forse
e dico forse
Per dire cose come quelle che dice lui non occorre una grande scienza ma solo generosità ed onestà
Lui ha tutto da perdere e di certo quel che sta denunciando [la corruzione di tutta la classe politica italiana oltre alla totale incapacità di agire per il bene dell'Italia ma solo per il suo interesse personale] non è per calcolo ed interesse personale
Io sono d'accordo con Grillo al 1000 per 1000 quando parla di tagli alla politica, abbastanza d'accordo su tanti altri temi, poco d'accordo su altri: per me non è un santone da seguire in tutto quello che dice, né un terrorista da ostacolare quando parla.
Però c'è una cosa che mi sembra disonesta, da parte sua: l'essere statalista
senza dirlo.
Mi spiego con un esempio in campo telefonico: se, leggendo il suo programma e tenendo conto dei fatti, emerge che:
- Grillo dice che tutta la popolazione deve avere accesso gratuito a internet
- Grillo dice che Telecom deve rinunciare al canone telefonico (e farsi pagare solo i consumo, penso).
ebbene: il messaggio che Grillo
non dice, ma che dovrebbe dire - per onestà, a parer mio - è "taglieremo i ricavi a Telecom, gli chiederemo di offrire gli stessi servizi, e quindi Telecom non potrà che fallire; ma poiché questi servizi dovranno essere offerti ai cittadini, dovremo nazionalizzarla e farla gestire dallo Stato".
Io sono liberista e democratico (penso), e non ho niente di personale contro chi ritiene giusto un intervento dello Stato in Economia (o perché non si fida del Mercato, o perché odia il profitto, o per mille altre ragioni: son fatti suoi).
Ma se Grillo propone riforme che comportano - di fatto - la statalizzazione di settori importanti dell'economia, dovrebbe avere il coraggio, o anche l'orgoglio, di dire "Io sono Statalista", che non è un crimine.
Oppure mi sfugge qualcosa, e si può pensare che Telecom possa rinunciare a miliardi di ricavi (certamente non compensabili tagliando i compensi milionari ai top manager) senza andare in bancarotta?
Comunque, Grillo ha qualcosa in comune con la Lega di vent'anni fa. Ricordate Craxi-Andreotti-Forlani? Anche grazie alle proteste raccolte dalla Lega, l'Italia riuscì a disfarsene.
Speriamo solo che i destìni dei 5Stellisti siano diversi da quelli dei Leghisti.
E/O che i politici dei partiti "tradizionali", anziché pensare a improbabili leggi elettorali su misura contro Grillo, facciano qualcosa per meritarsi i voti dei cittadini.
OT da "psicologo da strapazzo": Grillo è stato un cabarettista, un comico di notevole successo.
Le persone che lavorano nello spettacolo, molto spesso non lo fanno per i soldi. Hanno "bisogno" bisogno di Fama, di Applausi, di Consenso, di Gloria.
L'idea che una parte della personalità del vecchio Uomo da Spettacolo sia sopravvissuta nel nuovo Leader Politico non mi sembra assurda.
Magari sbaglierò, ma ho la sensazione che l'entusiasmo della folla 5Stellista sia per lui uno stimolo, un "doping" pari a quello che riceveva quando, lustri fa, ci faceva pisciare addosso dal ridere.