Class Action: Petizione per una giustizia fruibile da tutti (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Parte oggi una petizione popolare sulla "Class Action", perché la giustizia sia fruibile da tutti i cittadini. Proprio oggi, infatti, comincia nella commissione Giustizia della Camera l'iter sulle varie proposte di legge presentate, che si possono dividere in due tronconi: quelle filo-governative e le altre.
Le prime (Governo, Maran e Buemi) prevedono che l'azione giudiziaria collettiva sia utilizzabile solo dalle camere di commercio, dalle associazioni professionali e da un numero ristretto di associazioni dei consumatori finanziate dallo Stato. Per ottenere il rimborso –a causa collettiva vinta- è previsto che ogni singolo partecipante promuova una causa individuale. Inoltre non vengono fornite indicazioni sullo svolgimento del processo, facendo intendere un necessario successivo intervento del ministero della Giustizia.

Le seconde (la nostra * –presentata dagli onorevoli Poretti e Capezzone-, Fabris, Pedica e Grillini), prevedono invece che chiunque, dietro accettazione del magistrato, possa adire la causa collettiva (singoli cittadini e le centinaia di associazioni specializzate nella tutela di interessi collettivi specifici, patrimoniali o meno: ad es. nella tutela delle donne e dei bambini, della salute, della natura, dell'investimento e del risparmio, ed ancora nella protezione dalla mafia, dal racket, dall'usura, dalla droga, dalla pedofilia e dalla pedopornografia, solo per citarne alcune). Il rimborso, inoltre, avverrebbe automaticamente alla fine della medesima causa grazie ad uno specifico curatore amministrativo nominato ad hoc. Tutta la fase processuale, per impedirne anche gli abusi, è disciplinata.

Noi crediamo che se dovesse passare una proposta del gruppo filo-Governo sarebbe meglio che la "Class Action" non ci fosse, perché si avrebbe solo un risultato: aver creato una nuova casta di privilegiati ad adire in giudizio, con relativi vantaggi economici e di potere dei medesimi a svantaggio di tutti gli altri.

La petizione è rivolta a Pierluigi Bersani (Ministro per le Attività Produttive), Fausto Bertinotti (Presidente della Camera), Pino Pisicchio (Presidente della II Commissione Giustizia), Alessandro Maran (Relatore), ai commissari della II Commissione Giustizia, e a tutti i deputati.

Il testo integrale per la firma e l'inoltro è a questo indirizzo web:
http://www.aduc.it/dyn/classaction.html

* Qui il testo della proposta di legge dell'Aduc
www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=149901
 

Danimor

Forumer attivo
Non che l'idea non sia lodevole. Ma a leggere la proposta di ADUC, trattasi di cause civili finalizzate ad ottenere un risarcimento dei danni derivante da illeciti plurioffensivi, leggo ad esempio i danni che possano derivare dalla pubblicità ingannevole.
Va bene siamo nel ramo civile. E anche se obiettivamente la proposta di azione sarebbe abbastanza macchinosa soprattutto per via della questione inerente alla meritevolezza o del fumus boni juris a cura del giudice, può comunque essere una via alternativa di garanzia e tutela del cittadino.
Oddio intravvedo però un eccesso di complessità a livello processuale. La stessa nomina del curatore amministrativo per la redistribuzione del rimborso ad ogni componente di classe mi sembra una complicazione più che una modalità semplicistica.
Già immagino gli eventuali ricorsi su una redistribuzione non equa dei rimborsi... :)

Ma non capisco e rimango perplesso obiettivamente su quale debba essere la procedura da attuarsi per quel che leggo nel post: cioè quella finalizzata alla protezione dal racket, tutela dei bambini, pedofilia, mafia, usura e via discorrendo..
Qui non siamo più nel campo civile, attenzione.
Qui non è che il magistrato decide ex ante se una azione penale debba o meno essere esercitata in base alla sua meritevolezza. Non è che deve accettarla o non accettarla. Il magistrato ( Il PM per intenderci ) ha l'obbligo di esercitare comunque l'azione penale una volta pervenutagli la notizia di reato! Al massimo ne potrà chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio, ma dopo la conclusione delle indagini. Non è che il PM può stabilire antecedentemente il "peso specifico" di una notizia di reato e dire " No, no, questo reato è lieve, chiudo un occhio, passiamo ad altro".
Qui si parla di vera e propria attività di indagine al quale il PM è tenuto a eseguire. Qui inoltre si parla di reati e non di illeciti.
Non vedo sinceramente il nesso con la azione collettiva di cui si parlava in precedenza.
Al massimo ci si può costituire parte civile nel processo penale e attendere la sentenza del giudice penale prima di intraprendere la via civilistica del risarcimento, se non già intrapresa.

In conclusione, a livello civilistico può essere una proposta senz'altro positiva, per quanto macchinosa.
A livello penalistico la quaestio a parer mio non si pone. Ci sarebbe da cambiare un intero libro di codice di procedura penale :D
 

genesta

Forumer attivo
In ambito penale non é da prendere nemmeno in considerazione.

Data la durata media delle cause civili, nonché della burocratizzazione cronica, per la quale l'Italia vanta forse il primato modiale, quella della Class risulterebbe, a mio avviso, una ulteriore complicanza procedurale.

Improponibile, per quanto auspicabile, a mio avviso in un assetto giurisprudenziale, come il nostro, in cui vige, più che in ogni altro paese, l'aspetto interpretazionale della legge.

Prima di pensare a costruire un ponte bisognerebbe, forse, concepire la strada che porti su quel ponte.

Io non so esattamente come sia la situazione su al nord ma, qui da noi, una causa civile arriva ad allungarsi fino a decenni.

Le udienze vengono rinviate da sei mesi a sei mesi, quando va bene: basta, per esempio, che l'avvocato della parte che ha l'interesse alla lungaggine si dia ammalato un paio di volte e il gioco é fatto.

Chi ha intrapreso una causa per ottenere un sacrosanto diritto reale di servitù ha raggiunto la vecchiaia inoltrata senza ancora riuscire a intravedere una possibilità di conclusione.

Molti avvocati scelgono la strada del penale proprio per non affrontare cause delle quali si finisce per dimenticare il motivo per cui sono nate.

Non bisognerebbe prima cercare di ridefinire il nostro sistema garantista (impresa alquanto ardua direi), nello auspicio della giustizia sotto ogni punto di vista, prima di pensare a complicarlo ulteriormente?

In America, la sentenza di un giudice minore é considerata alla stregua di una sentenza emessa dalla corte suprema.

Da noi, anche le sentenze emesse dalla corte di cassazione sono spesso rimesse in discussione.

Insomma, non mi sembra vi siano presupposti positivi per introdurre la "class action" in Italia.

Mi sembra piuttosto una mera illusione di stratosferici guadagni da parte di sedicenti studi legali.
 

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