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Tempio Pausania, 13 apr. 2018-
Le origini di Millantar, il pianeta delle fuffa, sono remote, quasi trapassate e vengono ascritte ad un periodo della notte dei tempi chiamato dagli storici antichi
“Periodo Truffaico”, riconosciuto dalla cosmologia ed antecedente al
Mesoprotozoico primario, noto come del regolamento 4.0 che, come ben sanno tutti gli esperti dei fori neri, da Fra Gandolfo da Norcia a Maialetti, fu quello che determinò le prime forme viventi di vita del pianeta.
Il Big Bang che spaccò letteralmente le palle alla costellazione, formando una miriade di pianeti e galassie, fu dagli esperti datato
il 18 settembre (data odierna) che in quei tempi fu chiamato “Azz!”, tale fu l’intensità del flusso di lava quantica e di fuffa epocale che si liberò andando a depositarsi nei tanti frammenti da cui ebbero inizio i pianeti e le stelle.
La magnificenza di Millantar stava proprio nella presenza della fuffa pregiata che ebbe la fortuna di possedere da allora. Gli abitanti furono abili e capaci a conservarla dalle continue azioni di depredazione dei simpatici abitanti di altri pianeti vicini, soprattutto
quelli del New Detractor’s, dove risiedevano i cosiddetti poteri forti. Non è che agli abitanti di New Detractor’s interessasse entrare in competizione con i millantariani, ma certo faceva
leggermente invidia tutto quel popo’ di ben di Tarlok (altro nome di dio) che era presente solo da loro e non nel loro pianetino.
I primi millantariani che apparvero sulla terra erano del tutto privi di intelligenza, qualcuno lo è tutt’ora, e non sapendo come fare a prodursi un minimo di benessere, pensarono che ci fosse bisogno di un “quid”, un qualcosa di imprecisato che potesse generare la loro crescita e formazione
nonché saziare l’appetito che andava vieppiù ingigantendosi.
Nacquero ben presto
aziende quantiche, stabilimenti di nulla cosmico, e produttori di nebbia che veniva venduta ad acquirenti della “bassa” padana che da allora ne ebbero l’esclusiva mondiale. Per scongiurare attacchi alla fuffa pregiata, i
millantariani emisero l’ordinanza “Oltretromba”, un decalogo di moniti e punizioni che andavano dal semplice:
“Eh, eh, così non si fa, questo non è etico” a veri supplizi come quello
dell’astinenza sforzata che consisteva nel stare a digiuno di sesso cosmico per circa 3 anni in attesa della manna, da tutti attesa a fasi alterne, tipo albero di Natale insomma. Il
nome “oltretromba” venne elevato a termine geniale dai suoi ideatori perché a
doppio senso escatologico fuffomacrobioattivo. Se volevi trombare dovevi andare oltre,
riuscire a vedere dove non c’era nulla ma c’era, dove non accadeva nulla, ma accadeva, dove anche defecare doveva sembrare un ologramma ma in realtà la cacca si produceva eccome. Infatti, a causa dell puzza, il pianeta Millantar era noto anche per l’acre odore di cacca che si sprigionava dal sottosuolo, dalle parole e dalle tante minchiate epocali che venivano prodotte dai millantariani.
Resta impressa in una lapide che accompagna un gesto eroico, una frase che viene conservata come una reliquia sacra nell’attuale palazzo di corte del Re Tarlok, la divinità fatta persona, che divenne la guida spirituale di Millantar.
“Se voi suonate le vostre trombe, noi suoneremo i nostri tromboni” fu scritta dall’eroe nazionale
Menenio A Trippa, da tutti considerato l’inventore del pensiero universale, a dimostrazione della
possanza delle propaggini a mò di proboscide dei discendenti dei New Africaan’s, come si spacciavano i millantariani. La discendenza era tutto ed infatti il pianeta iniziò la sua discesa verso i piani bassi del cosmo dove ancora esiste e resiste, nonostante gli sberleffi dei New Detractor’s che osservano da spettatori le loro acrobazie fuffiche
I millantariani erano orgogliosi e fieri delle loro propaggini quantiche che si spupazzano anche da soli, nel self made man che accomuna la genia della gente di Fake City e dell’intero pianeta. Un seguace del self made man è il noto Masturbus, già persona nota ai lettori, che di questa pratica ha fatto un vero e proprio vademecum, oggi anche libro guida venduto a circa 10 euro.
Quando il pianeta si formò, nella sua struttura attuale, con la
disciplina delle 4 regole,
a) nulla- b) niente- c) come prima – 4) un cazzo, ben presto vennero anche le manifestazioni che erano basate tutte sulla stessa dinamica delle 4 regole. Come, ad esempio,
la saga delle panzanelle, che si
svolgeva il 31 aprile A.T. (Annus Tarlok). Si trattava di una vera e propria
abbuffata di panzanelle, le prelibate e succulenti invenzioni cosmiche calendarizzate dal re in persona.
LA SAGA DELLE PANZANELLE.
Le panzanelle erano in realtà delle parole, frasi e motti che nascevano spontanee come
speculazioni aeree delle viscere, in sintesi le scoregge. Un tizio ne aveva una da sparare e la sparava, senza curasi di cosa trattasse né di sapere a cosa servisse.
L’eroe delle scoregge di Millantar– si dice –
si chiamava Truffarellus che ne sapeva una più del diavolo. Il burlone, senza curarsi della platea che lo ascoltava, le esternava con
sicurezza ponica, direi
macrobiotica infovisonaria, una sull’altra.
” Vi daremo, dopo aver dato evidenza, una informazione corretta sull’erogazione della manna. Lo so che aspettate come una cataratta senile la vostra manna, ma che cazzo posso farci io se ci boicottano il progetto? Cosa posso fare io se quello non è un dottore o un ingegnere o uno psicologo? Avete fiducia in me?”
“Beèèèèèèèèèèèèèèèèè…….beèèèèèèèèèèèèèèèè” – rispondeva la platea
“E allora non fatemi domande, se vi dico che c’è un finanziatore afgano, uno del Biafra centrale e un altro del Turkistan meridionale, ci credete?”
“Beèèèèèèèèèèèè….beèèèèèèèèèèèèèèè”
“Allora credeteci che basta solo quello. Se vi dico che il combustore a brugola storta è già acquistabile presso i punti vendita Signorsì, ci credete?“
“Beèèèèèèèèèèèè……beèèèèèèèèèèèèèè”
“Ok cojones, visto che siete così fidelizzati, ora vi dico che presto il cancro sarà un ricordo col NOTOXX della Fuffarmaca. Ci credete?”
“Beèèèèèèèèèèèèèè……beèèèèèèèè”.
” Tres bien gnurans, se vi dico che il 30 febbraio del 2200 e fischia vi erogheremo la manna, ci credete?”
“Beèèèèèèèèèèè……beèèèèèèèèèèè”.
I congressi, sempre seguiti da una folla numerosa, nella saga delle panzanelle del 31 aprile erano sempre uguali, così come tutto quello che succedeva a Fake City e nell’intero pianeta. La diretta streaming dell’evento garantiva anche la presenza di
circa 300 milioni di millantariani che ascoltavano in religioso silenzio i monologhi di questo e di quell’altro, ogni tanto interrotti da
qualche sbuffo viscerale in transito dopo l’abbuffata di panzanelle. Alle dirette partecipavano anche gli
esodati dal salottificio Clen Clen, sempre più oppressi dalla fame e dalle bollette.
“Se vi dico che pagheremo tutte le vostre bollette, compresi interessi e arretrati, e sarete tutti con un lavoro, ci credete?”
“Beèèèèèèèèèèèè……..beèèèèèèèèèèèèèè”.
A questo ultimo appello, i fuoriusciti dalla storia che erano andati a vivere sul pianeta New Detractor’s, non potendo resistere, emisero un corale dissenso mediatico tradotto in una unanime scoreggia quantica che ancora vibra nel palcoscenico del teatro di Fake City. L’effetto sismico provocò anche l’eruzione del vulcano Ruttor che fece da amplificazione cosmo-sismica retroattiva all’ennesima cazzata epocale appena sentita. E la lava fuoriuscì anch’essa, anche se qualcuno notò che odorava di vomito, epocale e paradigmatico però. (continua)
Antonio Masoni