@lr
Banned
impegnandomi da parte mia ad ignorare il trolling.
LA REQUISITORIA - «Qui davvero le parole sono pietre», rimarca il pm, che alla successiva «risibile ritrattazione di Mills» oppone «le precedenti 12 volte» in cui Mills, agli ispettori delle tasse inglesi o ai suoi fiscalisti o persino negli appunti del suo computer, «aveva ripetuto o non rettificato l'ammissione d'aver mentito per schermare Berlusconi rispetto alle società offshore» che il legale inglese, marito di un ministro del governo Blair, aveva creato per Fininvest. Reticenze «per proteggerlo nei processi» e ad esempio «determinare la carenza di prova certa e quindi l'assoluzione in Appello» sulle tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza. Ma anche per nascondere che «i 10 miliardi di lire di utili della offshore Horizon, primo regalo di Berlusconi a Mills nel 1995, erano diventati gli utili di Mills proprio perché lui si era sacrificato per distanziare Berlusconi dalle società offshore» che potevano far emergere l'aggiramento della legge Mammì sulle tv; o i fondi alle due società alle Bahamas («Nell'interesse dei figli Marina e Piersilvio poco più che ventenni, li ho archiviati perché teste di legno del padre»)
dai cui conti «nel 1992-1994 furono prelevati in contanti 100 miliardi di lire». E se tra Svizzera, Inghilterra, Bahamas e Gibilterra «non è possibile ed è anzi ingenuo ricostruire la tracciabilità dei 600.000 dollari», è perché Mills, nel 2010 ritenuto colpevole dalla Cassazione dove si è però prescritta la condanna a 4 anni e mezzo, «ha fatto sparire il cadavere: ha confuso patrimoni suoi, dei clienti e di Berlusconi in un'entità societaria spersonalizzata proprio per impedire che si potesse capire di chi fossero i soldi».
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pronti con manette e monetine.
LA REQUISITORIA - «Qui davvero le parole sono pietre», rimarca il pm, che alla successiva «risibile ritrattazione di Mills» oppone «le precedenti 12 volte» in cui Mills, agli ispettori delle tasse inglesi o ai suoi fiscalisti o persino negli appunti del suo computer, «aveva ripetuto o non rettificato l'ammissione d'aver mentito per schermare Berlusconi rispetto alle società offshore» che il legale inglese, marito di un ministro del governo Blair, aveva creato per Fininvest. Reticenze «per proteggerlo nei processi» e ad esempio «determinare la carenza di prova certa e quindi l'assoluzione in Appello» sulle tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza. Ma anche per nascondere che «i 10 miliardi di lire di utili della offshore Horizon, primo regalo di Berlusconi a Mills nel 1995, erano diventati gli utili di Mills proprio perché lui si era sacrificato per distanziare Berlusconi dalle società offshore» che potevano far emergere l'aggiramento della legge Mammì sulle tv; o i fondi alle due società alle Bahamas («Nell'interesse dei figli Marina e Piersilvio poco più che ventenni, li ho archiviati perché teste di legno del padre»)
dai cui conti «nel 1992-1994 furono prelevati in contanti 100 miliardi di lire». E se tra Svizzera, Inghilterra, Bahamas e Gibilterra «non è possibile ed è anzi ingenuo ricostruire la tracciabilità dei 600.000 dollari», è perché Mills, nel 2010 ritenuto colpevole dalla Cassazione dove si è però prescritta la condanna a 4 anni e mezzo, «ha fatto sparire il cadavere: ha confuso patrimoni suoi, dei clienti e di Berlusconi in un'entità societaria spersonalizzata proprio per impedire che si potesse capire di chi fossero i soldi».
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