PER FACILITARE L'EVENTUALE DELUCIDAZIONE DEI PUNTI
INCOLLO IN VERSIONE TESTUALE
PILLOLE MONETARIE.
Enrico Frassinetti
Il microcredito, questo grande sconosciuto.
Cos'è il Microcredito?
Anche se potrebbe apparire come una qualsiasi forma di CREDITO che potrebbe essere inteso come un microfinanziamento da dover restituire al finanziatore, in realtà non è questa la migliore forma per lo stesso per trarre un profitto privato per aver venduto moneta commerciale e/o per ricevere interessi attivi per il prestito erogato.
Non è questa la sua finalità.
La finalità è la fidelizzazione e la costanza delle vendite.
Non è nemmeno questo il fine delle "carte revolving" emesse, ad esempio, dalle banche e dalle multinazionali.
Se non se ne spiegassero e si capissero le ragioni per cui gli si è dato il nome MICROCREDITO, le persone verrebbero facilmente tratte in inganno, cosa questa non essere nelle nostre intenzioni dei nostri progetti.
Ora si comprenderà perchè.
I detrattori trovaranno amara questa spiegazione ed informazione data adesso, visto che non è più possibile entrare nel progetto, ma d'altra parte avevamo ampiamente detto che si è sempre trattato di un progetto finanziario molto ampio e con una sua fondamentale consistenza ed esistenza di diversi steps e fasi, per essere realizzato totalmente.
Per loro è tardi adesso tornare sui propri passi.
Però, per comprendere bene la sua diversificazione da un prestito vero e proprio, bisogna saper scendere e sapere la sua funzione econometrica nel rapporto tra cliente consumatore ed ente erogatore.
Cercherò di essere il più chiaro possibile facendo vedere questo strumento finanziario come essere utile ai fini di non essere preso per un prestito fatto al cliente, che dovrebbe pagare degli interessi.
Con esso, DI FATTO non è necessario che vengano pagati da nessuno poiché il profitto arriva ed è determinato dalla vendita dei prodotti, dei beni e dei servizi stessi.
In una economia reale, cosa fa guadagnare veramente è quel fattore derivante dal vendere beni e servizi al popolo consumatore, pertanto non sono gli interessi che vengono pagati dal consumatore utilizzando la moneta a debito delle banche, che vengono dati dal consumatore non al commerciante o all'imprenditore, ma ch vengono pagati usando l'euro tradizionale, solo ed esclusivamente alle banche, prima quelle centrali, poi quelle private (che poi sono sempre da loro costituite come una sorta di confederazione di USURAI LEGALIZZATI).
Premesso questo, torniamo indietro spiegandone quindi le differenze sostanziali che esistono tra il microcredito ed il prestito personale al consumo.
Il microcredito funziona similarmente come una sorta di "carta revolving", ma esattamente al CONTRARIO con la quale mese dopo mese, da zero viene ricaricata dello stipendio mensile di ognuno che lavora e guadagna, all'interno del circuito stesso.
Ritorna a zero nel senso che se una persona utilizzatrice la impiega per acquistare solo dei beni e dei servizi, dal 1° di ogni mese, fino all'ultimo, se la sua base di microcredito è lo stipendio stesso diventa una formula di esclusivo ANTICIPO sulla mensilità ricevuta.
Non genera dunque rate da dover essere pagate come invece accade per un prestito tradizionale.
Per questo che ad esempio, Findomestic, Agos, Compass, Deutsche Bank e tutte le finanziarie che erogano prestiti solo se rivolti al consumo, il microcredito è diverso per sua impostazione e struttura.
Ci si accorge di questa sottile differenza che esiste fra prestiti personali normali e quelli al consumo, quando loro al momento della pratica da avviare, ci chiedono la finalità della richiesta, a volte vincolata da preventivi di spesa e/o da fatture da dover pagare, oppure concessi grazie alle informazioni del CRIF sula nostra correttezza e regolariotà dei pagamenti per non essere "bollati" come cattivi pagatori.
Per questo si chiama "microcredito" e non finanziamento e pertanto non è soggetto a restituzione di rate e/o interessi passivi, se viene impiegato in questa maniera.
Quindi dobbiamo vedere, con questo suo utilizzo, come l'essere una forma di "moneta interna" dove la "confederazione" dei commercianti che vi aderiscono è da considerare come spendibilità con formula di "baratto", tradotto come moneta interna, che circola per pagare questi prodotti, beni, servizi fra gli stessi appartenenti ad una collettività riconosciuta legalmente.
Che siano punti, crediti o che siano chiamati in un altro modo, la loro funzione è quella di permettere agli utilizzatori di scambiarsi valori monetari che offrano la possibilità della "barattibilita" fra gli stessi associati.
Pertanto il MICROCREDITO non è un prestito da restituire con gli interessi a chicchessia, ma si trasforma in "vettore" per generare un interscambio parallelo di trasferimento di valori e di ricchezza interna.
È dunque fuorviante confonderlo come essere un finanziamento tradizionale, mentre invece diventa una moneta che permette la creazione e nascita di una economia indipendente, distaccata monetariamente parlando, dalla moneta legale esterna, come quella dell'euro.
Siccome ogni sacrosanto mese, essa torna a ZERO, si ricomincerà ogni inizio del mese a ricaricarla di questo fido interno, come se fosse un vettore per rimettere in moto i consumi.
Vi sarebbero altri aspetti dal dover essere ulteriormente spiegati sulla utilità di questa soluzione monetaria alternativa, ma via via che si imparerà ad usarlo si comprenderanno anche, e dico anche l'evoluzione globale della trasformazione graduale di tutti quei criteri di distribuzione del lavoro e dei redditi da lavoro volti tutti insieme ad un aumento progressivo della massa monetaria complessiva.
Le tariffe orarie da implementare poi per aumentare gli stipendi ed i salari sarà la fase del 2°step formativo.