Disconnessione totale tra parole, scritte in ordine casuale, e processo neuronale che origina il pensiero logico.
Il nostro amico non è mai stato un “accademico della crusca”, palesando da sempre lacune e incertezze grammaticali, unite a carenze sintattiche nel formare una proposizione di livello elementare, ma questa volta si è superato!
La difficoltà espositiva nell’esprimere i suoi concetti, lascia intravvedere in ogni caso la confusione mentale, il più delle volte dettata dalla profonda ignoranza nel trattare tematiche, con l’arroganza del saputello, che a lui sono perfettamente sconosciute, o, in alternativa, malgrado diversi lustri di studio e mentori stellari, non ne ha ancora capito assolutamente nulla.
Le parole ONU e Banca Mondiale, nella contestualizzazione dei concetti, si potrebbero benissimo sostituire con bar dello sport e bocciofila del dopolavoro, o fiore di campo e mattone rosso, otterrebbero lo stesso risultato in termini di comprensione di un pensiero vagante e circolare, ma soprattutto inutile e nebuloso, partendo già dalla testa di colui che lo ha scritto.
E non lo assevera certo alla partecipazione dei tanto agognati tavoli del potere. Dovrà prima imparare a spiegare e dalle basi culturali da cui parte ci vorranno almeno altri trent’anni.
Un fiume di parole random denotano solo una bizzarria linguistica e non contenuti a cui avvicinarsi per un confronto serio e alla pari.
Nessuno ostacola il suo mondo migliore, l'unico vero detrattore del progetto è se stesso.