Secondo il mio punto di vista, sarebbe il caso di tornare indietro nel tempo
ed eliminare dalle posizioni pubbliche tutti queli che "girano le spalle"
"La rottura di uno strallo è un'ipotesi di lavoro seria". Ieri Antonio Brencich,
docente dell'università di Genova e membro della commissione delle Infrastrutture
che deve accertare le cause del crollo, ha fatto un breve sopralluogo nell'area dove si è sbriciolato
Ponte Morandi.
Non è voluto entrare nel merito del lavoro della commissione, ma ha lasciato trapelare che
"il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo".
Sul tavolo della commissione ci sono, infatti, testimonianze e video che lo provano.
Tra questo materiale c'è anche una realazione del ministero delle Infrastrutture che la
Stampa pubblica oggi in esclusiva
ma che è stata redatta molto tempo prima che avvenisse la strage di genova.
Da questa analisi emergono con chiarezza che gli aumenti dei pedaggi sono "superiori a quelli dell’inflazione",
che gli investimenti sono "inferiori a quelli programmati" e che durante le ispezioni di controllo sono cresciute le irregolarità.
"L'opera è un po' come il corpo umano, dobbiamo farci passare qualcuno che evidenzia mali o danni
dei quali si cominciano a vedere i primi segni. Per questo è previsto un intervento molto importante in futuro,
che andrà a risarcire il danno a oggi subito e i danni di possibile e futura generazione per quanto riguarda
le opere di sostegno, quindi gli stralli, ovvero i tiranti, che lavorano all'inverso rispetto a quello che è il normale
funzionamento delle strutture, e questo nel tempo ha generato grazie all’azione vuoi del carico,
vuoi degli agenti esterni, necessità di manutenzione".
Col senno di "poi", è chiaro che quei lavori andavano eseguiti prima. Molto prima.