E' da tempo che vado dicendo che il COEMM va inteso come gigantesca provocazione economica oltre che politica.
Le somme in gioco ammontano a occhio alla contribuzione globale versata al massimo da una dozzina di dipendenti nel corso dell'intera vita lavorativa: cifre importanti a livello personale, trascurabili nel contesto complessivo e a livello logico tali da non giustificare l'enorme apparato mediatico ed organizzativo (con rischi annessi) messo in piedi.
Sarei lieto se qualcuno si chiedesse perché ho usato un termine di paragone così (apparentemente) bizzarro.
A prescindere dalle qualità morali e materiali di Maurizio Sarlo (che ci pensi lui a dimostrarle, io non sono il suo avvocato) e dalle aspettative di tante persone che vedono nel contributo promesso l'ultima spiaggia (ad ulteriore dimostrazione della polveriera sociale su cui stiamo ballando), io guardo al potente messaggio trasversale espresso dal COEMM, credo consapevolmente.
La storia è appena iniziata ed il prologo è slegato dal prosieguo.