libanese
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Discorso a un mese dalle elezioni
In un'Italia non più governabile da nessuna forza politica, perché nessun partito degno di questo nome ne incarna le reali esigenze, diventa quanto mai opportuno per uscire dalla crisi attuare delle misure a sostegno delle famiglie, del ceto medio, dei piccoli imprenditori. Diventa quanto mai impellente, impostare un sistema economico la cui ricchezza venga fatta circolare esclusivamente a livello nazionale, creare leggi speciali per chi non rispetta la stabilità dei prezzi, che devono ritornare ad essere bilanciati in relazione al potere d'acquisto.
Serve salvaguardare il nostro popolo italiano che nel corso dell'ultimo secolo ha reso grande questo paese con la sua capacità produttiva, proteggendolo da politiche selvagge che alimentano le disuguaglianze, e le nuove generazioni tenute in balia dei media assordanti che passano messaggi lesivi di quell'essere vigile e conscio dei reali meccanismi che regolano il vivere civile.
Serve infondere nella società globale un pensiero comune di condivisione pacifica delle risorse e dei talenti che possa fare a meno di regole imposte che non fanno che imbrigliare ed annulli l'ipotesi di dover mettere
carabinieri a ogni angolo della strada.
Perché se si permane nel capitalismo, si arriverà allo stato di polizia; si riuniscano quindi in un'unica adunata gli elementi più creativi, saggi e determinati affinché tale eventualità venga scongiurata, e ne siano tutti partecipi e fieri.
In un'Italia non più governabile da nessuna forza politica, perché nessun partito degno di questo nome ne incarna le reali esigenze, diventa quanto mai opportuno per uscire dalla crisi attuare delle misure a sostegno delle famiglie, del ceto medio, dei piccoli imprenditori. Diventa quanto mai impellente, impostare un sistema economico la cui ricchezza venga fatta circolare esclusivamente a livello nazionale, creare leggi speciali per chi non rispetta la stabilità dei prezzi, che devono ritornare ad essere bilanciati in relazione al potere d'acquisto.
Serve salvaguardare il nostro popolo italiano che nel corso dell'ultimo secolo ha reso grande questo paese con la sua capacità produttiva, proteggendolo da politiche selvagge che alimentano le disuguaglianze, e le nuove generazioni tenute in balia dei media assordanti che passano messaggi lesivi di quell'essere vigile e conscio dei reali meccanismi che regolano il vivere civile.
Serve infondere nella società globale un pensiero comune di condivisione pacifica delle risorse e dei talenti che possa fare a meno di regole imposte che non fanno che imbrigliare ed annulli l'ipotesi di dover mettere
carabinieri a ogni angolo della strada.
Perché se si permane nel capitalismo, si arriverà allo stato di polizia; si riuniscano quindi in un'unica adunata gli elementi più creativi, saggi e determinati affinché tale eventualità venga scongiurata, e ne siano tutti partecipi e fieri.