Messaggio dal cuore alle Forze dell’Ordine
13 Aprile 2020
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Messaggio dal cuore alle Forze dell’Ordine
Voglio dire, dal profondo del cuore, due parole a tutti coloro che indossano una divisa e stanno giocando un ruolo di primo piano in questi giorni di controlli, costrizioni, ammende, multe, umiliazioni.
Le persone, che dovrebbero vedervi come il baluardo della giustizia e della sicurezza, vengono prese da un colpo al cuore, quando le fermate ed iniziate con il copione che vi è stato ordinato per l’emergenza covid.
Potrebbero essere i vostri cari, e, credetemi, non vi farebbe piacere sentire certe cose.
Ho un estremo rispetto della Divisa e delle persone che la indossano, anche perché ho avuto una formazione militare, ed ho indossato una divisa, con onore.
Molti di voi, specialmente come mamme e papà, mi hanno affidato i loro bimbi, danneggiati da vaccini, e non solo.
In tali occasioni, questi genitori, trafitti dal dramma della loro esperienza personale, dal dolore incomparabile entrato nella propria famiglia, hanno versato molte lacrime fra le mie braccia, pentendosi amaramente di quello che con tanta facilità avevano permesso.
Voglio parlarvi anche del mio ruolo a sostegno del personale delle Forze dell’Ordine, in preda all’impennata del suicidio, ritengo perché l’uomo resta stritolato nella scissione fra ruolo umano e ruolo di servizio, che molte volte diviene insopportabile.
Solo perché mi sono occupato e mi occupo di voi, mi permetto di raccomandarvi una particolare attenzione nei confronti dei vostri simili, per la cui incolumità state lavorando.
Fatelo, vi prego, nel modo giusto, secondo il vostro sentire autentico, che io conosco e che continuo a sperimentare ogni giorno.
Se avete dubbi sulle questioni virali, non prestate la vostra dignità al pericolo di non compiere veramente il vostro dovere.
Sappiate che le persone danneggiate da un vostro sterile comportamento servile, porteranno nel cuore una cattiva esperienza, legata alla vostra immagine.
Questo non vi aiuterà a vivere con serenità e soddisfazione.
Scusate, se vi ho parlato in questo modo, ma l’ho fatto con la stessa intensità e con la stessa lealtà con cui rispondo ai vostri drammi personali.
Vi prego solo di ricordare che l’origine dei vostri mali proviene dallo stesso fronte che ora portate con la sua aggressività verso i vostri fratelli.
L’immunologia è il mio “mestiere”.
Non sono per nulla convinto del motivo che vi danno per vessare in questo modo i cittadini.
Vi prego, pensateci!
Pasquetta 2020. Salvatore Rainò, Immunologo clinico
Messaggio dal cuore alle Forze dell'Ordine - Salvatore Rainò