15 in poi.

Andiamo alle domande:



Non ho investito in questo prodotto ma avrei difficoltà a farlo. Si tratta come tu dici di un certo tipo di PCT che ha come sottostante una valuta straniera piuttosto che una obbligazione o un titolo di stato (per cui in linea di massima non soggetto al rischio sottostante), con il vantaggio di essere un prodotto di deposito e non di investimento, per cui tutelato dal FITD se nominativo (a differenza dei PCT che non godono di questa tutela).

Ti ringrazio per la completezza e la semplicita' espositiva con la quale tratti questa informazione - dal momento che il buon Argema non vuole i bolli ;-), ti bollo di la visto che fai raccolta :D

Come scritto nel Fol bisognerebbe capire quale fine ha la B nel mettere su un'operazione del genere dal momento che il rischio cambio se lo assume totalmente lei ...

se vuoi senza addentranti in cose personali, non ho capito il passaggio evidenziato, forse il tuo grado di rischio e' molto basso e non prediligi questi prodotti ...
 
Ti ringrazio per la completezza e la semplicita' espositiva con la quale tratti questa informazione - dal momento che il buon Argema non vuole i bolli ;-), ti bollo di la visto che fai raccolta :D

Come scritto nel Fol bisognerebbe capire quale fine ha la B nel mettere su un'operazione del genere dal momento che il rischio cambio se lo assume totalmente lei ...

se vuoi senza addentranti in cose personali, non ho capito il passaggio evidenziato, forse il tuo grado di rischio e' molto basso e non prediligi questi prodotti ...

Grazie per il bollino traslato!
Non so se si sia trattato di un lapsus calami (ah... l'inconscio...), ma solo adesso mi sono accorto che ho scritto ieri notte esattamente il contrario di quello che pensavo!!!:down: Ho appena provveduto a correggerlo.
Quello che intendevo dire infatti con la frase da te evidenzata (è saltato il "non" e questo ne ha capovolto il significato) è che pur avendo un profilo di rischio basso ritengo il prodotto abbastanza sicuro e lo sottoscriverei senza particolari timori. Solitamente sottoscrivo classici PCT che rispetto a questi CD-SWAP hanno rischi di gran lunga superiori
 
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