stachus
Forumer attivo
Ciao Stachus allora cerco di risponderti per quello che è il mio punto di vista:
per quanto riguarda gli indicatori tutto cio che non è volume, volume profile o mera osservazione della Price Action io lo considero indicatore lagging....in quanto se vai a smontarli si basano tutti su medie, di vario tipo o comunque piu in generale calcoli statistici che necessitano di un osservazione a ritroso dei dati.
il fatto che un indicatore sia in ritardo non per forza deve essere considerato un aspetto negativo, ad esempio un trend trader VUOLE che il suo indicatore "ritardi" per evitare di incappare in falsi segnali e ritracciamenti. Viceversa se sei un reversal trader qualsiasi indicatore che non sia la lettura del volume e della price action ti farà sempre e comunque arrivare in ritardo.
Quindi da questo punto di vista dipende da te, si può operare in entrambe le maniere, dipende da te e dal tuo stile di trading.
Detto questo cosa te ne fai della statistica:
Premetto che se non segui l'analisi fondamentale e stai puntando sull'analisi tecnica, o anche se sei un trader non previsionista e punti tutto sul Money Management,, per quello che mi riguarda la statistica e la matematica sono fondamentali in ogni ambiente in cui sono presenti numeri non se ne può prescindere.
Lo studio del passato serve per allenarsi e fare esperienza, il mercato può essere letto e interpretato e certe reazioni sono simili sia nel passato e che nel presente, certo che se prendi uno storico degli anni '70 il comportamento sarà differente, le reattività e certi meccanismi saranno diversi, ma molti altri sono uguali. Le candele giapponesi risalgono al 18esimo secolo e penso che fare analisi tecnica senza usarle sia alquanto ardito. La teoria di Dow è attuale oggi stesso anche se è stata concepita all'inizio del 1900, epoca in cui i mercati e gli scambi erano ben differenti da oggi.
Per quello che mi riguarda studiare la price action, i volumi i pattern principali sopratutto le grandi figure come testa e spalle, triangoli, doppi massimi e minimi, per arrivare a pattern piu piccoli come l'engulfing è fondamentale, cosi come sono utili anche le sole medie mobili, ovviamente se si pretende che ogni volta che tocco una banda bollinger abbia un'inversione è un'aspettativa che non sta ne in cielo ne in terra, se no saremmo tutti ricchi e felici. La difficoltà sta nell'interpretazione dei segnali che il grafico mostra e gli indicatori ti segnalano.
Per me l'errore maggiore è pretendere che un indicatore ti segnali quando premere il pulsante Compra/Vendi, non sarà mai cosi, o se trovate un indicatore cosi fatemelo sapere che mi farebbe comodo. =P
Detto questo allenarsi con gli storici di 2-3 anni passati lo trovo indispensabile, ovviamente come hai detto tu ogni strumento si comporterà in maniera differente, la sterlina è sicuramente più reattiva dell'euro le coppie asiatiche sicuramente sono generalmente più quiete, per non parlare poi di commodities o indici... però un doppio minimo è un doppio minimo, una trendline, un breakout, una fase di lateralizzazione del mercato è comune a tutti questi strumenti, quindi saperli riconoscere in uno storico ti 2,3, 5 anni fa ti da le abilità per riconoscerli anche nel mercato di oggi.
Ciao Andrea,
Gran bel punto di vista il tuo, molto equilibrato dal punto di vista tecnico, e meritevole di approfondimento, se mi autorizzi nel merito di potere discutere in alcuni punti specifici, senza per questo doverti tediare mi potrebbe fare solo piacere, ciao.