chiedo consiglio per pensione integrativa (2 lettori)

Un saluto a tutti,
sono un insegnante di 36 anni con contratto a tempo indeterminato e 8 anni di anzianità. Mi hanno appena completato la ricostruzione di carriera e sto pensando a cosa fare in merito alla pensione integrativa. Per la scuola esiste il fondo di categoria Espero del quale non sono stato mai convinto (oggi ancor di meno) nonostante quell’1% che lo Stato ci “regala” e il discorso detrazioni. Cosa mi consigliate? Questi Buoni postali indicizzati all’inflazione possono essere una buona soluzione? E se si, secondo voi, 1250 euro all’anno sono un budget giusto da dedicare a questo tipo di investimento, considerando che andrò in pensione fra 30 anni?

Vi ringrazio e vi saluto
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
I buoni postali sono senz'altro una valida alternativa soprattutto se si parla di piccole cifre. Qualora tu volessi fare un numero di versamenti più limitato, con importi superiori valuta anche i BTP€i.
Il discorso "basta/non basta" è fortemente soggettivo. Supponendo che tu versi questa cifra, aggiustandola in base all'andamento dell'inflazione, per 30 anni, supponendo che i BPFi abbiano in media un rendimento reale dell'1%, ti troveresti alla fine con un montante, attualizzato, di circa 43k€, a cui sommare la tua liquidazione.
A questo punto, supponendo di campare per altri 20 anni, di continuare a mantenere i soldi nei BPF e disinvestirli poco per volta, questo vorrebbe dire (facendo i conti con la scure...) avere una rendita di 180€/mese, sempre attualizzati.
Dipende da molte cose: se avrai una casa di proprietà, quali saranno le tue condizioni di salute, a quanto ammonterà la tua pensione.
Insomma, è la classica domanda da un milione di dollari, alla quale molti esperti danno risposte puntualmente sbagliate :D
Per cui, la cosa migliore è studiare, studiare, studiare, senza pensare che qualcun altro possa rispondere al posto nostro... ;)
 
Grazie per la risposta Yunus.
Essendo già un cliente Bancoposta e considerando anche una maggiore facilità di autogestione sarei più orientato sui BPFi. Però vorrei capire meglio se e perchè i BTP€i potrebbero convenire di più.
Infine considerando che l'ultima emissione di BPFi, cioè la serie I42, sembra essere una delle peggiori, mi consigliate di aspettare o iniziare comunque con questo prodotto?
Grazie
 

ZYGMUNT

Forumer attivo
Un saluto a tutti,
sono un insegnante di 36 anni con contratto a tempo indeterminato e 8 anni di anzianità. Mi hanno appena completato la ricostruzione di carriera e sto pensando a cosa fare in merito alla pensione integrativa. Per la scuola esiste il fondo di categoria Espero del quale non sono stato mai convinto (oggi ancor di meno) nonostante quell’1% che lo Stato ci “regala” e il discorso detrazioni. Cosa mi consigliate? Questi Buoni postali indicizzati all’inflazione possono essere una buona soluzione? E se si, secondo voi, 1250 euro all’anno sono un budget giusto da dedicare a questo tipo di investimento, considerando che andrò in pensione fra 30 anni?

Vi ringrazio e vi saluto

mi spiace, non sono d'accordo.
Non si può paragonare un fondo di previdenza integrativa con Buoni postali o bond indicizzati o meno che siano.
Come confrontare le pere con le mele.
Se ti piacciono di più le mele o le pere, è un conto ma non sono raffrontabili.

Nel merito delle questione, un fondo di previdenza integrativo ad indirizzo bilanciato/prudenziale per un 36enne credo che sia uno strumento più utile per garantirsi una rendita aggiuntiva alla pensione cosiddetta del 1° pilastro.
IMHO,ovviamente
 

EUGE

Senior Utente
mi spiace, non sono d'accordo.
Non si può paragonare un fondo di previdenza integrativa con Buoni postali o bond indicizzati o meno che siano.
Come confrontare le pere con le mele.
Se ti piacciono di più le mele o le pere, è un conto ma non sono raffrontabili.

Nel merito delle questione, un fondo di previdenza integrativo ad indirizzo bilanciato/prudenziale per un 36enne credo che sia uno strumento più utile per garantirsi una rendita aggiuntiva alla pensione cosiddetta del 1° pilastro.
IMHO,ovviamente
hai detto bene: pere e mele
non è la stessa cosa, ma sempre frutta è

cioè dai i tuoi soldi ad altri (stato o sindacati e ddl) sperando che facciano i tuoi interessi, o almeno che non siano troppo ladri

trattandosi del suo futuro, io penso che il ns amico, se riflette attentamente, troverà sicuramente un modo per accantonare più oculatamente senza rendersi schiavo delle regole assurde di un fondo pensione
 

ZYGMUNT

Forumer attivo
hai detto bene: pere e mele
non è la stessa cosa, ma sempre frutta è

cioè dai i tuoi soldi ad altri (stato o sindacati e ddl) sperando che facciano i tuoi interessi, o almeno che non siano troppo ladri

trattandosi del suo futuro, io penso che il ns amico, se riflette attentamente, troverà sicuramente un modo per accantonare più oculatamente senza rendersi schiavo delle regole assurde di un fondo pensione

Siccome non credo ai miracoli, dubito che una forma di risparmio individuale più intelligente riesca a compensare il fatto che nella previdenza integrativa c'è anche un altro che versa per conto mio ( senza considerare i vantaggi fiscali).
Non sono un fanatico dei fondi pensione (senza contare che ci sono fondi pensioni e fondi pensione) ma i vantaggi nel lungo periodo sono evidenti rispetto a forme di risparmio individuale
 
Nemmeno io credo ai miracoli ed è per questo che sto cercando di schiarirmi bene le idee perché come giustamente ha detto Euge, pere e mele non sono la stessa cosa ma sempre frutta è: cioè i soldi miei.
Dalla mia premessa a questa discussione si capisce chiaramente che sono alle prime armi e che mi sto interessando a questi argomenti solo per cercare di evitare errori grossolani con i miei risparmi. Alcune idee me le sono fatte: la prima è che mi brucia molto vedermi “scippato” il mio tfr perché rimane comunque l’unico “pezzo” di salario, differito ma sicuro, che è ancora automaticamente rivalutato anche più dell’inflazione. Leggendo qua e là mi pare di aver capito che la linea monetaria, cioè l’investimento dei fondi pensione a basso rischio, ha un rendimento minore di quello del TFR e i fondi pensione che, negli ultimi anni, hanno superato il rendimento del TFR sono quelli che hanno adottato linee di investimento azionarie e obbligazionarie con un rischio alto anche per il capitale versato.
Nel caso particolare del fondo Espero, che ho meglio studiato essendo il mio fondo di categoria, io dovrei accettare che i miei soldi più tutto il mio tfr vengano versati in una Banca Depositaria (?) e investiti da Gestori specializzati (?) e che “In nessun caso l’associato ha la garanzia di ottenere, al momento dell’erogazione delle prestazioni, la restituzione integrale dei contributi versati ovvero un rendimento finale rispondente alle aspettative. Non esistono del pari garanzie sul ripetersi in futuro delle performance realizzate negli anni precedenti né sul rendimento finale che sarà possibile ottenere al momento del pensionamento”
Soprattutto l’adesione al Fondo mi sembra un ergastolo visto che per tutta la vita sarò costretto a versare i miei soldi senza alcuna possibilità di sospendere il versamento per qualsiasi motivo. Potrò sospendere solo la quota volontaria e quella “padronale”, ma non potrò più bloccare il versamento del Tfr.
Poi c’è il discorso dei costi di gestione che pur essendo in generale più bassi di un fondo aperto sono comunque una bella incognita quando non si conosce chi sono e quanti sono gli intermediari. Non è il caso che mi dilunghi ancora e allora pongo una domanda che ho letto da qualche parte alla quale la maggior parte dei gestori dei Fondi probabilmente risponderebbe NO: “Io ti do i soldi e l’accordo è che mi dai lo 0,75% dell’inflazione più l’1,5 (che corrisponde al rendimento del Tfr). Ci stai?”
Pensare ai BFPi come alternativa non è forse il massimo…sarà anche da principianti il solo voler confrontare le due cose….cercherò e confronterò anche altre soluzioni…ma il mio fondo riservato mi piace sempre meno.

Grazie e a presto
 

ZYGMUNT

Forumer attivo
Nemmeno io credo ai miracoli ed è per questo che sto cercando di schiarirmi bene le idee perché come giustamente ha detto Euge, pere e mele non sono la stessa cosa ma sempre frutta è: cioè i soldi miei.
......

Grazie e a presto


Per me stai facendo un errore concettuale.

I soldi sono i soldi , la pera e la mela rappresentano la loro destinazione d'acquisto.
Non sono confrontabili perchè di genere diverso.
Così come non puoi confrontare un uomo con un asino, o un mulo con una tigre.
O come da bambini, quando ci chiedevamo : è più forte Ursus o Maciste?
Eh, bella domanda.

Se consideriamo solo l'aspetto economico-finanziario, ti ripeto che se si tiene conto dei vantaggi fiscali e del contributo versato per tuo conto dal datore di lavoro, un investimento in una linea "monetaria" non potrà che dare un risultato migliore di un investimento "monetario" tradizionale, ancorchè meno costoso se fatto con il "fai fa te".
I soldi versati in più dal "padrun" e il risparmio fiscale risulteranno elemento decisivi nell'ambito di una tipologia di investimento prudenziale "monetaria".

Guardando però la questione sotto un altro profilo , mi sembra più che altro che il tuo problema sia il timore di non poter esercitare un controllo efficace sui tuoi denari dati "in conto terzi", esigenza che riusciresti a soddisfare meglio con un investimento diretto.
Mi sbaglierò, ma mi sembra che più che un consiglio tu stia cercando una conferma ad una decisione forse già presa.
 

scoglio24

f.orumer che scrive poco
Normalmente sono contrario ai fondi comuni d'investimento, ma questo non è un normale investimento, (ma neanche un normale fondo)

Secondo me non hai approfondito sul fondo espero, e le tue obiezioni paiono più di principio che basate su dati di fatto

Le linee di investimento sono due:

- garanzia: garanzia del capitale e rendimento garantito lordo del 2.5% annuo (quindi garantito);

- crescita: nessuna garanzia di capitale e di rendimento;

ti inviterei ad approfondire qui http://www.fondoespero.it/index.php doo trovarai molte informazione occorrenti. )per esempio i risultati delle gestioni dal dicembre 06 ad oggi (anche se non sono garanzia di quelle future)

E non sottovaluterei l'1% del datore di lavoro e il risparmio fiscale relativo alla cifra che deciderai di investire che va considerato con l'aliquota marginale che presumo, la tua, dovrebbe essere intorno al 30%, che capitalizzati su trenta anni diventano un bel capitaluccio.


Se tu fossi un esperto in investimenti, sicuramente potresti fare meglio, però, come ti facevano notare prima, ci vuole studio e tempo da dedicare.


ciao e in bocca al lupo
 
Ultima modifica:

ZYGMUNT

Forumer attivo
Normalmente sono contrario ai fondi comuni d'investimento, ma questo non è un normale investimento, (ma neanche un normale fondo)

Secondo me non hai approfondito sul fondo espero, e le tue obiezioni paiono più di principio che basate su dati di fatto

Le linee di investimento sono due:

- garanzia: garanzia del capitale e rendimento garantito lordo del 2.5% annuo (quindi garantito);

- crescita: nessuna garanzia di capitale e di rendimento;

ti inviterei ad approfondire qui http://www.fondoespero.it/index.php doo trovarai molte informazione occorrenti. )per esempio i risultati delle gestioni dal dicembre 06 ad oggi (anche se non sono garanzia di quelle future)

E non sottovaluterei l'1% del datore di lavoro e il risparmio fiscale relativo alla cifra che deciderai di investire che va considerato con l'aliquota marginale che presumo, la tua, dovrebbe essere intorno al 30%, che capitalizzati su trenta anni diventano un bel capitaluccio.


Se tu fossi un esperto in investimenti, sicuramente potresti fare meglio, però, come ti facevano notare prima, ci vuole studio e tempo da dedicare.


ciao e in bocca al lupo

Concordo in pieno, salvo sul quel "sicuramente potresti fare meglio".
"Forse" a mio avviso ci stava sicuramente meglio:D
 

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