BUONA SERA A TUTTO IL 3D ALTRO "SERMONE DA LAGGERE,.......
Venerdì di Passione
Author
Daniele Lama TrubianoPosted on
15 settembre 2017
Beh è inutile negarlo, domani molte persone avranno molte risposte per quanto attiene alla progettualità del movimento ideato da Maurizio Sarlo. Non parlo solo del Quid chiaramente, ma anche di tutte la fase evolutiva successiva alla partenza di quel reddito di dignità, pensato dal fondatore del nostro grandissimo progetto. Questo nuovo passaggio nella crescita di Coemm, ci impone di fermarci un attimo a ragionare sulla effettiva nostra crescita all’interno del progetto. Quanto siamo veramente allineati e come possiamo andare a verificare la nostra reale coerenza con quel progetto, che abbiamo deciso di seguire tramite i Clemm di cui facciamo parte?
Proprio per la mia vicenda, non ho mai cercato incarichi o ruoli nel movimento e anche quello che mi è stato concesso di fare, per promulgare all’interno delle nostre pagine un messaggio di amore, di speranza e di fiducia, spesso mi porta poi a chiedermi se sono all’altezza del progetto e delle sue aspettative nei miei confronti. Capita che pubblicamente o privatamente alcuni di voi mi facciano complimenti o mi donino parole di riconoscenza, che non so se realmente merito e soprattutto che non cerco, del resto so benissimo che verrà un giorno in cui dovrò fare un passo indietro, ma
questa è un’altra storia e chi volesse conoscerla, deve acquistare il libro in cui racconto la mia vicenda e che mi ha permesso di conoscere Coemm e Maurizio Sarlo. In questo progetto non ho mai cercato attestati di stima, soprattutto da parte dei nostri leader e ritengo anzi che se quello fosse stato l’Aire che muoveva il mio fare, probabilmente avrei dimostrato di non avere capito nulla di questo progetto. Questo semplicemente perché quello che faccio per Coemm o per i Clemm, lo faccio esclusivamente per la grande PASSIONE e per l’immensa FIDUCIA che ho in questo progetto.
Del resto se fai parte di un progetto che vuole mettere al centro l’UOMO, non puoi portarti dietro quel retaggio culturale del vecchio mondo, nel quale facevi qualcosa per ricevere qualcos’altro in cambio, oppure dove il tuo fare era mosso da aspettative. Ritengo che credere in un’idea umanista, non può prescindere dal sentirsi parte di un tutto, ed ecco che allora il tuo impegno diventa l’impegno di tutti, i tuoi dubbi si manifesta
no nei dubbi di tutti, le tue certezze nelle certezze di tutti, i tuoi risultati nel risultato di tutti. Poi però ti guardi intorno e osservando chi fa parte di questo progetto, ti viene da chiedere, quanta di quella passione, di quella fede in questo progetto, sia veramente insita in alcuni che poi hanno deciso di condividere questo progetto con te. Non è un giudizio che vuoi esprimere sugli altri è solamente la presa di coscienza che il tuo impegno non è stato soddisfacente, semplicemente perché il messaggio che hai tentato di portare, non è stato recepito da alcuni e partendo dal concetto che ti sei impegnato per spiegare l’Amore verso il tutto e non ci stai riuscendo, ecco che realizzi che stai sbagliando qualcosa.
Credo che per valutare il nostro allineamento al progetto, dobbiamo partire non dalle cose buone che avevamo prima di iniziare a seguire le indicazioni di Coemm, ma da tutte quelle sfaccettature che abbiamo modificato grazie a
questo percorso nel progetto. Lasciando da parte il mio essere, precedentemente alla conoscenza di Maurizio Sarlo, mi chiedo allora cosa è cambiato in questi due anni che mi permetta di comprendere il mio allineamento al progetto. Riflettendo scopro che sono due anni che non discuto con nessuno, che cerco sempre di difendere un’amicizia, che cerco di comprendere le persone che ho davanti, senza mai scadere nel giudizio, che evito di dire volgarità ed anche quelle offese ad personam, che scaturivano normalmente prima dalle mie labbra, nel corso magari di una discussione, oggi non le sento più mie. Non porto rancore e non riesco ad augurare il male a nessuno, ma soprattutto questo progetto mi ha insegnato una cosa fondamentale: mi ha insegnato a perdonarmi e a non difendermi più. C’è una frase bellissima che ho letto da qualche parte: “Non posso farti male, senza ferirmi”. Ecco in questa frase oggi ritrovo un mio vecchio VALORE Gandhiano, che è riconducibile a tutte le religioni o alle ideologie umaniste e che dice:
“Fai tutto ciò che a livello interiore ritieni giusto per te e per gli altri, senza che quello che tu fai possa creare nocumento a te o agli altri.”
È chiaro che questo mio ragionamento delega di conseguenza ad altri la valutazione del mio allineamento, però mi permette di fare un piccolo ragionamento sul motivo per cui ho scritto queste righe. Spesso mi capita di visitare le pagine di alcuni dei miei compagni di viaggio in questo meraviglioso progetto, basato su Amore e Altruismo, ma guardando nei loro diari di facebook, a parte il fatto di non trovare mai riferimenti a questo progetto, scopro poi offese nei confronti di terzi, omofobia, razzismo, sessismo, volgarità, inni a drammatici nazionalismi, inviti alla violenza e anche auguri di terribili malattie. Io rimango basito ogni volta e spero veramente che questo progetto, che le parole di Maurizio Sarlo, possano per prima cosa cambiare questo modo di fare e di pensare. Credo sia fondamentale nella nostra crescita lavorare sul rispetto, altrimenti che “Nuovo Umanesimo” andiamo cercando? Un Umanesimo bifronte che da una parte osanna l’amore e dall’altra vorrebbe prendere a calci i profughi? Un mondo migliore dove ci
abbracciamo nei salotti e ci picchiamo poi negli stadi? Una nuova società nella quale vogliamo difendere i nostri bambini dai vaccini e poi li sottoponiamo ogni giorno a volgari parolacce?
Credo ci sia tanto da lavorare ancora e forse in questi giorni, invece di chiederci se abbiamo il diritto di avere quel famoso Quid, potremmo cercare di capire se ci siamo impegnati abbastanza per meritarlo davvero. La Passione per un’idea, se è sincera, deve avere insita dentro di sé la Coerenza. Quella Coerenza che deve essere scevra anche di quell’opportunismo, di cui ho parlato un po’ di tempo fa e sul quale, probabilmente, sono stato frainteso.
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